La Linda la va al fosso


 

La linda la va al fosso

 

RITORNELLO:

Oi bigulì, oi bigulai, bigulì dai dai...

La bella bigulì, bigulì, bigulai, bigulì dai dai...(¹)

 

L'Alpin ghe salta a dosso

e le la perd l'anello

e dopo nove mesi

è nato un bel bambino

e l'han ciamà Pierino

l'han messo a far l'Alpino

e l'han mandà sul Grappa.

 

L'han messo di pattuglia

l'han fatto prigioniero

l'han preso i Bavaresi

e l'han mandà in Germania

l'han messo a far la birra

l'Alpino l'ha bevuto

e l'ha nen ciapà la ciuca.

 

 

La continuità del Corpo degli Alpini è descritta in questo canto allegro e spiritoso in maniera eloquente. La ragazza col "bigulì", detto anche "bigolò" o "bidòlo", che in parlata veneta significa pertica di legno posta sulle spalle per portare due secchi a bilancia, diventa la meritevole protagonista. E' evidente che l'erede, secondo la filosofia degli Alpini, è un vero Alpino, perché ha bevuto e non ha preso la sbornia; infatti: "E la nen ciapà la ciuca", significa proprio questo.

 

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