STORIA

Adolfo Stenca:

 

Bruno Binon:

Vittorio Guglielmo:

 

 

 

 

 

ADOLFO STENCA

 “Rino”, Cairo Montenotte (SV) 22.8.1906 – Imperia (Capo Berta) 31.1.1945

Partigiano Combattente, comunista, entra nelle fila della Resistenza imperiese dal 9 settembre 1943 divenendo in seguito responsabile del SIM (Servizio Informazioni Militari) della Prima Zona Liguria.

Viene catturato a S.Agata il 9 gennaio 1945 nel corso di un rastrellamento mirato ad annientare l’organizzazione segreta della resistenza imperiese. Viene condotto nel penitenziario di Oneglia dove, tradito dalla famigerata spia conosciuta come la “donna velata” è sottoposto a feroci interrogatori ai quali non cedette una sola informazione.

Nella notte del 30 gennaio 1945 viene trucidato sulla strada di capo berta assieme ad altri 9 compagni.

Insignito nel 1996 di Medaglia di bronzo al V.M. “alla memoria” con la seguente motivazione:

“Responsabile SIM della Prima Zona Liguria provvedeva ad organizzare formazioni partigiane, raccogliere armi e predisporre i piani per salvare dalla distruzione, da parte dei tedeschi, di fabbriche, ponti e installazioni di pubblico interesse.

Caduto prigioniero durante un rastrellamento veniva rinchiuso nelle carceri di Oneglia e selvaggiamente torturato per venti giorni. Rifiutatosi di tradire i suoi compagni di lotta, veniva barbaramente fucilato”.

Capo Berta (Imperia) 31.01.1945

 

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BRUNO BINON

Oneglia, 23.6.1913 – Imperia 26.10.1951

 L’8 settembre del 1943 si trova militare a Podgoritza in Jugoslavia, dove viene catturato assieme ai suoi commilitoni dalle truppe tedesche. Deportato in Germania nel campo di concentramento di Duisburg, Stammlager VI J, riesce a tornare a casa dopo la liberazione. Avendo maturato la sua scelta politica sarà tra i principali fondatori della Sezione comunista di Oneglia “Stenca” che in seguito alla sua morte avvenuta nel 1951, porterà anche il suo nome.

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VITTORIO GUGLIELMO

Sanremo 2.2.1916 - Imperia 23.1.2002

Antifascista, nel 1936 fa parte di un gruppo di circa 40 compagni del Ponente Ligure che si arruolano nelle Brigate Internazionali a difesa della Repubblica Spagnola e ne organizza l'espatrio clandestino. Da Figueras e Albacete si trasferisce, nel marzo 1937, a Madriguera dove si sta ricostituendo una Brigata. Combatte a Fuencarral e in aprile a Madrid. Viene ferito durante la battaglia di Brunete (Villafranca del Castillo), ed in seguito partecipa alle battaglie di Estremadura, Argan, Huesca e sul fronte dell'Ebro. Con la disfatta della Repubblica Democratica ripara in Francia attraverso i Pirenei. Internato in campo di  concentramento, viene rimpatriato nel 1940.

Condannato per renitenza alla leva, viene inviato sul fronte greco-albanese e successivamente a Creta. L'otto Settembre 1943 è al deposito militare di Caserta, da dove raggiunge Sanremo e la Valle Argentina vicino a Triora. Qui inizia subito ad organizzare un distaccamento garibaldino. Nel marzo del 1944, durante un'azione, viene nuovamente ferito al petto da un colpo di pistola. Guarito, nel mese di luglio, assume il comando della V Brigata che assieme alla IV ed alla Ia costituiscono la IIa Divisione d'assalto Garibaldi "Felice Cascione". DIrige un gran numero di battaglie ed azioni partigiane, spesso vittoriosamente. Tra il 4 e l'8 ottobre dirige la difesa della Repubblica Partigiana di Pigna, resistendo a soverchianti forze nemiche. Subisce con la sua Brigata il grande rastrellamento dell'ottobre '44, riuscendo a sganciarsi e passare con essa a Fontane in Val Corsaglia, attraverso Upega, Viozene ed il Mongioie. In novembre rientra in Liguria e il 19 dicembre assume il comando della IIa Divisione. Il 25 aprile 1945, al comando di circa 2000 uomini occupa Ventimiglia, Sanremo, Bordighera, Taggia e Porto Maurizio.

E' stato insignito di Medaglia d'Argento al Valore Militare. Viveva tra Sanremo e Triora, ed era punto di riferimento insostituibile per la Resistenza Imperiese.

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