Non
è un nome del tutto nuovo quello di Richard Kaufmann: da
molto tempo protagonista della scena indipendente di Filadelfia, è
attivo dalla seconda metà degli anni ottanta, prima con gli Electric
Love Muffin, poi come lead singer dei Rolling Hayseeds, combo country-rock
da noi segnalato nel piccolo speciale dedicato alla Record
Cellar, significativa label locale, per cui la band
di Kaufmann ha inciso due onesti lavori in Americana style. Il suo esordio
solista rompe i legami con il passato più recente e si instrada
verso un folk-rock raffinato e melodico, dominato da atmosfere di pacata
serenità ed armonie sbarazzine: un impasto dai sapori decisamente
retrò, tra continui richiami ai sixties (si sentono echi di Lovin'
Spoonful, Simon & Garfunkel, dei Beatles più bucolici) ed una
assidua frequentazione del songwriting di alcuni maestri del cantautorato
pop come Elvis Costello o Jule Shear. Una voce limpida e ben impostata
si stende su canzoni brevi ed innoffensive, in gran parte piacevoli ma
non memorabili. Qualche sperimentalismo fuori luogo si affaccia in Shiver,
con tanto di ritmi campionati, e molti episodi fanno una gran fatica a
decollare, rendendo il disco un poco raffazzonato. Nonostante tutto, Kaufmann
mantiene una media dignitosa lungo tutti i dieci episodi di Common
Senses, e centra il bersaglio con You never listen, un
folk-rock saltellante che sembra sbucare dagli archivi di John Sebastian;
She hurts it here first, ottimo power-pop che acquista una velata
elettricità, ed infine con Ruby Sue, dove l'autore mostra
il suo volto romantico.
(Fabio Cerbone)
www.record-cellar.com
|