Non
si può nascondere un certo stupore per la presenza di un gruppo
tutto femminile nel campo del moderno roots rock provinciale americano,
se è vero che una grandissima autrice quale Lucinda Williams
ci ha messo vent'anni prima di venire riconosciuta come una delle migliori
realtà del cantautorato americano. Questa retorica introduzione
per ribadire che sarebbe ora di accantonare un certo maschilismo musicale,
tanto più quando ci si trova di fronte una solida band come quella
delle Hazeldine: Shawn Barton, Tonya Lamn e Anne
Tkach sono ormai musiciste più che navigate, visto che Double
Back è il loro quarto lavoro, dopo aver inciso Digging You
Up per una major ed essere state raccolte sotto l'ala protettrice
di Steve Earle e della sua E-Squared con cui hanno dato
alle stampe un pregevole disco di covers (Orphans). Tornate all'ovile
(il loro debutto, How Bees Fly uscì proprio per la Glitterhouse)
le ragazze dimostrano una maturità difficilmente riscontrabile
in altre realtà del settore. Double Back è un profondo viaggio
tra le highways americane e lungo le linee di confine, un roots-rock dal
marchio classico, dove songwriting di estrazione folk e country si accoppia
con chitarre squillanti e rock da strada maestra. Inevitabili i riferimenti
con personaggi come la stessa Lucinda Williams (ma con accenti
meno rootsy nel caso delle Hazeldine) o Steve Earle, ma le ragazze
hanno sufficiente personalità per non assomigliare a nessuno in
particolare. Il disco è prodotto con maestria dall'esperto Chris
Stamey e si sente: non c'è un suono fuori squadra e gran parte
delle canzoni funzionano a meraviglia, specie la prima parte del disco,
la più diretta ed accattivante. Dallle inflessioni pop di When
you sleep, un ipotetico singolo da favola, agli splendidi toni da
ballata di Valentine e Body and Soul fino al rutilante passo
rock di Sunset strip il talento delle Hazeldine non può
mancare di colpire nel segno. Miss ordinary e Smaller costituiscono
la parte più riflessiva e folkie del disco, forse la meno incisiva,
presto riscattata da un perfetto esempio roots-rock quale Fletcher's
bar e dal dolcissimo passo country-rock di Broken glass (applausi
alla splendida voce di Shawn Barton). Orizzonti desertici e tradizione
folk si affacciano in Twisted e in Pull me down, che, con
l'intensa interpretazione di My Lady, spengono le luci con
tutta la delicata poesia del migliore folk-rock.
www.morebarn.com/hazeldine/
www.glitterhouse.com
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