FONENDOSCOPIO

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A parte alcune considerazioni dovute alla saggezza momentanea ed illuminata di alcuni non abbiamo testimonianze di importanza medica fino al XXVII secolo e da tale momento in poi riportiamo che:

nel 1602, J. Struthius descriveva l'aumento della frequenza pulsatile delle arterie al risveglio

nel 1631, Santorio Santorio scriveva: "Al fine di avere una buona e rapida informazione, ho inventato uno strumento (pulsilogio) con il quale posso misurare, osservare e commemorare i battiti e le pause delle arterie a confronto con quelli del giorno precedente. Il pulsilogio ci dice a quale giorno ed a quale ora il polso del paziente varia dallo stato normale"

nel 1688, J. Targiri suggeriva "La maggior parte di noi dovrebbe avere una buona conoscenza a studiare il polso dell'arterie, i cui movimenti possono essere molte volte aumentati o diminuiti o disturbati da cause esterne e da condizioni interne. Persino la vista del dottore o l'ingresso del dottore non è di minore importanza... poiché questo, infatti, indurre modifiche nei movimenti del polso" .

nel 1738, C. Hellwing scriveva "È importante notare che il polso del paziente può cambiare notevolmente, in specie questo avviene per l'avvento del dottore. Si raccomanda pertanto al dottore di sedersi e di parlare per un po' prima di studiare la qualità del polso una o più volte"

nel 1752, J. J. Quantz diceva "Ho provato che la pulsazione del polso di un uomo sano è un ottimo donatore di tempo. Per avere un ritmo si dovrebbe prendere il polso di un uomo sano, buono e temperato"

nel 1756, T. Bordeu affermava "Al fine di stimare la qualità del polso, è necessario sentire il polso diverse volte. È una eccezione che la presenza del dottore non causi qualche variazione che può elevare e incrementare il polso. Il medico di famiglia non dimentichi mai occasionalmente di tenere in mente ciò che essi chiamano il polso del dottore"

nel 1793, J.G. Zimmerman, e, nel 1796, J.C. Reil descrivevano la tendenza a variare della frequenza del polso nel corso della giornata.

Questo tanto per citarne solo alcuni.


Per avere un'idea più precisa in merito dobbiamo aspettare Rene Theophile Hyacinthe Laennec, circa 100 anni dopo, nel 1816. Egli era un uomo dotato di pudore e fermezza, e, dovendo visitare una signora di una certa "abbondanza", arrotolò un numero di fogli formando un cilindro, per essere in grado di ascoltare il torace della donna da una distanza più in linea con gli standards della decenza comune di quel tempo. Questo suo atto di cavalleria è stato decisamente premiato, dal momento che si ritrovò sorpreso e compiaciuto di essere in grado di ascoltare i suoni cardiaci con una chiarezza e distinzione decisamente superiori a prima . Realizzò perciò presto, che il foro più stretto al centro del rotolo di carta era importante per ottenere " suoni della voce " di alta qualità, mentre la parte solida del rotolo era migliore per la trasmissione dei suoni cardiaci. Dopo aver sperimentato un certa quantità di altri materiali, Laenned abbandonò il rotolo di carta per un cilindro di legno di circa 30 cm di lunghezza e di diametro appena superiore ai 4 cm. Una cavità a forma d'imbuto posizionata sull'end del paziente migliorava l'ascolto del respiro polmonare attraverso il foro, mentre un piccolo turacciolo o tappo di legno veniva inserito all'interno dell' end del paziente, durante l'esame del cuore. Egli chiamò questo suo nuovo congegno, stetoscopio, dalle parole greche Stèthos (torace) , e skopìen (strumento per l'esaminazione).

DA SEGNALARE CHE: venendo impiegato su diversi pazienti può facilmente diventare veicolo di germi sopratutto di stafilococchi (auresus et cereus ecc..) Le percentuali di isolamento di germi dalla superficie della membrana stetoscopica sono rilevanti ed in genere riguardano strumenti prelevati in reparti di medicina intensiva.

Non si ha certezza di precisi episodi di infezioni nosocomiali dovute ad agenti patogeni veicolati dalla membrana dei fondendoscopi ma se si considerano le soluzioni cutanee di continuo che si hanno nelle ustioni, nei pazienti con vie venose ed urinarie cateterizzate si moltiplicano le probabilità e risulta importante specie nei reparti intensivi, in quelli neonatali praticare la disinfezione sistematica dei fondendoscopi con la stessa frequenza con la quale si disinfettano strumenti considerati ben più invasivi.

MORALE DELLA FAVOLA:  E.R. (i ar) è sì bello da vedere, Clooney ancor di più, ma il fonendoscopio a mò di sciarpa lasciamolo a quelli che non conoscono la differenza tra una tintarella alle canarie e un'erisipela o peggio ancora una dermatite erpetica in ospedale.