Di Grande Interesse

Villa Giulia

Si tratta di un magnifico scenario per il Museo Etrusco, tanto più che gli Etruschi erano inclini a feste e banchetti almeno quanto il Papa, che era solito frequentare questi luoghi . Nel giardino, a parte il Ninfeo di Papa Giulio, vi è la ricostruzione di un tempio etrusco.

Degne di nota le decorazioni in terracotta, specie il motivo creato dalle tegole angolari del rivestimento del tetto, sollevate a mo’ di frangia. Agli angoli, alte sacerdotesse rivolgono all’osservatore uno sguardo corrucciato.

Villa GiuliaVilla Giulia

Storia

1553. Il Papa Giulio III Ciocchi del Monte (la sua elezione fu una scelta di compromesso: si pensi che il cardinale inglese Reginald Pole perse per un solo voto!) fece costruire dall’architetto Vignola questa splendida palazzina, che disponeva di un fresco Ninfeo in cui trascorrere le serate estive in piacevole compagnia.



Museo Etrusco di Villa Giulia

Gli Etruschi erano un popolo misterioso, la cui lingua non comprendiamo ancora completamente. Il loro modo di vita è documentato nelle pitture tombali, e dalle suppellettili trovate nelle sepolture siamo riusciti a strappare qualche informazione. Ma ne sappiamo ancora molto poco. Tra il IX e il IV sec. a.C., gli Etruschi vissero nell’area compresa tra Firenze e Roma (ma da dove provenivano: da nord? dall’Asia Minore?).

Fu grazie alla loro abilità di ingegneri che vennero prosciugate le paludi del Foro. Inventarono quello che venne poi chiamato "arco romano", inserendovi al centro la chiave di volta. Erano molto più raffinati dei pastori dell’antico Lazio, i quali ne furono talmente colpiti da scegliere fra di essi i propri Re per circa 300 anni.

Sarcofago degli sposiPiano terra. Prime sale: copie in bronzo delle capanne rotonde in cui gli Etruschi delle epoche più antiche usavano conservare le ceneri dei defunti. Questo genere di abitazioni mostra da quale semplicità iniziale sia partita questa sorprendente cultura. Venivano sepolti insieme alle suppellettili preferite, perché potessero usarle nella vita d’oltretomba, come usavano fare anche gli antichi Egizi.

Meravigliosi e sorprendenti i gioielli e alcuni utensili, come bisturi per medici, arnesi da cucina o utensili da massaggio. Straordinario il "Sarcofago degli Sposi". Le statue dei due defunti, in terracotta a suo tempo dipinta, quasi a grandezza naturale, sono adagiate sul coperchio, come se partecipassero a un banchetto. I due sposi, giovani e belli, sembrano profondamente innamorati. Che cosa stavano celebrando: la vita o la morte? E le donne etrusche godevano di uguaglianza rispetto agli uomini - come sembra di poter concludere da sculture come queste - oppure erano considerate inferiori?

Più oltre, da non perdere, le sculture di Ercole e di Apollo, anch’esse meravigliosamente espressive, specie nello sguardo dove aleggia un misterioso sorriso.

Vi è un’enorme quantità di vasi neri con figure color terracotta (ottenute dipingendo lo sfondo nero intorno alle figure) e vasi con figure nere su sfondo color terracotta. Per la maggior parte sono vasi provenienti dalla Grecia, all’epoca molto ricercati dagli Etruschi, che finirono per copiarli. Anche le loro ceramiche, i buccheri, sono di grande qualità: estremamente sottili, nere e lucenti. Gli sport avevano un ruolo importante nella vita degli Etruschi, e nel museo vi sono molti oggetti che li celebrano.

La dovizia dei meravigliosi oggetti qui esposti rischia di scoraggiare il visitatore dal salire al piano superiore dove prosegue l’esposizione.

Piazza Villa Giulia. Tel. 06 3201951 (Fuori Mappa)
Aperto da mar. a sab. 9-19. Dom. e festivi 9-14. Chiuso lun. Snack Bar.
A volte, nel giardino si tengono concerti nelle serate estive.

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