Sean
Woosley è riuscito a raccogliere intorno a sè una piccola
combricola di amici fidati e realizzare così il sogno di fondare
una vera e propria band, che in realtà è solo una scusa
per tenere in piedi e dare una forma distinguibile alle sue canzoni. Woosley
Band non sarà dunque un progetto solista, ma vive innegabilmente
del suo songwriting, attraverso quindici episodi di scalcagnato ed approssimativo
country-rock in perfetto stile no depression, in cui la bella forma
è in gran parte bandita, ma dove contano i sentimenti, la spontaneità
ed una spigliata energia da bar-room band, con una predilezione per l'impasto
di chitarre elettriche e pedal-steel. Quest'ultima è senz'altro
il tratto distintivo all'interno del ruspante sound elettrico del gruppo,
perchè riesce ad evitare una certa monotonia sempre in agguato.
Applausi dunque a Barry Hensley (proprio quello degli HensleySturgis),
titolare del citato strumento e buon consigliere per Sean, giovane esordiente
dalle parti di Columbus, Ohio, e nome del tutto sconosciuto nel circuito
altrenative-country, scena che si sta lentamente ma inevitabilmente inflazionando.
E' presto per pronunciarsi sul suo futuro: le canzoni di Sometimes
Mighty Tranquilized possiedono ironia, carattere e sono indubbiamente
piacevoli, ma per il momento non riescono a distinguersi granchè
dalla massa delle produzioni del genere. Doveroso comunque citare i punti
di svolta del disco, che sono poi, paradossalmente, gli episodi meno elettrici,
veloci hillbilly songs quali l'iniziale Dancing Words e Hate
it here, in cui si aggiunge una suggestiva armonica "dylaniana",
la cadenzata Ten feet down (ricorda i Son Volt più rilassati)
o l'oscura Dry (ci credete se vi dico che sembra un'inedito dei
Giant Sand?). Non che il resto debba essere assolutamente scartato a priori,
come, ad esempio, l'energia country-rock di Cody o della saltellante
No one knows, oltre al rallentato e lascivo passo country-blues
di Dark hour blues e Bad vibe, ma il fatto che Sean stia
al momento già approntando le registrazioni del suo secondo lavoro
solista, ci fanno pensare ad un possibile assestamento e sviluppo del
suo songwriting.
Il
disco è di difficile reperibilità, il consiglio è
di rivolgersi dunque al seguente indirizzo:
www.milesofmusic.com
www.woosleyband.com
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