Di recente il movimento Americana ha vissuto momenti di felice ispirazione
soprattutto nella sua dimensione più retrò: non tutti giudicheranno positivo
il fatto di rispolverare vecchi suoni e stili già ampiamente sfruttati
(ogni tanto occorre qualcuno che sposti il limite in avanti), ma per il
sottoscritto è sempre un piacere scoprire artisti fuori dalle mode, che
amano riportare alla luce una country music limpida e immune alle patinature
di Nashville. Rex Hobart nel campo del country-rock più old-fashioned
è un purista assoluto, tanto è vero che con Your Favorite Fool firma
il suo terzo lavoro in compagnia dei Misery Boys e centra il bersaglio
per l'ennesima volta. D'altronde avere come produttore esecutivo, ovvero
lo sponsor principale, uno della statura di Pete Anderson (noto
produttore e chitarrista di Dwight Yoakam) vorrà pur dire qualcosa: dieci
canzoni, trenta minuti e poco più (una volta si usava così e se le canzoni
erano belle...perché esagerare?) di hardcore-country, honky-tonk music
distillata, sottigliezze melodiche e immancabili agganci con il pluridecorato
Bakersfield sound (Buck Owens, magari appreso incosciamente proprio via
Dwight Yoakam). In Golden Ring spunta un grazioso duetto con Kelly
Hogan e pare di sentire certe accoppiate storiche, sulla linea tracciata
da George Jones e Tammy Wynette; Promise To Be Honest e I Should
Be Gone By Now sono struggenti al punto giusto e ci fanno finire in
Texas (anche se i Misery Boys arrivano stranamente dal Kansas), ma il
piatto forte di Your Favorite Fool restano una pugno di galoppate country-rock
colme di chitarroni twangy (lo stesso Rex Hobart) e pedal steel (Solomon
Hofer) tutte in bella mostra in You've Got Some Cheatin' To Do,
Gotta Get Back To Forgetting You e Another Bad Habit of Mine.
Una voce baritonale riecheggia dal fondo del bar, le birre scorrono a
fiumi, qualcuno balla e qualcun altro piange la propria amata: it's real
country music, man.
(Davide Albini)
www.bloodshotrecords.com
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