Frenare
la creatività dei Giant Sand? Assolutamente no. La premiata ditta
Gelb-Calexico non si astiene dalla ricerca di nuove sonorità e dalla necessità
di offrire ai propri fans lavori nuovi e piacevolmente interessanti. Chore
Of Enchantment (2000) e l'ennesimo progetto parallelo degli OP8 (che vedeva
la presenza di Lisa Germano) sono un lontano ricordo: ecco l'altra faccia
del sound di Tucson. La definizione di album Alternative Country-Rock
sta stretta a Cover Magazine, visto che, oltre alla reinterpretazione
quasi fedele, ma sempre con un pizzico di genialità, di pezzi come I'm
Leaving Now (di Johnny Cash) e Out On The Weekend (di Neil
Young), i Giant Sand si avvalgono della presenza di una certa PJ Harvey
per Johnny Hit And Run Pauline (degli X) e della tromba
jazz di Noah Thomas per Iron Man. Classici come Wayfaring Stranger
(oltre a quelli già citati) si alternano alle complete rivisitazioni di
brani dal sound attuale, come il medley Human/Lovely Head dei Goldfrapp.
La Plants And Rags della Harvey viene riletta in chiave blues,
mentre il classico di Cave, Red Right Hand, ha sonorità desertiche
(quindi meno bibliche dell'originale) ed il cantato distorto da effetti
decisamente innovativi per la band dell'Arizona. In Blue Marble Girl
(composta dallo stesso Howe Gelb) sembra di sentire Young e i suoi Crazy
Horse in una delle loro solite cavalcate elettriche. E che dire della
rumba di The Beat Goes On? (eseguita ben due volte). Con la collaborazione
della Thrill Jockey di Chicago, una label che lascia la piena libertà
ai propri artisti, la missione dei nostri è sicuramente l'allargamento
delle frontiere sonore e dare un colpo di coda, almeno temporaneo, alle
tradizioni di una parte d'America. Cover Magazine è un album che non può
permettersi di passare inosservato.
(Carlo Lancini)
www.giantsand.com
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