Le Tre Grandi Basiliche

Di grande interesse

S. Maria Maggiore

Facciata di S. Maria MaggioreE’ una delle quattro grandi basiliche, la terza chiesa di Roma in ordine d’importanza. Una visita obbligatoria per i pellegrini del Giubileo.

Esterno. (sud-est - Parte posteriore). Sul retro della chiesa si trovano una grande scalinata a fondo cieco e due cupole costruite nel 1673. Nel 1587, Papa Sisto V aveva completato Piazza dell’Esquilino con un obelisco egizio. L’insieme che ne risulta è di una bellezza monumentale ma fa rimpiangere come dev’essere stato nel Medio Evo.

(Nord-Ovest - Ingresso). In Piazza Santa Maria Maggiore venne collocata un’antica colonna scanalata, proveniente dalla Basilica di Costantino sulla Via Sacra. Nel 1613 vi fu collocata una statua della Madonna col Bambino.

Facciata. La vecchia facciata, con i suoi mosaici del XIII secolo – iniziati dal pittore e mosaicista Filippo Rosuti – comprendeva un portico romano cui nel 1740 Ferdinando Fuga sovrappose (ed è un gran peccato) un’ariosa loggia a tre arcate con statue alate.

Ma le vere meraviglie sono all’interno.

Interno. Contiene molti tra i più antichi mosaici cristiani del V secolo. Sopra gli archi della navata centrale, storie dell’Antico Testamento.

Arco trionfale (dietro il baldacchino dell’altar maggiore). Mosaici di Jacopo Torriti del XIII secolo, suddivisi in quattro fasce orizzontali: in alto, la Vergine, raffigurata come una sovrana bizantina, poi Gesù Bambino su un trono tempestato di pietre preziose e due città: Betlemme e Gerusalemme. Il mosaico è in stile bizantino, come nei mosaici di Ravenna, le figure sono delineate con un contorno scuro.

Volta dell’abside. Altri mosaici del V secolo che rappresentano alberi carichi di uccelli, sapientemente integrati nell’opera di Jacopo Torriti (1295), l’"Incoronazione della Vergine", circondata da angeli.

Pavimenti. Sono in stile cosmatesco del XII secolo: in essi sono incassati dischi di porfido di un rosso cupo, e altri marmi verdi e bianchi.

Soffitto. Iniziato sotto Papa Callisto III Borgia (1455-58), che avviò l’ascesa al potere del nipote, il futuro Alessandro VI, nominandolo Cardinale-Arcivescovo di Valencia all’età di 25 anni. Cinque Papi dopo, Alessandro VI (1492-1503) fece ultimare il soffitto a cassettoni dorati con il primo oro peruviano arrivato dal nuovo Continente. Si trattava di un dono offerto al Papa dai sovrani spagnoli Ferdinando e Isabella, i quali pochi anni prima, nel 1492, avevano cacciato i Mori dalla Spagna e finanziato l’impresa di Cristoforo Colombo.

Tomba del XIII sec. Nella navata destra, di fronte all’altare, la tomba del Cardinale Rodriguez, tipicamente gotica, con angeli che fanno la guardia alla figura sotto l’arco.

Cappella Sistina. La cupola a destra, di fronte all’altare, fu costruita da Papa Sisto V Peretti (1585-90), appassionato urbanista, costruttore e restauratore delle antichità romane, che incaricò Domenico Fontana di progettare questa cappella per farne la sua tomba. Posta in una delle due cupole gemelle, è una chiesa in miniatura, con soffitti affrescati, oro e marmi dappertutto.

Cappella Sforza. Nella navata sinistra, di fronte all’altare, fu realizzata da Giacomo della Porta (1539-1602), su disegni di Michelangelo.

Cappella Paolina. La cupola a sinistra (1611), di fronte all’altare, è chiamata anche Cappella Borghese. Identica nella forma alla sua gemella, ma frutto di un Barocco ormai avanzato, che privilegia un senso esasperato della decorazione.

S. Maria Maggiore, incisioneS. Maria Maggiore

Storia

352 d.C. Papa Liberio sogna una nevicata nel mese di agosto. In seguito, il fenomeno si verifica effettivamente proprio nel luogo da lui sognato, ed egli realizza il voto di costruirvi una chiesa che chiama Santa Maria ad Nives.

432 d. C. Nuova costruzione fatta eseguire da Papa Sisto III.


Piazza S. Maria Maggiore (Mappa L 5)

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