Comunicato stampa su ampliamento della giunta comunale di Serravalle e amministrative del 2004

Se è vero che ogni estate ha il suo tormentone agostano, quello di quest'anno, almeno nella nostra provincia, sembra essere la questione di Serravalle. In essa si mischiano sicuramente elementi personalistici, come giustamente rilevato dal sindaco Mochi, ma anche elementi di schietta natura politica. Anzi, direi, e qui dissento dal sindaco, che questi ultimi sono preponderanti. Sottovalutarli, ridurre tutta la questione alla rabbia di due aspiranti assessori "delusi" rischia di farci perdere di vista il nodo della questione che, a mio avviso, travalica i confini del comune di Serravalle e ci porta diretto al cuore di uno dei problemi della sinistra, ossia i rapporti fra forze politiche e fra eletti e forze politiche. Tutto l'"affaire" nasce infatti da una dichiarazione dell'allora candidato a sindaco Mochi alla stampa, dichiarazione non concordata con la coalizione né tanto meno inserita nel programma di governo del Comune. Una dichiarazione secondo la quale gli assessori della giunta futura sarebbero stati scelti fra i consiglieri eletti. Una dichiarazione che non condivido per diversi motivi: innanzitutto per il metodo con cui è stata rilasciata, quindi perché preclude la possibilità delle forze politiche di avere una qualche voce in capitolo sulla nomina degli assessori, infine perché, è inopportuno, seppur legittimo, che la maggioranza dei consiglieri di maggioranza siano anche assessori. Come dire: "le delibere se le fanno e se le votano". Detto questo credo che sia bene, per il comune di Serravalle, che si dia un taglio alla discussione e che la giunta appena ampliata riprenda a lavorare per il bene di quella comunità, grazie anche all'apporto del rappresentante di Rifondazione comunista.
Quello su cui invece è bene continuare a discutere è appunto il tema dei rapporti a sinistra e dei rapporti fra eletti e forze politiche. Come noto Rifondazione comunista non fa parte dell'Ulivo, ma con esso ricerca possibili alleanze sulla base di programmi condivisi. Proprio per questa caratteristica sarebbe bene una maggiore condivisione dei percorsi che portano alla nomina delle giunte comunali, un maggiore confronto fra sindaci e forze della coalizione. Sappiamo che la legge conferisce al sindaco la possibilità di mettere in giunta chi vuole, ma anche qui il problema è di opportunità e di mantenimento di buoni rapporti politici fra il Prc e i sindaci dell'Ulivo. Questo punto deve essere tenuto in considerazione, quando, con l'arrivo dell'autunno, inizieranno i contatti e i confronti sulle amministrative del 2004. Per quanto ci riguarda, da questo punto di vista, siamo interessati ad un confronto serio innanzitutto sui contenuti, quindi sulle persone che dovranno porre in atto quei contenuti progressivi e riformatori che abbiamo l'ambizione di portare nei programmi di coalizioni di cui siamo parte, nella pari dignità, da ogni punto di vista, fra tutte le forze politiche. L'intervista rilasciata ieri da Niccolai, se riguarda tutte le forze che fanno parte, a pieno titolo, di maggioranze di governo locale e non solo quelle dell'Ulivo, rappresenta un'apertura da apprezzare e tenere in debita considerazione.

Roberto Fabio Cappellini
Segretario Provinciale Prc