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Richard Ferreira - Somewhereville Miranda 2002
 

Richard Ferrerira, omone irsuto dallo sguardo pensieroso ed impavido, è un musicista che ci sa fare, uno con le idee chiare e con interrogativi solo per il proprio destino da chansonier. Difficile sapere se di lui avremo ancora notizie, scontato è comunque il parere dopo l'ascolto di Somewhereville. Sin dalle prime note di Bye Bye Baby si avverte un sapore soul, un soul dalle sfumature particolari ed evidenti. Folk, Van Morrison e ottoni, si mischiano di continuo per melodie che trovano in Moon Over Memphis il punto più alto del disco. Il brano, un autentico capolavoro, è portato in trionfo da una voce robusta, quella emozionate di Richard, da fiati fedeli, inquadrati perfettamente fra chitarra acustica, organo ed artifizi elettrici, e da un sound che riporta immediatamente alla Band di Robertson e Danko. Il resto del disco si divide fra ballate dai toni acustici (I Give Myself Away, House Of Rain, One Step Closer, tutte dilatate da organo e chitarra elettrica, e Guilford Mill), frammenti energici per motivi country-rock, Memphis Money, e corpose melodie che toccano per intensità, come la già citata Bye Bye Baby o Invisibile Man, altra traccia dai dettami soul. L'album rivela anche un Ferriera chitarrista, impegnato sempre all'acustica e qualche volta all'elettrica, mentre per il songwriting, sorretto da tematiche romantiche, il nostro si lascia aiutare dagli esperti Gwil Owen e Greg Trooper, quest'ultimo per Invisibile Man. Somewhereville è il concentrato di trentacinque minuti di ottima musica, il tutto su un formato "vecchio stampo", sia per la durata che per l'elevato tasso qualitativo di ogni canzone. A questo punto, ascoltare per credere.
(Carlo Lancini)

www.richardferreira.com