Forse una compilation di b-sides e rarità non è lo strumento più adatto
per comprendere Bill Callahan ed i suoi Smog. Accumulation:
None è comunque un progetto che, partendo dalle sonorità più bizzarre
ed elettroniche di Forgotten Foundation (1992), permette di fotografare,
tramite dodici outtakes, le molteplici esperienze di una delle indie-bands
più importanti del momento. La stravaganza confusionaria di Astronaut,
A Hit, brano chitarristico e sgraziato, e Hole In The Heart,
sono il volto sperimentalmente paranoico e quasi incomprensibile di una
band che, dopo dieci anni di carriera, non si affida ad un banalissimo
Greatest Hits, ma ad una raccolta strampalata e totale. E non è tutto:
Bill Callahan, l'eclettico leader, regala alla musicalità degli Smog anche
classiche melodie pianistiche (la struggente Chosen One, Came Blue
e I Break Horses, brano ricamato da un sottofondo acido), arpeggi
invernali di chitarra acustica in Spanish Moss, e spiazzanti miscugli
di voci e chitarre elettriche (Floating, Real Live Dress
e White Ribbon). Cold Blooded old Times, rivisitazione del
brano contenuto in Knock Knock e nella colonna sonora del film High Fidelity
(del 2000, con John Cusack, tratto dal medesimo libro di Nick Hornby),
viene spogliata di tutta l'elettricità e dei suggestivi clap-hands che
caratterizzavano l'intera versione originale: ora l'interpretazione è
affidata al solo Callahan e ad una chitarra acustica per una semplicità
esemplare. Questi sono gli Smog e questo è il mestiere di un cantautore
geniale che deve sorprendere per non essere relegato in riserve che siano
lo-fi o sadcore.
(Carlo Lancini)
http://www.pry.com/smog/
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