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STORIA DEL RIONE MASSIMO D’AZEGLIO.

In un lontano passato una volta c'era un terreno fertilissimo, adatto soprattutto alla produzione di broccoli e cavolfiori, ora attualmente occupato dal rione di case popolari 'Massimo D'Azeglio'.Molti contadini ancora oggi ricordano che quella porzione di territorio barrese dava da vivere a numerose famiglie(tratto dal libro 'IL NOBILE CASALE DI BARRA' di Pompeo Ceccarini).

Il rione Massimo D’Azeglio si compone di n.15 fabbricati e precisamente gli isolati dal n. 1 al n. 6 realizzati nel 1957 e gli isolati dal n. 7 al n. 15 realizzati nel 1948; gli isolati sono distribuiti in tre viali, paralleli tra di loro.

I fabbricati sono stati costruiti con una normativa vigente all'epoca della costruzione che non prevedeva il calcolo in zona sismica e con diversi criteri , difatti gli isolati da 4-15 hanno un ballataio di collegamento tra le 5 abitazioni del pianerottolo, mentre i restanti isolati sono stati costruiti con 2 soli abitazioni per piano.

Ogni fabbricato è strutturato su 4 piani di livello.

I viali sono uniti tra di loro, ma si può accedere dal proprio cancello di entrata.

Per motivi di viabilità e sicurezza è stato ideato di far accedere in entrata dal cancello centrale e di utilizzare le altre due vie di accesso in uscita.

I fabbricati N. 5-6-11 e, dal dicembre 1999, 12 sono amministrati dell'IACP mentre tutti gli altri da Amministratori.

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