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Steve Wynn - Fluorescent-Special Edition Blue Rose 2002

Come recita il titolo stesso, edizione speciale ed ampliata, com ben otto inediti, di Fluorescent, da parte della Blue rose, da qualche anno ormai label europea di Steve Wynn, il quale ha visto schizzare al rialzo le sue azioni proprio grazie all'etichetta tedesca e soprattutto al doppio, splendido Here Come The Miracles. Fluorescent esce originariamente nel '93, a ridosso dei primi due tentativi solisti di Steve: l'eredità dei Dream Syndacate è pesante da sopportare, e il nostro tenta nuove strade. L'esordio, Kerosene Man, è ancora oggi un piccolo capolavoro, il seguito, con il pretenzioso Dazzling Display un passo falso: entrambi i dischi si avvalgono di una pletora di ospiti in studio e di una produzione curatissima, a volte apertamente pop. Fluorescent è il disco della reazione a tutto ciò: dall'impianto essenzialmente acustico, nonostante qualche vistosa tirata elettrica non si faccia mancare (Older, Look Both Ways), registrato in poco tempo ed essenzialmente "live", ciondola continuamente intorno a ballate folk-rock dai sapori sixties (Carelessly, Layer by Layer), spesso impastate di sapori pop (Carry a Torch, grazie anche ai cori di Vicky Peterson e Susan Cowsill (ora nei Continental Drifters). Una California meno acida ed eccitante di quella raccontata con i Syndicate, ma altrettanto affascinante, specie negli episodi più incupiti (la maestosa western ballad That's Why I Wear Black). Nella sostanza resta un disco di transizione, che anticipa alcuni temi ripresi nel proseguio della sua carriera (per esempio nel suo disco più spensierato, Sweetness and Light), ma che ha se non altro il pregio del gran numero di outtakes aggiunte (tra le tante una segnalazione per Gospel #1) a stuzzicare i fans più accaniti.
(Fabio Cerbone)

www.stevewynn.net