Sinceramente non capisco. La mancanza di note biografiche e le scarse
informazioni presenti sulla rete rendono l'approccio a Thomas Brun
quantomeno problematico e burrascoso. All., il suo disco
del momento, è ben visibile sugli scaffali della Fnac di Parigi. Da qui
il primo dubbio: "Sarà forse francese?" Non sapevo che i cugini fossero
capaci di fare del sano rock. Allora tento di approfondire il mio sapere
leggendo il booklet dell'album: accidenti il disco è stato registrato
a Bloomington (Indiana) e con musicisti che di francese hanno ben poco.
"Non dirmi che Brun è l'ennesimo statunitense non profeta in patria".
Poi, l'imprevisto: il blues rock di Sciabolabile, brano piacevole
e condito di gospel, è disturbato da una voce italiana che colora le liriche
con espressioni scurrili e fuori luogo (leggi stronzo, fottuto, ecc. ecc.).
No, non voglio assolutamente pensare che sia uno dei nostri. Giunto a
questo punto, mi rassegno. Chiusa la parentesi sulle origini, a tutt'oggi
senza risposta, passiamo a parlare della musica di Thomas Brun e del suo
All., album originale e dai contenuti altamente rock ballads. Dal beginning
di Someday si capisce che l'impasto dell'intera produzione è prettamente
acustico, farcito da un sound elettrico di riflesso e da hammond (Dan
Dolan) in abbondanza (Moma, She Likes Flowers Too e
Cowboy Dave). La chitarra elettrica (sempre suonata da Keith
Skooglund) è protagonista, insieme all'onnipresente hammond, della
solare e poppeggiante Long Beach, mentre viene centellinata per
emergere negli assoli di I'm Lying Here e Painting The Sky,
un insieme di dodici minuti di passione e sofferenza per due ballate simbolo.
Gli arrangiamenti alternano magistralmente armonica (Long Short),
piano (Simple Man Credo) e violini (per la traditional The Vault
e per Magnet Girl, brano country), garantendo tradizione roots
e sostenendo continuamente una voce fragile ed in bilico. Spero che il
preambolo non abbia distratto dal contenuto: Thomas Brun ed il suo All.
sono una piacevole incognita rock.
(Carlo Lancini)
www.thomasbrun.com
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