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Chris Cacavas - Bumbling Home From the Star Normal 2002 1/2

Nato come pianista ed organista di classe sopraffina, quando il suo solismo dirompente faceva entrare nella leggenda i primi lavori dei Green on Red, Chris Cacavas si è inventato una seconda giovinezza, imbracciando la chitarra elettrica e seguendo le orme di un Neil Young acido e tagliente. Finchè ha avuto come spalla i fedeli Junkyard Love (sorta di inseparabili Crazy Horse) la sua produzione è stata sempre avvincente, anche se parecchio derivativa: lavori quali Good Times o New Improved Pain (il suo capolavoro) restano fulgidi esempi di un rock psichedelico oscuro e vibrante. La dipartita dai vecchi compagni ha comportato un evidente appannamento di idee, che continua a farsi sentire in Bumbling Home From the Star, secondo episodio a firma solitaria. I nuovi musicisti cambiano prospettive ed arrangiamenti: Jesse Wilder alle chitarre non è John Thoman (anello insostituibile dei Junkyard Love) e la differenza si sente. Come e più dei precedenti Anonymous e Dwarf Star le atmosfere si fanno eccessivamente depresse e ripetitive, un folk-rock rarefatto e spruzzato di psichedelia (California, tra i momenti migliori), notturno e sussurrato (I Just Killed a Man), dall'impostazione acustica (Sucker, It's all Over), con rarissime impennate di elettricità (On My Back, Goodbye Friend). Nel tentativo di riscattare un pugno di canzoni col fiato un po' corto spuntano un trombone (Chris Colonier) in Saviour ed un vago sapore pop in Don't Think Twice, uno dei frammenti più legati al suo passato e per questo motivo rivelatore di un talento che vorremo vedersi riscattare. In questi anni è già capitato ad altri suoi vecchi amici di impantanarsi (Steve Wynn, Chuck Prophet) e poi riuscire a risorgere: diamo una chance anche al buon Chris.
(Fabio Cerbone)

www.chriscacavas.com