Più low-fi di così si muore, non ci sono dubbi. Per loro
si sono scomodati termini anche più originali del solito folk depresso
a bassa fedeltà (da qui appunto quell'onnipresente low-fi con cui
molta stampa alternativa si è riempita la bocca in questi anni):
qualcuno ha persino coniato l'affascinante terminologia ghost-rock, giusto
per mettere in guardia l'ascoltatore dalle sghembe melodie di Chris
Flemmons e Steve Hill, duo di Denton, Texas, in cerca di una
personalissima via alla rivisitazione della canzone folk-blues. Insieme
formano i Baptist Generals, scriteriata band che osa assalire la
vostra pazienza con ballate talmente fragili, indolenti e dissonanti che
nemmeno i più fervidi sostenitori del genere riuscirebbero del
tutto a digerire. Ay Distress lancia segnali inquietanti fin dall'inizio
e non c'è scampo al lancinante canto di Flemmons, fuori misura
oltre ogni logica immaginabile. Folk music ispida, stridente, volutamente
fastidiosa, suonata in maniera del tutto approssimativa: Alcohol
barcolla ubriaca con una batteria sgraziata alle spalle; Diminished
sono sei minuti e mezzo di autentica malinconia acustica; Creeper
procede a tentoni; Burning è un assalto alle regole dell'armonia
con quel suo incedere folk-punk mentre On a Wheel riesce a infliggere
il definitivo colpo di grazia. Può darsi che, come ha scritto qualcuno,
la loro ridefinizione dei canoni della musica acustica sia qualcosa di
assolutamente rivoluzionario, insomma roba da geni incompresi, a noi pare
che No Silver/ No Gold sia soltanto un piatto alquanto indigesto.
Si astengano gli amanti della buona cucina.
(Fabio Cerbone)
www.baptistgenerals.com
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