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Blue Mountain - Tonight It's Now or Never DCN 2002 1/2

11 marzo 2001, Schuba's Tavern in Chicago, la serata che verrà ricordata come l'ultima notte dei Blue Mountain, la notte dell'adesso o mai più. Ad un anno abbondante dal loro scioglimento, Tonight It's Now or Never mette il sigillo definitivo sull'avventura della band di Oxford, Mississippi e lo fa con un monumentale doppio live che raccoglie l'intero set di quella magica e malinconica serata. Ventuno canzoni che funzionano esattamente da greatest hits (se di successi si può parlare, per un gruppo che ha fatto dell'oscurità il suo marchio), ripercorrendo una carriera intera, dagli acerbi esordi degli Hilltops fino all'omaggio-capolavoro sulle radici folk, Roots, di due anni fa. Nella formazione più ristretta possibile (Cary Hudson, chitarre; Laurie Stirratt, basso; Ted Gainey, batteria) lo show propone sia il lato crudo, selvaggio e sporco del loro southern-rock imbrattato di radici hillbilly e country rurali, sia il volto romantico, popolato dai fantasmi dell'America dei pionieri e dalle loro antiche ballate celtiche. Roots-rock ridotto all'osso, grezzo, ringhioso ma al tempo stesso di una grazia infinita: il live mette in luce la compatezza della sezione ritmica, il suo galoppare a rotta di collo e l'immenso talento chitarristrico (senza contare una voce che vale oro) di Cary Hudson, insostituibile perno musicale. E' lui che guida impunemente i Blue Mountain dal paradiso old-time di Young and Tender Ladies e Banks of Ponchantrain all'inferno rock'n'roll di Sleepin' In My Shoes, Poppa e Black Dog, imbracciando con la stessa foga chitarre acustiche ed elettriche. Unico appunto il sound non propriamente professionale di Tonight's It's Now or Never, che potrebbe passare per un bootleg di buona fattura...ai fans dovrebbe importare poco, ai neofiti un avvertimento. Grandissima band, siano lodati.
(Fabio Cerbone)

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