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S. Gregorio a Solarussa  


La piccola costruzione dedicata a San Gragorio sorge  in una posizione esterna al paese.

Fu costruita sulle rovine di un edificio più antico.

La nuda stereometria dei suoi volumi non intaccata nemmeno dai telai delle aperture tutti perfettamente a filo con le pareti, tanto meno da archetti pensili, paraste o altri elementi decorativi che sarebbero consueti per l’architettura romanica, porta a pensare, per la chiesa, una decisa influenza di marca cistercense, che del rigore formale fece la sua norma.

Maestranze cistercensi erano, infatti, presenti nell’isola alla metà del XII sec.. A questa data si può allora riferire anche il S. Gregorio.

L’omogeneità del paramento murario, tutto in trachite scura, è animato solo dagli archi di scarico dei portali dai conci in alternanza cromatica, chiari e scuri, come, a quella data, già era accaduto nel portale della chiesa di S. Maria di Bonarcado, fatta costruire dai Camaldolesi nel 1147. Questo particolare, allora, oltre a proporre la pertinenza della chiesa ai Camaldolesi di Bonarcado confermerebbe la datazione già supposta per la medesima.

Non è da escludere che nella chiesetta officiavano i Camaldolese di Bonarcado viste le ripetute menzioni nel Condaghe di S. Maria, il registro ufficiale dell’ordine, di una ‘Domo di Solarussa’.

Anche l’interno come l’esterno è spoglio: un'unica navata modulata sul quadrato, coperta a capriate e con abside semicircolare a oriente.

 

 

  la facciata

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