RIFUGIO PORTA

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IL RIFUGIO ALBERGO CARLO PORTA

 

Se oggi può essere più appropriato e comprensibile definire pure albergo il rifugio Carlo Porta ai Piani Resinelli, un pò simbolo della sezione di Milano del CAI, raggiungibile con l'auto a pochi minuti, nel 1911, l'anno della sua costruzione, la definizione di albergo avrebbe potuto a prima vista sembrare inopportuna, o quanto meno esagerata.

In realtà in quegli anni, su iniziativa anche di privati, gli alberghi sorgevano anche lontano dalle strade carrozzabili e bastava che ci fosse un buon numero di posti letto, un comfort adatto all'epoca e una discreta eleganza che l'appellativo di albergo era più che giustificato.

Così il rifugio - albergo Carlo Porta, come ricorda la rivista del CAI del 1911, fu inaugurato il 22 ottobre di quell'anno "allo scopo di offrire un soggiorno comodo e piacevole agli amanti della montagna e a far conoscere al maggior numero possibile di persone lo splendido panorama del gruppo della Grigne".

La costruzione richiese 2 anni di lavoro ed una spesa complessiva di 57000 lire, raccolte dalla sezione di Milano del CAI mediante un prestito fra i suoi soci che vi concorsero "in gran numero e con mirabile slancio".

Carlo Porta, nipote del grande poeta milanese, al quale il rifugio è dedicato, cedette il terreno di (30000 mq circa) a condizioni di assoluto favore e fece dono alla sezione del magnifico bosco che fa corona al rifugio e che la sezione medesima volle venisse chiamato col nome della defunta madre sua, Giulia.