IL LAVORO DI 160 PESCATORI SU UN COMPENDIO DI 1700 ETTARI

La superficie totale del compendio ittico di Marceddi' in gestione al Consorzio Pesca e' di 1700 ettari e comprende lo stagno di S.Giovanni, la valle, lo stagno di Is Preangius, il Golfo e la peschiera di Corru S'Ittiri. All'interno di Marceddi' esiste lo stagnetto di Pauli Biancu attualmente improduttivo e comunque non fa parte del compendio in gestione al Consorzio. Il Consorzio Pescatori di Marceddi' e' nato il 14 Settembre del 1973, dopo dure lotte tra le cooperative che operavano nel compendio ittico del terralbese, riuscendo ad avere la gestione di tutta l'attivita' ittica dal Consorzio Nazionale Pesca. Il passaggio avvenne pagando un importo di 90 milioni, piu' gli oneri salariali degli ex dipendenti del Consorzio Nazionale. Inizialmente il Consorzio Pescatori di Marceddi' era formato da 5 cooperative: la S.Pietro, la S.Giovanni, Golfo, Madonna di Bonaria e Torre Vecchia. Sino all'anno 1981 il Consorzio ando' avanti lavorando con tranquillita', ma nello stesso anno arrivo' la prima lunga serie di richieste da parte delle nuove cooperative, denominate "libere", per poter entrare a far parte del Consorzio. Anche allora la Regione impose al Consorzio l'ammissione delle coop libere in cambio del rinnovo della concessione di pesca. Dopo dure lotte il Consorzio cedette alle richieste della Regione e delle cooperative libere Sant'Antonio e Valle di Marceddi', passando cosi' da 107 a 149 soci. Ma dopo appena un anno, a causa delle scarse annate e degli oneri finanziari e sacrifici che la gestine comportava, si verificarono numerosissimi abbandoni: si sciolse la cooperativa di Sant'Antonio e i soci scesero a quota 90, per arrivare addirittura a 74 nel 1988. L'anno successivo il Consorzio risultava formato da sette cooperative ed appena 70 soci. Ma proprio in quell'anno si fece un decisivo e lungimirante investimento con la semina delle vongole veraci nello stagno di Corru S'Ittiri, che porto' finalmente, dopo tanti sacrifici sia economici che lavorativi, ad una svolta definitiva per la sua consistente produzione, ripagando cosi' l'impegno dei pochi soci rimasti. Nel 1994, visto il buon esito della produzione di vongole, il Consorzio decise senza alcuna pressione esterna di assumere nuovi soci, la maggior parte figli di pescatori, passando cosi' a quota 82 associati e nell'anno seguente a 101. Ma nell'anno 1997 ripresero con pił vigore le richieste di entrata nel Consorzio delle due cooperative libere Nuova Rinascita e Capo Frasca. Dopo tante polemiche si e' arrivati il 9 Marzo dello scorso anno alla sottoscrizione tra le parti in conflitto di un protocollo di intesa nel quale si specificava l'ingresso dei pescatori liberi a pieno titolo nel Consorzio Pesca dal primo gennaio di quest'anno. Non avendo ottemperato agli accordi sottoscritti, l'assessore regionale alla Difesa dell'ambiente Pasquale Onida, in data 8 Febbraio 1999, ha commissariato il compendio ittico con tutte le sue attivita' di pesca. Attualmente operano nel compendio ittico 160 pescatori suddivisi in 9 cooperative. La S.Pietro con 22 soci, la valle con 25 soci, Madonna di Bonaria con 19 soci, Corru S'Ittiri con 12 soci, Torre Vecchia con 11 soci, S.Giovanni con 22 soci, Golfo con 18 soci, Capo Frasca con 19 soci e la Nuova Rinascita con 12 soci.