Il rumore nel condizionamento
dell’aria
L’argomento
è alquanto difficile per la difficoltà della materia di non immediata e
facile comprensione e per la scarsa e superficiale conoscenza che
normalmente se ne ha.
Purtroppo
tutti gli organi in movimento sono soggetti a vibrazioni e a formazione di
rumore. Due sono le linee operative con cui affrontare il problema rumore:
la prima è quella di ridurre per quanto possibile il rumore generato
dalla sorgente e la seconda è quella di creare adeguati ostacoli
direttamente all’interno della macchina o all’esterno per assorbire al
meglio il rumore trasmesso dalla sorgente.
Si
tratta sempre di trovare il giusto compromesso tra possibilità tecniche,
costi e benefici.
Come
ridurre il rumore alla sorgente.
Uniflair
da sempre pone particolare attenzione ai componenti utilizzati ed ai loro
regimi operativi. La scelta e le condizioni di utilizzo dei vari
componenti formano un bagaglio di conoscenze e di cultura aziendale che
permettono di progettare delle macchine molto efficienti anche sotto il
profilo acustico. Prima di entrare in produzione i nuovi prodotti vengono
sempre sottoposti a prove di laboratorio in camera acustica per
ottimizzare il prodotto anche dal punto di vista degli effetti sonori.
Le
sorgenti tipiche all’interno di un condizionatore di precisione sono
tutti gli organi in movimento:
i
ventilatori,
i
compressori,
i
motori,
altri
componenti come valvole che in regimi anomali possono generare rumore.
I
ventilatori devono operare alle velocità minime compatibilmente con le
prestazioni richieste, devono essere bilanciati staticamente
e dinamicamente e devono essere supportati in modo da non
trasmettere vibrazioni al resto della macchina. Dove è possibile è
conveniente utilizzare ventilatori di ricircolo con regolazione della
velocità per poter ottenere il
migliore compromesso tra rumore e prestazioni nelle condizioni di
effettivo utilizzo della macchina.
I
compressori ermetici sono privilegiati rispetto agli altri tipi di
compressore frigorifero e tra gli ermetici sono da privilegiare i
compressori Scroll che funzionano con organi interni in movimento
rotatorio piuttosto che alternativo ed hanno raggiunto prestazioni
acustiche veramente eccellenti.
I
condizionatori Uniflair sono poi provvisti di efficace barriera acustica
costituita dai pannelli frontali e laterali opportunamente rivestiti di
materiale fonoassorbente. Data la funzione propria del condizionatore,
non è possibile chiudere la macchina all’interno di un involucro
fonoassorbente per la presenza degli ovvi passaggi dell’aria.
Le
sorgenti di rumore poste all’esterno sono costituite dai ventilatori dei
condensatori raffreddati ad
aria a degli scambiatori acqua-aria.
Anche
in questo caso oltre alla tipologia dei ventilatori, alla forma delle pale
ed alle modalità di fissaggio al telaio, occorre privilegiare la
regolazione continua della velocità che permette di ridurre drasticamente
il livello di rumore del sistema durante le ore notturne.
Il
problema acustico degli impianti deve essere affrontato sempre nel suo
insieme ed in considerazione delle caratteristiche dell’ambiente dove
questi vengono installati e del loro posizionamento all’interno del
detto ambiente. Il risultato che si ottiene dipende non solo dalla
sorgente di rumore (la macchina) ma anche dalle capacità acustiche
dell’ambiente.
La
stessa sorgente sonora, installata in ambienti diversi o in posizioni
diverse dello stesso ambiente, produce effetti acustici diversi in
relazione al fattore di assorbimento acustico dell’ambiente.
In
pratica un ambiente con tende pesanti, tappeti, arredi, farà sembrare
meno rumorosa una macchina.
Nozioni di pratica acustica
Somma
di più rumori (livello di
pressione sonora)
E’
abitualmente necessario valutare il rumore risultante dalla somma di due o
più rumori; ad esempio che rumore avremo in un locale aggiungendovi una
macchina con una certa rumorosità oppure che cosa succederà affiancando
un secondo condensatore ad aria a quello già installato ?
La
prima cosa da dire è che i valori di rumore in Decibel non si sommano
direttamente; in altre parole, se affianchiamo due macchine ciascuna delle
quali produca un rumore di 40 dB, non risulterà un rumore complessivo di
80 dB bensì uno di 43 dB.
Per
ottenere il valore risultante dalla somma di due rumori occorre aggiungere
al valore più elevato i Decibel riportati nella seconda colonna della
tabelle seguente, in corrispondenza della differenza dei due livelli
componenti:
differenza
tra i due livelli componenti in dB |
dB
da aggiungere al livello più elevato |
0 |
3,0 |
1 |
2,6 |
2 |
2,1 |
3 |
1,8 |
4 |
1,5 |
6 |
1,0 |
10 |
0,4 |
Ad
esempio se si aggiunge nello stesso campo acustico ad una macchina di
livello di pressione sonora 50 dB una di livello 46 dB, il livello di
pressione sonora risultante è:
50
+ 1,5 = 51,5 dB
Nel
caso le sorgenti da assemblare siano più di due, si opera successivamente
la somma dei livelli a due a due partendo dai
livelli più bassi verso i livelli più alti.
Rumore di fondo
Si
intende per rumore di fondo il livello di rumore esistente nel campo
sonoro in assenza del rumore generato dalla macchina o dall’impianto
considerato. Dalle considerazioni fatte poc’anzi, si può comprendere
che solo quando il rumore di fondo di un certo campo è inferiore di
almeno 10 dB rispetto al rumore generato dall’impianto il rumore
effettivamente avvertito o rilevato può essere esclusivamente imputato
all’impianto stesso.
Effetto della distanza
E’
noto a tutti che normalmente più ci si allontana dalla sorgente di un
rumore e più attenuata è la sensazione che si rileva. Questo è dovuto
sia alla maggiore superficie sferica con centro nella sorgente interessata
dalla propagazione della energia sonora (intensità), sia
all’assorbimento dell’energia sonora operato dall’aria stessa e dai
vari ostacoli esistenti nel campo.
In
campo aperto il livello di pressione sonora emesso da una sorgente
puntiforme o comunque di piccole dimensioni diminuisce di 6 dB ad ogni
raddoppio di distanza dalla sorgente stessa.
All’atto
pratico i campi sonori non sono aperti, le sorgenti non sono puntiformi e
pertanto le onde di pressione non si propagano quasi mai nella forma
sferica delle condizioni teoriche.
Di
solito le macchine e gli impianti hanno dimensioni non trascurabili e
pertanto non sempre le relazioni teoriche sono applicabili perfettamente
ai casi reali.
Ad
esempio la pretesa di misurare la rumorosità di un condizionatore ad
armadio ad una distanza di 1 metro ha poco significato, anche perché alla
misura fatta non potrebbero applicarsi le leggi normali dell’acustica.
In ogni caso si misurerebbe la rumorosità di una parte della macchina e
non quella della macchina nel suo complesso. E’ buona norma riferire
distanze dalla sorgente di rumore corrispondenti ad almeno tre volte il
raggio della sfera ideale che contiene la macchina stessa.
La
tabella seguente riporta gli effetti teorici in campo aperto della
variazione del livello di rumore al variare della distanza dalla
sorgente.
distanza
dalla sorgente in metri |
diminuzione
del livello di rumore all'aumento della distanza in dB |
1 |
|
2 |
-6 |
3 |
-9,5 |
4 |
-12 |
5 |
-14 |
10 |
-20 |
15 |
-23,5 |
Il campo reale
In
precedenza è stato definito il campo aperto dove il suono tende a
propagarsi sfericamente in tutte le direzioni.
I
campi acustici sono normalmente molto diversi dai campi ideali per la
presenza di elementi vari che di fatto modificano la situazione acustica
rispetto a quella teorica.
Per
la presenza di ostacoli, il suono si propaga secondo porzioni di sfera più
o meno grandi a seconda degli ostacoli presenti, viene maggiormente
“concentrato” verso le direzioni libere assumendo in queste zone
valori più elevati di quelli che si sarebbero verificati in assenza di
ostacoli, cioè in condizioni di campo libero.
Si
possono, nella pratica, verificare condizioni di installazione di
apparecchiature, soprattutto all’aperto, simili alle seguenti e dove, in
prima approssimazione possono essere applicate le correzioni seguenti:
-
Apparecchio
posato su un piano perfettamente riflettente : il rumore aumenterà, a
parità di distanza, di 3 dB rispetto alla condizione di campo aperto
-
Apparecchio
posato come sopra ma con parete verticale riflettente dietro : piu 6
dB rispetto alla condizione di campo aperto
-
Apparecchio
posato nell’angolo compreso tra due pareti verticali riflettenti :
piu 9 dB rispetto alla condizione di campo aperto
Alcuni
consigli
In
queste note abbiamo cercato di dare al lettore le informazioni
fondamentali sui fenomeni, sulle leggi e sulle unità di misura che più
comunemente si incontrano. Informazioni più complete possono essere
trovate nella letteratura specialistica.
Dal
punto di vista pratico possiamo dire che:
-
Gli
impianti per locali tecnologici funzionano spesso anche di notte; il
rumore di fondo più basso evidenzia i rumori delle apparecchiature
esterne. In caso di situazioni particolarmente delicate è
consigliabile un impianto ad acqua refrigerata o con condensazione ad
acqua glicolata che permettono di installare le macchine esterne in
posizioni anche distanti.
-
Condensatori
ad aria e raffreddatori di acqua glicolata: è vivamente consigliato
il regolatore di velocità dei ventilatori sulla base della pressione
di condensazione o della temperatura dell’acqua.
-
I
ventilatori funzioneranno spesso, ed in particolare di notte, a basso
regime con bassa rumorosità e si eviteranno i fastidiosi “ attacca
e stacca “ che evidenziano il rumore.
-
Sono
anche disponibili versioni di con ventilatori a velocità ridotta che
comportano però un incremento della superficie di scambio (e di
costo).
-
Evitate
di installare macchine nel fondo di un cavedio: è un modo quasi
sicuro di crearsi dei problemi difficilmente risolvibili.
-
E’
consigliabile installare barriere, anche soltanto siepi, nelle
vicinanze di una macchina in modo da “proteggere” le abitazioni,
uffici, ecc. che potrebbero essere disturbati ( interviene anche un
fattore psicologico).
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