Psiconevrosi Depressiva (distimia)

 

Più frequente e ubiquitaria, collegata strettamente ad esperienze umane come perdita abbandono e solitudine. Presenza di odio e amore come ambivalenza sull’oggetto.

Lutto: ritiro delle cariche libidiche investite sull’oggetto elaborazione della perdita e superamento con reinvestimenti delle cariche su di un altro oggetto. Il mondo è diventato povero e vuoto.

Melanconia: legame fortemente ambivalente che fa si che il soggetto si sente colpevole della perdita. IO povero e vuoto.

Non è la perdita dell’oggetto amato ma la perdita dell’oggetto investito e vissuto come centro della propria autostima. Ama l’oggetto in quanto fonte della propria autostima. Idealizza l’oggetto con doti di bontà, infallibilità e superiorità

 

Sintomatologia

Psichica

·         Tristezza, pessimismo, irritabilità.

Somatica:

Quadro depressivo: irritabilità, diminuzione degli interessi e del piacere di vivere, tendenza al pessimismo

Tutto dovuto ad avvenimenti come perdite sconfitte fallimenti.

Assume un tono lamentoso con gli altri e a volte accusatorio, avvicinamento a sostanze sostitutive

Di stanziamento: per non sentire e per non vedere.

Atteggiamenti autolesionistici per richiamare l’attenzione, suicidio dimostrativo che a volte diventa effettivo

 

Carattere depressivo

Dovuto a situazione interumane precedenti che ha raggiunto una scarsa autosufficienza ed autostima, quindi cerca in cose o persone la possibilità di aumentare il livello della propria autostima. Dipendenza precisa e stretta con IO fragile. La dipendenza dell’oggetto ne fomenta inconsce sensazione di odio e rabbia (ambivalenza) amore odio.

Tanto più sono forti i sentimenti di ostilità tanto più l’oggetto viene idealizzato.

Equilibrio instabile.

Situazione di immobilità e paralisi, sgradevole, tenta di uscirvi mediante distanziamento con iperattività o rifugio in psicofarmaci.

 

Psicodinamica 

Equilibrio instabile viene perturbato per diminuzione delle cariche libidiche o per aumento delle cariche ostili, la situazione precipita, sempre più solo, quindi

  1. cerca di ottenere con la debolezza quello che non ha ottenuto con la forza, recuperare il rapporto con il lamento proponendo la propria infelicità e i propri disturbi.
  2. non si chiede nulla all’altro ma ci si espone con i propri disturbi sono ridotto così.
  3. meccanismo psicotico. Aumento della cariche distruttive e il terrore della perdita fanno vivere la realtà come una fantasticheria dell’introiezione dell’altro così l’altro divorato scompare.

Terapia

psicoterapia analitica e psicofarmaci sintomatici