Antifolk Vol. 1 non è semplicemente una sgangherata compilation
di folksingers, è un progetto che sta dietro all'operazione di Open Mics
("microfoni aperti") di due locali di New York. Il Sidewalk
Café e il Raven infatti danno libero sfogo alle frustrazioni
più profonde di tutti coloro che intendono esibirsi sui loro palchi, in
giorni fissi ed a un orario decisamente da prima serata. Lodevole è l'impegno
di questi musicisti dal futuro incerto, alcuni dotati (il tradizionale
Brer Brian, il grandioso Brian Piltin, Grey Revell
e Jim Flynn, rauco blues-folker), altri audacemente fantasiosi
(i Prewar Yardsale, rumoristici, i countreggianti Joie Dead
Blonde Girlfriend e l'esagitato Lach) e qualcuno anche fuori
luogo, come gli Stipplicon, eccessivamente punk. Il divertente
ritmo sincopato di Wee Ma Moo scritto ed interpretato da Dufus,
capellone barbuto dall'aspetto squilibrato, è uno dei momenti più vibranti
ed allegri della raccolta, purtroppo subito placato dalla pacatezza Baez-iana
di Diane Cluck e Patsy Grace. L'Oscar per la follia se lo
aggiudica Rick Shapiro, sosia di Quentin Tarantino, per il brano
(a dire il vero è un siparietto parlato e registrato dal vivo fra le risate
generali del pubblico) Whitney Houston: fa perdere punti al contesto
della compilation.
(Carlo Lancini)
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