Itinerario Rinascimentale

Passeggiate

I Palazzi del Rinascimento

All'inizio del Rinascimento, Papa Niccolò V, che era uomo di cultura e aveva organizzato il grande Giubileo del 1450, lanciava dal suo letto di morte un appassionato appello affinché si costruissero edifici che, ispirando un reverente timore, inducessero le menti semplici ad accettare il Cattolicesimo: "Nobili edifici in cui gusto e bellezza si sposino con l'imponenza delle proporzioni, contribuirebbero immensamente a esaltare la Cattedra di Pietro".

Niccolò V e il suo "guru", l’architetto toscano Leon Battista Alberti, avevano deciso di sostituire alla basilica medioevale di San Pietro, che cadeva a pezzi, una mega-chiesa nel nuovo stile rinascimentale.

Nonostante l'appello papale, nei successivi 100 o 200 anni a Roma vennero costruite ben poche chiese oltre a San Pietro, mentre enormi patrimoni ed energie vennero spesi dai mecenati dell'epoca -- cardinali e banchieri -- per le proprie residenze private, nell’intento di superarsi a vicenda e far colpo sulle masse, compresi i pellegrini del Giubileo, che dormivano sotto i portici delle chiese romane e nei vigneti fuori le mura.

Gli entusiasti dell'architettura rinascimentale, pur ispirandosi alle rovine dell'antica Roma, non si facevano scrupolo di riciclare antichi monumenti considerati pagani. L'anno in cui il Papa moribondo lanciava il suo appello, i costruttori prelevavano 2.522 carrettate di travertino dal Colosseo!

Cinquant'anni dopo, Raffaello, pittore, architetto e figura chiave del Rinascimento, osava chiedere a Papa Leone X de' Medici quanti pontefici avessero permesso la distruzione di statue, archi, templi e altri edifici che rappresentavano la gloria dell'antica Roma.


Palazzo della Cancelleria

Palazzo della CancelleriaE' il primo grande palazzo romano completamente edificato tra il 1486 e il 1513 nel nuovo stile, sostenuto dalla famiglia Medici a Firenze (Palazzo Venezia era già stato edificato ma non è rinascimentale al cento per cento).

Deve il suo caratteristico, splendente biancore al travertino di cui è ricoperto, in gran parte prelevato dal vicino Teatro di Pompeo, come del resto le imponenti colonne del vasto cortile interno.

Poiché il Cardinale Riario era vice cancelliere del suo potente zio Sisto IV, il suo palazzo venne chiamato "la Cancelleria". Dopo essere stato adibito, nel corso dei secoli, a diversi usi, compreso quello di residenza romana di un Cardinal-Duca, fratello di un pretendente cattolico al trono inglese, oggi il palazzo ospita la Cancelleria papale, ed essendo una sorta di "dépendance" del Vaticano, non è soggetto alla sovranità italiana.

La lunga facciata, con i suoi doppi pilastri, risponde ai canoni del Rinascimento fiorentino. Si notino le rose, simbolo della famiglia Riario, sulle finestre più alte e sul pavimento all'interno. Il cortile è uno dei capolavori del Bramante.
Previa autorizzazione del Vaticano, è possibile ammirare l'enorme affresco dipinto dal Vasari a tempo di record (100 giorni). Si narra che Michelangelo abbia seccamente risposto al Vasari, che si vantava per l'appunto della rapidità con cui aveva portato a termine questa impresa: "Si vede".

Palazzo della Cancelleria, cortilePalazzo della Cancelleria


Storia

Epoca romana. Sotto l’edificio sono stati ritrovati una tomba e un tempio di Mitra.


366-384. Papa S. Damaso costruisce qui una biblioteca pubblica e una chiesa cui dà il proprio nome.


1486. Il Cardinale Raffaele Riario, nipote di Papa Sisto IV della Rovere, costruisce questo grande edificio grazie a una vincita riportata al gioco su un altro nipote del pontefice. La chiesa di San Lorenzo in Damaso, di cui era titolare il Cardinale Riario, viene inglobata nell'edificio: l’ingresso si trova nella facciata a destra.


1513. Il palazzo viene finito appena in tempo per l'insediamento del primo Papa della famiglia Medici, Leone X, che lo fa confiscare per punire i proprietari, i quali avevano partecipato a una sanguinosa congiura contro altri membri della sua famiglia.


Piazza della Cancelleria (Mappa E 5)
Visitabile soltanto con permesso del Vaticano


Campo dei Fiori

Campo dei Fiori con la statua di Giordano BrunoIl più bel mercato all’aperto del mondo si tiene su questa piazza ogni giorno feriale, dal mattino presto fino all’ora di pranzo.

E’ uno spettacolo da non perdere: frutta fresca e verdure di stagione fanno bella mostra di sé sulle bancarelle, allestite con cura e senso estetico. Contrattare sul prezzo è di rigore, almeno dopo mezzogiorno, quando la folla comincia a diradarsi e i prezzi a calare.

I banchi del pesce si trovano sul lato del cinema Farnese, mentre dalla parte opposta, verso Via dei Baullari, troverete i fiori da cui la piazza prende il nome.

La statua al centro rappresenta Giordano Bruno, condannato a morte per eresia e bruciato sul rogo il 17 febbraio del 1600. Figlio del Rinascimento e vittima dell’Inquisizione, frate domenicano dall’età di 15 anni, il suo spirito ardente lo spinse sia a visitare i principali paesi europei, cattolici e protestanti, sia a formulare tesi e insegnamenti filosofici antitetici a quelli della Chiesa cattolica. Concepì l’esistenza di un Dio inteso come forza unificante e logica di un mondo in cui l’uomo è chiamato, più che a pregare, a vivere nel rispetto delle virtù di Verità, Prudenza e Saggezza; nella pratica della Legge; nell’attesa del Giudizio Universale. Il tutto apparve inaccettabile anche in un’epoca di massima tolleranza come il Rinascimento.

Catturato a Venezia, venne imprigionato per sette anni e condannato al rogo dall’Inquisizione. L’esecuzione ebbe luogo in questa piazza, allora al centro della Roma dei Borgia, dei Farnese e dei Medici.

Piazza Campo dei Fiori (Mappa E 6)

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