Galopeira

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Dal mensile "rosso&giallo" di marzo 2001

Il suo nome è Riccardo Angelini, ma nessuno lo conosce così. Se invece dici "Galopeira" allora scatta il sorriso del tuo interlocutore, soprattutto se è tifoso della Roma, soprattutto se ascolta una particolare radio privata. Riccardo non è un musicista e non ha velleità di diventarlo. E' semplicemente un tifoso romanista di quelli da impazzire, di quelli che fanno quelle cose strane ogni volta che gioca la Magica e le scaramanzie non bastano mai. Alla passione giallorossa va unita il grandissimo amore per il Sudamerica e in particolare per il Brasile, un po' la seconda patria di Riccardo: "Quando ci vado, ogni volta per tornare mi faccio una violenza", ripete spesso il menestrello romanista. Dietro il suo exploit canterino c'è l'amicizia di vecchia data con Mario Corsi, ancora una volta protagonista di una grande intuizione radiofonica. La genesi è semplice: la Roma stravince a Brescia con la tripletta di Batistuta e Mario convoca al telefono il buon Riccardo, non ancora "gaIopeira", che inizia la sua avventura a Radioincontro cantando le gesta dell'Angelo Biondo con una canzoncina che riecheggia una musichetta popolare, chiusa con l'urlo tipo jodIer "Galopeiiiiira". L'impatto è immediato, la gente giallorossa gradisce e comincia a chiedere nuove performance dell'improvvisato narratore in versi della stagione di Totti e compagni. E così Riccardo sciorina canzoni su canzoni, prendendo come spunto musiche del passato e del presente, da "Angeli Neri" a "Cosa resterà degli anni '80", da Branduardi a Ramazzotti, da Britti ai Lunapop, fino alla originale "GaIopeira", una canzone tradizionale sudamericana che è la causa dei grido, appunto, "Galopeireiaaa" che apre e chiude ogni collegamento. Un grido che è diventato la vera e propria colonna sonora di quest'annata da sogno della Roma e dello stesso Riccardo, travolto all'improvviso da una popolarità incredibile.
Ma chi è davvero Galopeira? Quarant'anni, faccia da bonaccione, Riccardo vive questa suo inaspettato successo con la stessa sorpresa ed emozione con cui ha vissuto momenti esaltanti negli ultimi mesi. Con lo stesso stupore, ad esempio, con il quale ha risposto al capitano della Magica, Francesco Totti: una sera come tante, il sottoscritto chiama Riccardo al telefono scommettendo, scorrettamente, un milione che sarebbe riuscito a fargli fare al telefono proprio l'urlo che lo ha reso famoso. "A Da', non posso, sto a casa di amici, mi vergogno"; senza alcun preavviso, Totti prende in mano il cellulare e dice soltanto "Buonasera Riccardo", prima di essere investito dal più sonoro dei "Galopeiraaaa" e di scoppiare in una risata fragorosa. "Nun te do' un milione, te do' un miliardo!!!". Questa è la genuina passione giallorossa di Riccardo, e in particolare, per Capitan Totti, protagonista dell'unico capitolo serio della sua produzione: una vera e propria ode sulle note della famosa "Leva calcistíca" di Francesco De Gregori. Non è comunque l'unico episodio che lega Gaiopeira a Totti. Una domenica, in un match contro il Milan, Riccardo è in Tribuna Monte Mario con degli amici e il numero dieci della Roma gioca una prima mezz'ora da cineteca, con lanci illuminanti, piroette e colpi di tacco. A un certo punto, il protagonista dei nostro profilo si alza e fa per andarsene. Un amico gli chiede: "Dove vai?". lui, tranquillo: "Il biglietto l'ho pagato centoventimila lire, dopo sta mezz'ora a Checco j'avanzo già mezza piotta!! Me sembra de sta' a ruba!" e lascia lo stadio. Sul serio.
Simpatico, estroverso, giocherellone, grande esperto di calcio, Riccardo ci sa fare anche coi piedi: con Mario Corsi ha messo su una squadra che, tra amicizie di prima e seconda mano, vanta grandi campioni dei calcetto. Ma il suo amore incontrastato resta la Roma, amore che sfocia spesso nell'.. anti-lazialità. Dato che emerge in maniera prepotente se si ascoltano con attenzione le canzoni che il nostro dedica in maniera particolare proprio ai cugini biancocelesti. Davvero indimenticabile per i tifosi romanistí la versione di "Alla fiera dell'Est" dedicata al derby: senza dubbio la preferita dagli scatenati fans dei Galopeira. Per non parlare della "Coppia più bella dei mondo" ovvero Negro-Favalli, autori di autogol importanti che hanno acceso la fantasia dei poeta metropolitano. Insomma, se c'è di mezzo la Lazio a Riccardo lo sfottò viene più facile. Per capire quanto le sue canzoni hanno fatto breccia nella tifoseria giallorossa, basta assistere a una delle decine di cene a cui partecipa per ripagare dal vivo l'affetto della gente. Autografi, baci, abbracci e richieste a go-go di canzoncine. E' impressionante constatare come i supporters romanisti (ragazzi e ragazze, grandi e bambini, giovani e vecchi) sappiano a memoria non solo le parole delle canzoni ma anche le pause e i famosi Trucche Trucche!" che Riccardo mette qua e là nei pezzi per evitare, scaramanticamente, di dire parole come Scu... truche. Le sue canzoni circolano su Internet (sotto orma di files Mp3) come l'acqua fresca e addirittura hanno fattola loro comparsa i CD masterizzati nelle immancabili bancaelle improvvisate dai ragazzi africani specializzati" in prodotti pirata. Ma magari un giorno il ed originale sarà davvero messo in vendita. Insomma, Roma ha messo ancora una volta uno dei suoi figli più sinceri sul piedistallo, senza per questo creare il classico mostro da notorietà. Quando Antonello Venditti ha fatto in diretta radiofonica i complimenti a Riccardo, la reazione è stata la cosa più vicina a uno svenimento che si sia mai vista in circolazione. Forse è proprio questo che lo rende così simpatico ai tifosi: Riccardo è uno di loro, senza fronzoli, senza troppi grilli per la testa. Anche per lui la Roma viene prima di tutto, soprattutto adesso che dopo anni di bocconi amari sembra arrivato il momento di riprendersi parecchie rivincite E, non ce ne voglia Antonello, non ci sorprenderebbe ammirare anche il buon 3alopeira arringare una folla oceanica con i suoi versi beffardi e scanzonati. Ma questa è un'altra storia, che sarà raccontata un altro giorno. Dallo stesso Riccardo, ci potete giurare.

 
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Aggiornato il: 27 dicembre 2001