REGOLE DEL GIUOCO CALCIODecisioni I.F.A.B. Decisioni F.I.G.CREGOLA 5 |
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L'ARBITRO
Per la direzione di ogni gara deve essere designato un arbitro. La sua autorità e l'esercizio dei poteri che gli sono conferiti dalle Regole del Giuoco iniziano nel momento in cui egli arriva al campo di giuoco. Il suo potere di infliggere punizioni si estende alle infrazioni commesse durante le interruzioni del giuoco e anche quando il pallone non è in giuoco. Le sue decisioni per questioni di fatto relative al giuoco includono la decisione secondo cui una rete è segnata oppure no ed il risultato della gara e sono inappellabili.
Egli deve:
a) imporre la rigorosa osservanza delle Regole del Giuoco;
b) astenersi dall'infliggere punizioni nei casi in cui ritiene che, facendolo,
risulterebbe avvantaggiata la squadra che ha commesso l'infrazione;
c) prendere nota dei fatti relativi al giuoco; fungere da cronometrista e controllare
che la gara abbia la durata stabilita, prolungandola per recuperare tutto il
tempo perduto per incidenti o per qualsiasi altra causa;
d) avere il potere discrezionale di interrompere il giuoco per qualsiasi infrazione
alle Regole e di sospendere definitivamente la gara ogni qualvolta lo reputi
necessario a motivo delle condizioni atmosferiche, dell'intrusione di estranei
o per altre cause. In tali casi, l'arbitro invierà all'organo competente,
nelle forme e nei termini fissati dai Regolamenti della Federazione Nazionale
sotto la cui giurisdizione ha avuto luogo la gara, un referto particolareggiato
dei fatti;
e) ammonire e mostrare il cartellino giallo dal momento in cui entra sul terreno
di giuoco, a qualsiasi calciatore colpevole di condotta scorretta o antisportiva.
In tali casi, comunicherà il nome del colpevole all'organo competente
nelle forme e nei termini fissati dai Regolamenti della Federazione Nazionale
affiliata sotto la cui giurisdizione la gara ha avuto luogo;
f) impedire che persone diverse dai calciatori e dai guardalinee entrino nel
terreno di giuoco senza il suo consenso;
g) interrompere il giuoco se ritiene che un calciatore sia gravemente infortunato,
farlo trasportare fuori dal terreno di giuoco nel più breve tempo possibile
e riprenderlo immediatamente. Se un calciatore resta leggermente infortunato,
il giuoco non deve essere interrotto fino a quando il pallone avrà cessato
di essere in giuoco. Un calciatore che sia in condizione di portarsi fino alla
linea laterale o fino alla linea di porta non può in alcun modo ricevere
cure sul terreno di giuoco;
h) fare in modo che il calciatore che abbia una ferita sanguinante, non continui
a prendere parte al giuoco fino a quando l'emorragia non sia stata arrestata;
i) espellere definitivamente dal terreno, mostrando il cartellino rosso, qualsiasi
calciatore che, a suo giudizio, si renda colpevole di condotta violenta, di
condotta gravemente sleale, oppure pronunci frasi ingiuriose o volgari, oppure
si renda colpevole di una infrazione che comporti una seconda ammonizione;
j) dare il segnale di ripresa del giuoco - quando previsto - dopo ogni interruzione;
k) decidere se il pallone fornito per la gara abbia i requisiti stabiliti dalla
Regola 2.
Decisioni I.F.A.B.
1) Gli arbitri, nelle gare internazionali, devono indossare una blusa il cui
colore si distingua da quelle indossate dalle squadre in gara.
2) Gli arbitri per le gare internazionali devono essere scelti tra quelli d'una
Nazione neutrale, a meno che le Nazioni interessate non convengano di dare l'incarico
ad un loro arbitro.
3) L'arbitro deve essere scelto nell'elenco ufficiale degli arbitri internazionali.
Ciò non è richiesto per le gare internazionali delle categorie
dilettantistiche e giovanili.
4) L'arbitro deve riferire all'Organo competente circa il comportamento scorretto
o minaccioso di spettatori, dirigenti, cacciatori e riserve iscritte in elenco
o di altre persone che si trovino nel terreno di giuoco o nelle immediate vicinanze:
comportamento messo in atto in qualsiasi momento prima della gara, durante il
suo svolgimento o dopo la fine della stessa, affinché possano essere
assunti i provvedimenti del caso.
5) Gli assistenti sono i collaboratori dell'arbitro il quale non deve, in nessun
caso, prendere in considerazione l'intervento di un suo assistente se egli stesso
ha osservato il fatto ed ha migliore possibilità di giudizio stante la
sua posizione sul terreno di giuoco. Fermo restando quanto sopra, se l'assistente
è neutrale, l'arbitro può prendere in considerazione la sua segnalazione
e, se questa si riferisce ad una fase di giuoco immediatamente precedente la
segnatura di una rete, l'arbitro può annullare la rete.
6) L'arbitro, tuttavia, può ritornare sulla propria decisione soltanto
nel caso in cui il giuoco non sia stato ancora ripreso.
7) Allorché l'arbitro ha deciso di applicare il vantaggio ed il vantaggio
presunto non si concretizza, dovrà punire il fallo iniziale.
8) Nello spirito delle Regole del Giuoco, le gare devono svolgersi con il minor
numero possibile di interruzioni ed in questo spirito l'arbitro ha il dovere
di punire esclusivamente le infrazioni sancite dalle regole. Se l'arbitro interrompe
frequentemente il giuoco per lievi o dubbie infrazioni, provoca nervosismo nei
calciatore e toglie diletto al pubblico.
9) Ai sensi del paragrafo d) della Regola 5, l'arbitro ha il potere di mettere
fine alla gara nell'eventualità di gravi incidenti, ma in tal caso non
ha il potere di decidere quale delle due squadre debba essere penalizzata e
quindi debba essere considerata perdente. Egli deve trasmettere un referto particolareggiato
all'organo competente al quale soltanto spetta ogni decisione in merito.
10) Se un calciatore commette simultaneamente due infrazioni di diversa entità,
l'arbitro deve punire quella più grave.
11) E' dovere dell'arbitro agire in conformità delle informazioni di
un assistente neutrale per quanto riguarda fatti che non abbia potuto rilevare
personalmente.
12) L'arbitro non autorizzerà alcuna persona ad entrare nel terreno di
giuoco prima che lo stesso sia stato interrotto e che egli abbia fatto un cenno
di assenso.
13) Un arbitro (o del caso un assistente dell'arbitro o il quarto ufficiale
di gara) non potrà essere ritenuto responsabile per:
a) eventuali infortuni subiti da un calciatore, da un dirigente o da uno spettatore;
b) danni di qualsiasi specie riportati da strutture di proprietà private
o pubbliche;
c) per perdite lamentate da persone fisiche, società sportive, compagnie,
associazioni, Federazioni o altri organismi in seguito o presumibilmente in
seguito ad una decisione presa in conformità con le Regole del Giuoco
o alle decisioni assunte in caso di svolgimento e/o interruzione di una gara.
La natura delle decisioni summenzionata può riguardare:
a) decisione di far disputare o meno una gara in funzione dello stato del terreno
di giuoco e delle sue adiacenze a causa delle condizioni meteorologiche;
b) decisione di interrompere una gara per qualsiasi motivo;
c) decisione relativa alle attrezzature e agli accessori utilizzati durante
lo svolgimento di una gara (compresi i pali delle porte, le barre trasversali,
le bandierine d'angolo, il pallone);
d) decisione di interrompere o meno una gara a causa della interruzione di spettatori
o per qualsiasi problema sopravvenuto nella zona riservata agli spettatori;
e) decisione di interrompere o meno una gara per consentire ad un calciatore
infortunato di ricevere soccorso;
f) decisione in base alla quale un arbitro chieda o esiga con insistenza che
un calciatore ferito sia portato fuori dal terreno giuoco per ricevere le cura
necessarie;
g) decisione per la quale un arbitro autorizza o meno un calciatore di indossare
taluni accessori o componenti dell'equipaggiamento;
h) decisione per la quale l'arbitro (in quanto responsabile in materia) consenta
o meno ad altre persone (compresi i dirigenti, i responsabili della sicurezza,
i fotografi e gli altri rappresentanti dei mezzi di comunicazione) di sostare
in prossimità del terreno di giuoco;
i) qualsiasi altra decisione che l'arbitro possa prendere in base al regolamento
di giuoco o in funzione dei suoi doveri così come definiti dai regolamenti
della Federazione Internazionale, della Federazione Nazionale e della Lega sotto
la cui giurisdizione si disputa la gara.
14) L'allenatore potrà dare istruzioni tattiche ai suoi giocatori durante
la partita, a dovrà rimanere nei limiti della "area tecnica",
se detta area esiste e dovrà sempre comportarsi correttamente. La cosiddetta
"area tecnica" è delimitata come segue: lunghezza della panchina
più un metro a destra ed un metro a sinistra e fino a 1,50 parallelamente
alla linea laterale, davanti alla panchina stessa.
15) Durante i Tornei o le competizioni nei quali è stato designato il
IV Ufficiale di gara, il ruolo e i compiti a questi affidati debbono corrispondere
alle direttive impartite dall'Intemational Board.
16) Se un calciatore deve essere espulso per una seconda ammonizione comminata
durante la partita, l'arbitro dovrà prima mostrargli il cartellino giallo
e, subito dopo, quello rosso allo scopo di indicare che l'espulsione è
dovuta all'infrazione che ha comportato la seconda ammonizione e non a seguito
di una infrazione che meriti, di per sé, un'espulsione immediata.
ISTRUZIONI SUPPLEMENTARI I.F.A.B.
a) Applicazione del vantaggio
L'emendamento alla decisione n. 7 consente all'arbitro di sanzionare il fallo
iniziale se il presunto vantaggio non si è verificato.
Il nuovo testo della decisione n. 7 dà ora all'arbitro la possibilità
di attendere per controllare come una situazione di vantaggio si sviluppa. Se
la stessa non si concretizza in breve tempo (per esempio due/tre secondi) l'arbitro
deve immediatamente fermare il giuoco e punire il fallo iniziale, sempreché
il pallone sia ancora i giuoco (in caso contrario il giuoco deve essere ripreso
secondo le regole).
Inoltre, se un secondo fallo viene commesso da un calciatore della stessa squadra
mentre l'arbitro autorizza la prosecuzione del giuoco per il presunto vantaggio,
l'arbitro deve in tal caso punire il più grave dei due falli.
b) Incremento del tempo effettivo di giuoco:
1) L'I.F.A.B. si è espressa circa la tendenza attuale verso la diminuzione
del tempo effettivo di giuoco.
Per incrementarlo, ha invitato le Federazioni Nazionali a predisporre sistemi,
ovunque sia possibile ma specialmente nei campionati delle categorie superiori,
affinché palloni di riserva siano sistemati attorno al terreno di giuoco,
con i raccattapalle incaricati di porgerli ai calciatori.
2) L'I.F.A.B. desidera che le federazioni Nazionali istruiscano gli arbitri
per accelerare le procedure di sostituzione, cosicché non si verifichino
perdite di tempo quando devono essere sostituiti i calciatori.
3) L'I.F.A.B. insiste sul fatto che gli arbitri devono strettamente applicare
la regola secondo cui il portiere deve rinviare il pallone dopo che ha fatto
quattro passi in qualsiasi direzione.
4) Gli arbitri devono essere sensibilizzati per accelerare la ripresa del giuoco
dopo la segnatura delle reti.
I calciatori possono dimostrare la loro soddisfazione quando segnano delle reti,
ma la manifestazione deve rimanere nei limiti del ragionevole ed i calciatori
esultanti non devono sostare per troppo tempo nella metà del terreno
di giuoco avversario.
In particolare, gli arbitri devono ammonire i calciatori che corrono introno
al terreno di giuoco, si tolgono le maglie, saltano oltre i cartelloni pubblicitari
posti a bordo campo, si arrampicano sulle reti di recinzione o tengono, comunque,
comportamenti esagerati.
c) L'arbitro deve impedire l'effettuazione di manovre tendenti a far perdere
tempo; pertanto deve intervenire con severità quando:
" il calciatore finge di essere ferito;
" batte un calcio di punizione od effettua una ripresa di giuoco da una
posizione non corretta, col solo scopo di indurre l'arbitro ad ordinarne la
ripetizione;
" fa credere di voler effettuare una ripresa di giuoco e, senza motivo,
la lascia ad un compagno;
" si mette davanti al pallone impedendo così l'immediata ripresa
dal giuoco allo scopo di consentire la formazione della barriera difensiva;
" rallenta l'uscita dal terreno di giuoco durante la sostituzione;
" i calciatori non rispettano la distanza regolamentare nell'effettuazione
di un calcio di punizione;
" il pallone viene calciato lontano o portato via da un calciatore dopo
che è stata sanzionata una interruzione del giuoco;
" il portiere copre o trattiene il pallone con il corpo per un tempo superiore
al necessario.
In tutti questi casi i calciatori inadempienti dovranno essere ammoniti.
d) Area tecnica
L'area tecnica, come è definita dall'I.F.A.B. alla decisione 14) della
regola 5, si riferisce in particolare a gare disputate negli stadi ove un apposito
spazio a sedere è riservato per ospitare sul terreno di giuoco, responsabili
tecnici e riserve delle due squadre.
E' ammesso che le aree tecniche possano variare da uno stadio all'altro riguardo
alla loro collocazione e al loro spazio. A titolo indicativo si citano:
1) delimitazioni: lunghezza della panchina più un metro a destra, un
metro a sinistra e fino a m. 1,50 dalla linea laterale, davanti alla panchina
stessa;
2) si raccomanda di provvedere alla demarcazione dell'area tecnica;
3) il numero delle persone autorizzate ad occupare l'area tecnica è stabilito
dal regolamento della competizione;
4) gli occupanti dell'area tecnica devono essere identificati prima dell'inizio
della gara, conformemente al regolamento della competizione;
5) una sola persona è autorizzata a dare istruzioni tecniche e deve ritornare
al proprio posto immediatamente dopo averle date;
6) l'allenatore e gli altri dirigenti, devono rimanere all'interno dell'area
tecnica, salvo casi speciali, per esempio quando il medico ed il massaggiatore,
ricevuta l'autorizzazione dall'arbitro, devono entrare sul terreno di giuoco
per constatare le condizioni di un calciatore ferito;
7) l'allenatore e gli altri occupanti l'area tecnica devono, durante la gara,
comportarsi in modo corretto.
e) Il ruolo del IV ufficiale di gara:
1) il IV ufficiale di gara assiste l'arbitro per tutta la gara;
2) il IV ufficiale di gara darà la sua collaborazione per tutti i compiti
burocratici prima, durante e dopo la gara secondo la richiesta dell'arbitro;
3) collaborerà nelle procedure di sostituzione dei calciatori durante
la gara;
4) se necessario controllerà i palloni di riserva. Se nel corso della
gara il pallone deve essere sostituito fornirà, secondo le istruzioni
dell'arbitro, un altro pallone facendo in modo che il tempo perso si riduca
al minimo;
5) avrà il compito di verificare l'equipaggiamento dei calciatori di
riserva prima che questi entrino sul terreno di giuoco; se il loro equipaggiamento
non corrisponderà alle regole di giuoco informerà l'assistente
dell'arbitro il quale lo riferirà all'arbitro;
6) sarà designato secondo il regolamento di una competizione ed opererà
nel caso in cui uno dei tre ufficiali non possa assumere il suo compito;
7) prima dell'inizio della competizione l'organizzazione dovrà indicare
chiaramente se - nel caso in cui uno dei tre ufficiali di gara non possa assumere
o continuare il suo compito - spetterà al IV ufficiale di gara di assumere
o riprendere la direzione della gara oppure se dovrà fungere da assistente
dell'arbitro, nel qual caso l'assistente dell'arbitro n. 1 assumerà le
funzioni dell'arbitro;
8) alla fine della gara il IV ufficiale di gara trasmetterà agli organi
competenti un rapporto su tutti i fatti avvenuti fuori dal controllo dell'arbitro
e dei suoi assistenti. Il IV ufficiale di gara deve avvertire l'arbitro ed i
suoi assistenti del rapporto compilato.
f) Calciatore infortunato:
i Dirigenti delle squadre possono entrare sul terreno di giuoco, con il permesso dell'arbitro, solo per constatare le condizioni del calciatore infortunato, ma non per curarlo poiché in tal caso devono farlo fuori dal terreno di giuoco.
g) Il distintivo F.I.F.A. va usato secondo le seguenti indicazioni:
" un arbitro di calcio non può portare il distintivo "F.I.F.A.
FUTSAL" allorquando arbitra una gara che non sia di calcio a cinque;
" un assistente internazionale dell'arbitro non può portare il distintivo
"F.I.F.A." allorquando arbitra gare di categoria inferiore;
" gli arbitri e gli assistenti internazionali dell'arbitro dovranno portare
il distintivo "F.I.F.A. REFEREE/F.I.F.A. ASSISTANT" in occasione delle
gare internazionali e di Lega Nazionale da loro dirette.
h) Segnalazioni dell'arbitro:
il compito dell'arbitro non è di spiegare o di mimare tutto ciò
che lo spinge a prendere una determinata decisione; ci sono momenti in cui un
semplice gesto esplicativo può aiutare la collaborazione, facilitare
una migliore comprensione o fare ottenere un maggiore rispetto, a vantaggio
sia dell'arbitro che dei calciatori. Bisogna incoraggiare una migliore comunicazione.
Mimare esageratamente i falli può essere inteso come carenza di personalità
o confusione: ciò non deve accadere.
Il grido di "continuare a giocare, vantaggio" conferma al calciatore
che l'arbitro non ha semplicemente omesso di fischiare un fallo, ma ha deciso
di applicare vantaggio. Allo stesso modo l'indicazione che il pallone è
stato deviato, toccato da altro calciatore uscendo dalla linea laterale, può
essere utile e rendere più proficua la comprensione tra calciatori e
arbitro.
Tutte le indicazioni fatte dall'arbitro devono essere semplici, chiare e immediate.
Devono tendere ad assicurare continuità al giuoco e ad una più
efficace direzione di gara.
E' sufficiente, normalmente, estendere il braccio per indicare un calcio d'angolo,
una rimessa laterale, o un fallo ed in quale direzione il calcio deve essere
battuto. Il braccio alzato chiaramente, indica un calcio di punizione indiretto.
In ogni caso se un calciatore si informa correttamente se si tratta di calcio
di punizione diretto o indiretto, l'arbitro dovrà dare risposta adeguata.
L'uso corretto del fischietto e dei segnali manuali da parte dell'arbitro e
della bandierina da parte degli assistenti dell'arbitro possono contribuire
ad una collaborazione più chiara e comprensibile.
Decisioni F.I.G.C.
DIREZIONE DELLE GARE UFFICIALI
1) Le gare considerate ufficiali - o comunque autorizzate dalle Leghe, dal Settore per l'attività Giovanile e Scolastica e dai Comitati - devono essere dirette da un arbitro designato dal competente organo tecnico dell'Associazione Italiana Arbitri. Soltanto per le gare delle categorie giovanili "esordienti" e "pulcini" possono essere ammessi ad esercitare la funzione arbitrale i dirigenti delle società.
2) Qualora non sia prevista la designazione degli assistenti dell'arbitro, le società sono tenute a porre a disposizione dell'arbitro, per assolvere a tale funzione, un calciatore o un tecnico tesserato ovvero un dirigente che risulti regolarmente in carica. La funzione di assistente di parte dell'arbitro è considerata, ai fini disciplinari, come partecipazione alla gara.
3) Per le gare della Lega Nazionale Professionisti è così disposta
l'utilizzazione di più palloni:
1) L'arbitro prima della gara controllerà nello spogliatoio nove palloni;
2) un pallone sarà riservato all'arbitro;
3) due palloni saranno riservati al IV ufficiale di gara;
4) un pallone sarà consegnato a ciascuno dei sei raccattapalle, che riceveranno
istruzioni in proposito;
5) ogni volta che il pallone esce dal terreno di giuoco, il raccattapalle più
vicino al calciatore che richiede il pallone, deve tirargli quello assegnatogli;
6) il raccattapalle deve essere concentrato sul giuoco in modo da non tirare
il pallone al giocatore troppo velocemente, così da evitare di avere
due palloni in campo nello stesso momento;
7) il raccattapalle dopo aver lanciato il pallone al giocatore, dovrà
recuperare il pallone che è stato calciato fuori del terreno di giuoco;
8) i raccattapalle devono rimanere dietro i cartelloni pubblicitari senza ostacolare
la vista dello spettatore;
9) ai raccattapalle non è permesso tirare in campo un pallone quando
il pallone di gara si trova tra la linea laterale e i cartelloni pubblicitari.
Essi possono dare il pallone al giocatore più vicino solo se possono
farlo senza camminare davanti ai cartelloni pubblicitari;
10) per evitare confusione le magliette indossate dai raccattapalle devono essere
dello stesso colore ma differenti dai colori di quelle indossate dai giocatori
delle squadre in campo.
POTERI E DOVERI DELL'ARBITRO RELATIVI ALLO SVOLGIMENTO DELLE GARE
1) Durante la gara l'arbitro esercita i poteri che gli sono conferiti dalle
"Disposizioni Federali" e dalle "Regole del Giuoco" e "Decisioni
Ufficiali".
2) E' nei poteri dell'arbitro astenersi dal far proseguire la gara quando si
verifichino fatti o situazioni che, a suo giudizio, appaiono pregiudizievoli
della incolumità propria, degli assistenti dell'arbitro o dei calciatori,
oppure tali da non consentirgli di dirigere la gara stessa in piena indipendenza
di giudizio. In alternativa, l'arbitro ha facoltà di far proseguire la
gara, pro forma, per fini cautelativi o di ordine pubblico.
3) E' peraltro fatto obbligo all'arbitro di astenersi dal dare inizio o dal
far proseguire la gara, qualora, anche al di fuori del verificarsi dei fatti
o delle situazioni previste al precedente comma, si siano introdotte nel recinto
di giuoco persone la cui presenza non sia consentita dalle "Disposizioni
Federali". In tal caso, impregiudicato ogni successivo giudizio di parte
degli organi disciplinari, la gara non iniziata o sospesa deve essere disputata
secondo le disposizioni delle Leghe o dei Comitati competenti.
4) L'autorità dell'arbitro e l'esercizio dei poteri che gli sono conferiti,
per questioni di carattere disciplinare, iniziano dal momento in cui egli giunge
nell'area comprendente il terreno di giuoco, gli spogliatoi, tutti gli impianti
e locali annessi, e termina allorquando se ne sarà definitivamente allontanato.
L'arbitro, comunque, è tenuto a menzionare nel proprio rapporto qualsiasi
infrazione verificatasi anche lontano dal terreno di giuoco o dalla sede della
gara.
5) L'arbitro deve allegare al proprio referto di gara, sul quale ne farà
menzione, i rapporti consegnatigli dagli assistenti ufficiali al termine dell'incontro,
compitali sia in riferimento ad episodi da lui non controllati personalmente,
sia nel caso che detti rapporti siano in bianco.
6) L'arbitro deve comunicare all'organo competente i nominativi dei calciatori
inibiti o espulsi e di quelli ammoniti nel corso della gara, prima, durante
l'intervallo o al termine della stessa, specificando chiaramente i motivi dei
provvedimenti disciplinari assunti. Inoltre deve sempre riferire in merito a
qualsiasi infortunio che si sia verificato nel corso di un incontro, indicando
con la massima precisione possibile i particolari, le modalità, il nome
dell'infortunato, nonché quello del cacciatore che, anche se involontariamente,
abbia provocato l'incidente.
L'invio del rapporto di gara sarà considerato operante se trasmesso per
via postale ordinaria o con altro mezzo di spedizione concordato tra la F.I.G.C.,
le rispettive Leghe e la Commissione Arbitri dell'A.I.A. competente.
6) E' dovere dell'arbitro, come di ogni dirigente federale o di società
e di qualsiasi altro tesserato, informare senza indugio la Federazione di atti
o fatti, compiuti da parte di chiunque, contro i principi della lealtà
e della probità sportiva e che comunque non siano compatibili con le
esigenze agonistiche e la regolarità delle competizioni sportive o con
la dignità, il decoro ed il prestigio della Federazione.
7) Rispondono di illecito sportivo le società, i loro dirigenti, i soci
ed i tesserati in genere, i quali compiono o consentono che altri, a loro nome
e nel loro interesse, compiano con qualsiasi mezzo atti diretti ad alterare
io svolgimento od il risultato di una gara, ovvero ad assicurare a chicchessia
un vantaggio in classifica.
ASSENZA DELL'ARBITRO DESIGNATO
1) Se all'ora ufficialmente fissata per l'inizio di una gara l'arbitro designato
non è presente in campo, le due squadre debbono attenderlo per un periodo
limite pari alla durata di un tempo previsto per la gara che deve essere disputata
ovvero per un tempo minore disposto dalla Lega, Comitato o Settore di competenza.
Nel caso che l'assenza perduri oltre tale termine, le due società interessate
debbono affidare la direzione della gara ad altro arbitro effettivo la cui ricerca
deve essere attivata a partire dall'ora fissata per l'inizio della gara, seguendo
i seguenti inderogabili criteri:
- un arbitro a disposizione della C.A.N. può essere sostituito da un
arbitro che sia quanto meno a disposizione della C.A.N.C.;
- un arbitro a disposizione della C.A.N.C. può essere sostituito da un
arbitro che sia quanto meno a disposizione della C.A.N.D.;
- un arbitro a disposizione della C.A.N.D. può essere sostituito da un
arbitro che sia a disposizione di un Organo Tecnico Regionale;
- un arbitro a disposizione di un Organo Tecnico Regionale può essere
sostituito da altro arbitro effettivo.
2) L'obbligo di ricercare un arbitro cui affidare la direzione della gara incombe
tanto sulla società ospitante quanto su quella ospitata.
3) Qualora non venga reperito un altro arbitro con i requisiti di cui al comma
1), la gara non viene disputata. Qualora siano reperiti più arbitri tra
i quali uno a disposizione dello stesso organo tecnico dell'arbitro designato,
compete a questi dirigere la gara. Ove invece siano reperiti più arbitri
a disposizione di diverso organo tecnico, la direzione della gara è affidata
all'arbitro a disposizione dell'organo tecnico superiore. Nel caso in cui siano
reperiti più arbitri a disposizione dello stesso organo tecnico e non
si raggiunga tra le società un accordo, la scelta è effettuata
per sorteggio.
4) La sostituzione deve essere formalizzata in un documento redatto dall'arbitro
supplente e sottoscritto dal medesimo e dai capitani e contenente eventualmente
la motivazione del rifiuto di taluno a sottoscriverlo. Il documento, unicamente
al referto, deve essere inoltrato dall'arbitro supplente alla Lega, al Settore
per l'attività Giovanile e Scolastica o al Comitato organizzatore della
gara.
5) La società che rifiuti di accettare la direzione di un arbitro scelto
con le modalità di cui ai precedenti commi del presente articolo è
considerata ad ogni effetto rinunciataria a disputare la gara.
6) Spetta comunque all'arbitro designato, giunto in ritardo al campo di giuoco
e disponibile per dirigere la gara che non ha ancora avuto inizio, la direzione
della stessa. Restano validi gli adempimenti relativi al controllo ed alla identificazione
dei calciatori, dei tecnici e degli accompagnatori eseguiti dall'arbitro supplente.
COMPORTAMENTO DEI CALCIATORI SUL TERRENO Di GIUOCO
1) Prima di iniziare la gara, le squadre devono salutare il pubblico. I capitani
devono salutare gli ufficiali di gara.
2) Non è consentito ai calciatori rivolgersi agli ufficiali di gara esprimendo
apprezzamenti o proteste. Il solo capitano, che è responsabile della
condotta dei calciatori della propria squadra, ha diritto di rivolgersi all'arbitro,
a giuoco fermo od a fine gara, per esprimere, in forma corretta ed in modo non
ostruzionistico, riserve o per avere chiarimenti.
3) E' dovere del capitano coadiuvare gli ufficiali di gara ai fini del regolare
svolgimento della gara e provvedere a reprimere ogni intemperanza dei calciatori
della propria squadra. Eventuali infrazioni commesse dal capitano nell'adempimento
del proprio compito comportano aggravamento delle sanzioni a suo carico.
PERSONE AMMESSE NEL RECINTO DI GIUOCO
1) Per le gare organizzate dalla Lega Nazionale Professionisti, dalla Lega
Professionisti Serie C e dalla Lega Nazionale Dilettanti in ambito Nazionale
sono ammessi nel recinto di giuoco, per ciascuna delle squadre interessate,
purché muniti di tessera valida per la stagione in corso:
a) un dirigente accompagnatore ufficiale;
b) un medico sociale;
c) un allenatore e, se la società lo ritiene, anche un direttore tecnico
o un allenatore in seconda;
d) un massaggiatore,
e) i calciatori di riserva;
f) un dirigente addetto agli ufficiali di gara, solo per la società ospitante.
La presenza nel recinto di giuoco del medico sociale della squadra ospitante è obbligatoria. La violazione di tale obbligo deve essere segnalata nel rapporto di gara ai fini della irrogazione di sanzioni disciplinari a carico delle società.
2) Per le gare organizzate dalla Lega Nazionale Dilettanti in ambito Regionale e del Settore per l'attività Giovanile e Scolastica sono ammessi nel recinto di giuoco, per ciascuna delle squadre interessate, purché muniti di tessera valida per la stagione in corso:
a) un dirigente accompagnatore ufficiale;
b) un medico sociale;
c) un allenatore ed un massaggiatore ovvero, in mancanza, uno dei due dirigenti;
d) i calciatori di riserva.
3) Tutte le persone ammesse nel recinto di giuoco debbono essere identificate
dall'arbitro mediante documento di riconoscimento personale.
4) Il dirigente indicato come accompagnatore ufficiale rappresenta, ad ogni
effetto, la propria società.
5) Le persone ammesse nel recinto di giuoco devono prendere posto sulla panchina
assegnata a ciascuna squadra e hanno l'obbligo di mantenere costantemente un
corretto comportamento. L'arbitro esercita nei loro confronti i poteri disciplinari
a lui conferiti.
6) Qualora il medico sociale di una delle due società sia allontanato
dal recinto di giuoco per decisione dell'arbitro, il medico dell'altra società
è tenuto a prestare l'assistenza sanitaria ai calciatori di entrambe
le società. Il medico, ancorché allontanato, deve tenersi a disposizione
fino al termine della gara nei locali degli spogliatoi per eventuali interventi
di pronto soccorso ai calciatori infortunati.
7) I dirigenti federali che siano anche dirigenti di società non possono,
in ogni caso, svolgere funzioni di accompagnatore ufficiale o di dirigente addetto
all'arbitro né essere presenti nel recinto di giuoco durante lo svolgimento
delle gare in cui sia impegnata la propria società. L'arbitro non può,
peraltro, allontanare dal recinto di giuoco dirigenti federali che siedano in
panchina ma dovrà limitarsi a farne menzione nel referto di gara.
8) Tutte le persone ammesse nel recinto di giuoco possono entrare nel terreno
di giuoco soltanto se autorizzate dall'arbitro, anche nella eventualità
che debbano assistere o rimuovere un calciatore infortunato.
9) Possono pure essere ammessi nel recinto di giuoco, oltre ai tesserati di
cui sopra, i raccattapalle, i fotografi, gli operatori cinematografici, i radiocronisti
e i teleoperatori debitamente autorizzati dalla società ospitante, la
quale assume, conseguentemente, la responsabilità del loro comportamento.
TUTELA DELL'ORDINE PUBBLICO IN OCCASIONE DELLE GARE
1) Le società hanno il dovere di accogliere cortesemente e di ampiamente
tutelare i dirigenti federali, gli ufficiali di gara e le comitive delle società
ospitate prima, durante e dopo lo svolgimento della gara.
2) Le società sono responsabili del mantenimento dell'ordine pubblico
sui propri campi di giuoco e del comportamento dei loro sostenitori anche su
campi diversi dal proprio.
3) Le società hanno l'obbligo di adottare tutti i provvedimenti idonei
ad impedire che lo svolgimento della gara sia disturbato dal suono di strumenti
che comunque rechino molestia, dal lancio e dallo sparo di materiale pirotecnico
di qualsiasi genere nonché di far rimuovere, prima che la gara abbia
inizio, qualsiasi disegno o dicitura in qualunque modo esposti, recanti espressioni
oscene, oltraggiose, minacciose od incitanti alla violenza.
4) Le società, in occasione delle gare programmate sui propri campi di
giuoco, devono tempestivamente inoltrare richiesta alla competente autorità
perché renda disponibile la forza pubblica in misura adeguata. L'assenza
o l'insufficienza della forza pubblica, anche se non imputabile alle società,
impone alle stesse l'adozione di altre adeguate misure di sicurezza, conformi
alle disposizioni emanate dalla Lega o dal Settore di competenza.
5) L'arbitro, ove rilevi la completa assenza di responsabili al mantenimento
dell'ordine pubblico, può non dare inizio alla gara.
ASSISTENZA AGLI UFFICIALI DI GARA
1) Le società devono curare che gli ufficiali di gara siano rispettati,
impedendo ogni comportamento che possa lederne l'autorità ed il prestigio.
Devono inoltre proteggerli prima, durante e dopo la gara per consentire loro
di svolgere la funzione in completa sicurezza.
2) Le società ospitanti - o considerate tali - sono tenute a mettere
a disposizione degli ufficiali di gara un dirigente incaricato dell'assistenza
ai medesimi. Nelle gare della Lega Nazionale Dilettanti in ambito Regionale
e del Settore per l'attività Giovanile e Scolastica tale incarico può
essere conferito anche al dirigente designato come accompagnatore ufficiale.
Il dirigente deve svolgere attività di assistenza agli ufficiali di gara
anche dopo il termine della stessa e fino a quando i medesimi non abbiano lasciato
il campo, salvo particolari casi che consiglino una più prolungata assistenza.
3) La responsabilità di proteggere gli ufficiali di gara incombe principalmente
alla società ospitante - o considerata tale - e cessa soltanto quando
i medesimi rinunciano espressamente alle relative misure fuori del campo. Alla
protezione degli ufficiali di gara deve comunque concorrere, ove le circostanze
lo richiedano, anche la società ospitata.
4) In caso di incidenti in campo, è fatto obbligo anche ai calciatori
delle due squadre di dare protezione agli ufficiali di gara.
I COMMISSARI Di CAMPO
1) Le Leghe, il Settore per l'attività Giovanile e Scolastica ed i Comitati
possono conferire a propri incaricati le funzioni di Commissario di campo perché
riferiscano sull'andamento delle gare in relazione alla loro organizzazione,
alle misure di ordine pubblico, al comportamento del pubblico e dei dirigenti
delle due squadre. E' escluso dal rapporto dei Commissari di campo qualsiasi
valutazione tecnica sull'operato dell'arbitro.
2) I Commissari di campo, qualora lo ritengano opportuno, possono entrare nel
recinto di giuoco.
3) In caso di necessità, i Commissari di campo debbono concorrere ad
assistere e tutelare gli ufficiali di gara ed intervenire presso i dirigenti
delle società perché garantiscano il mantenimento dell'ordine
pubblico.
4) Salvo il caso in cui rilevino l'esigenza di un loro diretto intervento, i
Commissari di campo possono astenersi dal qualificarsi.
OSSERVATORI ARBITRALI
1) I Osservatori Arbitrali, designati dai rispettivi organi tecnici, possono assolvere anche compiti di relatori su incidenti di una certa gravità dei quali siano stati spettatori che abbiano coinvolto, con i sostenitori della squadra, calciatori e la terna arbitrale non controllati dal direttore di gara o da uno degli assistenti ufficiali dell'arbitro, indirizzando in proposito, la sera stessa della gara, per espresso, dettagliato rapporto alla Lega o Comitato competente per la gara.
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