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Nell'arcobaleno della sessualità

La sessualità... un'argomento molto complesso che tocca ognuno di noi e che deve essere vissuta bene e fatta vivere bene qualunque essa sia!

Il testo qui sotto mi è stato gentilmente dato da un amico gay e mostra come nella realtà la sessualità umana sia un'arcobaleno variopinto di possibilità, tanti colori e sfumature che rendono ancor più bello e vario il mondo.

"Nella nostra evoluzione personale ci sono due momenti fondamentali:
Si passa dall'autocentrismo all'allocentrismo.
L'autocentrismo é nelle primissime fasi della vita (narcisismo primario e narcisismo secondario) quando il bambino non vede altro che se stesso: io, io e basta! Quando l'investimento è tutto in se stessi.
Poi c'è l'allocentrismo, quando si arriva all'altruismo: lo spirito naturale porta all'incontro del tu, alla scoperta dell'altro, nelle varie forme:
l'attitudine omosessuale, l'attitudine bisessuale e l'attitudine eterosessuale.
Quando facciamo dei test di orientamento sessuale, lo Spettro delle possibilità umane si estende a sette situazioni di soggetti:

A. esclusivamente eterosessuali
B. eterosessuali, ma in alcune circostanze con tendenze omosessuali
C. eterosessuali, ma con una forte componente omosessuale
D. essenzialmente bisessuali
E. omosessuali, ma con una forte componente eterosessuale
F. omosessuali, ma in alcune circostanze con tendenze eterosessuali
G. esclusivamente omosessuali

C'é una gamma che va dal solo etero al solo omo, a metà ci sono i bisessuali.
In un'ultimissima ricerca fatta a Los Angeles su 11000 studenti universitari, tutti etero dichiarati, é risultato che un terzo (circa 3500) avevano avuto esperienze omosessuali soddisfacenti (in un clima come a Los Angeles e a San Francisco le persone possono riconoscere le proprie componenti omosessuali senza inibizioni).
Silvia Vegetti Finzi nel suo libro "A piccoli passi" fa vedere come si va verso l'eterosessualità, non é detto che tutti ci si debba arrivare.
Iole Baldaro Verde parla dell'importanza che ognuno si viva la sessualità' che ha, il proprio orientamento, proprio perché' quella é la migliore sessualità possibile per lui in quel momento.
Per la Vegetti Finzi, dal tre ai cinque anni il bambino costruisce la sua identità sessuale nel rapporto passionale con il genitore dell'altro sesso. Quando il processo avviene naturalmente il bambino rinuncia a malincuore a una parte di se', quella maschile o femminile, e costruisce la propria identità, questa parte di se' a cui rinuncia va nell'inconscio. Ecco perché' avere fantasie bisessuali é normale. Però c'é una parte di bambini che, in una specie di delirio di onnipotenza, non cresce perché non rinuncia a niente, ne' alla parte maschile, ne' a quella femminile: bisessuali sarebbero gli eterni immaturi, coloro che non si decidono ad essere ne' etero, ne' omosessuali. Secondo Willy Pasini i bisessuali si dividono in due tipi: gli immaturi, che non hanno scelto e gli ipermaturi, che hanno deciso di non scegliere, non hanno bisogno di schierarsi. La maggiore o minore diffusione della bisessualità in una società dipende dall'alternante prevalere del modello greco o del modello romano. Per il modello greco possiamo riferirci al 1968, epoca della liberazione sessuale, la pulsione rivolta verso ogni oggetto (il simposio di Platone). II modello romano é quello che si ferma sull'oggetto, e distingue di un oggetto secondo natura e di un oggetto contro natura (anni '80). Negli anni '90 c'é una situazione di conflitto: i due modelli sono in alternanza. Secondo gli studiosi pare che le donne negli anni '90 siano più a loro agio nella flessibilità totale dei ruoli sessuali. Gli immaturi, tra i bisessuali, sono inquieti, agitati, tesi, timidi. Gli ipermaturi sono coloro che, con disinvoltura, una volta amano un uomo e una volta una donna. Dagli studi risulta in realtà che le donne si muovono bene in questa dimensione, di solito hanno storie con più uomini. Gli uomini bisessuali hanno qualche donna, ma hanno più uomini, tendono più all'omosessualità. I veri bisessuali sono in realtà pochi. Potrebbe esserci una mancanza di autoriconoscimento, difficoltà a riconoscersi omosessuali.
Martin Valbe nel suo libro "Attrazione duale" ha studiato 800 bisessuali di San Francisco. Ha trovato tante risposte tranquille: una percentuale di questi bisessuali ha un bimenage: stanno contemporaneamente con un uomo e con una donna (circa un terzo).
Per molti é confortante passare per bisessuali: il lato etero viene vissuto alla luce del sole, il lato omo nell'ombra. Quando Willy Pasini parla di ipermaturi, parla di questo atteggiamento di difesa, di colui che sta bene dov'é, ci si nasconde l'orientamento di fondo più significativo, più profondo, ma ci sono anche varie fasi della vita, verso la vecchiaia, per es. c'é un ritorno all'omosessualità.
La cosa importante sarebbe arrivare all'accettazione della propria sessualità cosi com'é, e viverla come la migliore per se', nel proprio momento evolutivo."

Spero sia stato interessante a me ha aperto gli occhi, ho compreso che in fin dei conti anche questa varietà è un dono di Dio, e come tutti i doni non può essere cattivo.
E tu che ne pensi?

Roberto C.

(2000)