La vita di San Francesco - Riconoscimento della Congregazione

  Riconoscimento canonico della Congregazione.



La comunità eremitica di San Francesco si diffondeva ogni giorno di più attraverso nuove vocazioni per cui era necessario stabilire una regola comune a tutte le comunità che si erano formate, ma anche per quelle che ancora sarebbero sorte.
Papa Paopo II, inviando a Paola il suo delegato, padre Baldassarre, aveva voluto accertare l'autenticità della vita penitente del Santo e dei suoi frati romiti; purtroppo, però, il Papa morì prima di poter concedere l'approvazione dell'Ordine.
Il Santo allora, con l'aiuto del padre Baldassarre, compose la bozza del suo statuto e verso la fine del 1471 venne approvata dall'Arcivescovo di Cosenza, che tanto stimava Francesco.
Lo Statuto prescriveva l'osservanza dei tre voti di castità, povertà e ubbidienza e anche una vita quaresimale perenne; era infatti prescritto il divieto di mangiare la carne, le uova, i latticini e i derivati sia dentro che fuori dai conventi. Il divieto era cancellato solo in casi di malattia accertata da un medico.
Francesco, innamorato di Dio, scelse proprio l'Amore come simbolo per il suo Ordine.
Un giorno al Santo apparve San Michele Arcangelo che gli consegnò lo stemma dell'Ordine:  uno scudo luminoso con la scritta CHARITAS.
Per questo dono, l'Arcangelo Michele venne proclamato protettore del nuovo Ordine.

Intanto nel mese di Agosto del 1471 era stato eletto Papa Sisto IV, il quale promosse una nuova inchiesta sulla congregazione dei frati eremiti di Paola e nel 1473 concesse il riconoscimento canonico pontificio.

La Congregazione  ottenne concessioni e privilegi: tra questi c'era la soppressione della Congregazione dalla giurisdizione dell'Ordinario diocesano; tutto veniva sottoposto, quindi, direttamente all'autorità papale.
San Francesco era felicissimo e pregando il Signore lo ringraziava, ma era anche rattristato dal fatto che il pontefice lo aveva nominato Superiore Generale a vita; egli si sentiva troppo umile, indegno e incapace di rivestire una tale carica, ma era anche ubbidiente al volere del pontefice.
Il riconoscimento definitivo, con l'Approvazione della Santa sede avverrà nel 1506 ad opera di Papa Alessandro VI; allora la Congregazione diventerà "Ordine dei Minimi".

Intanto, Francesco, grazie alle sue doti profetiche, preannunciò l'invasione dei turchi nell'Italia meridionale.