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Lambchop - Is a Woman City Slang 2002 1/2

L'apparente semplicità dell'ultima produzione di Kurt Wagner e dei suoi Lambchop potrebbe far pensare che sei album in quindici anni siano troppo pochi. Potrebbe. Kurt, che fino a qualche tempo fa era da considerare musicista a tempo perso (ha lasciato da poco il suo impiego per dedicarsi totalmente alla musica), è un perfezionista e soprattutto il direttore della grande orchestra Lambchop. Una grande orchestra country o alt-country, così definita dai magazine statunitensi più letti e blasonati: definizione discutibile. Le origini conducono decisamente nella direzione sbagliata. Infatti la sua Nashville, città nella quale il gruppo è nato e lavora, è diversa dalle altre: meno conservatrice del traditional country, ma più limitata del "Beyond Nashville" (disco uscito l'anno passato, al quale i Lambchop hanno partecipato) di Howe Gelb. Kurt Wagner ha l'arduo compito di dare direzione e forma ad un suono generato da tredici musicisti, considerati tutti protagonisti (ed in concerto si ha la prova concreta), per creare un'atmosfera all'apparenza minimalista e dalle tonalità grige e confidenziali. La voce sussurrata e pacata, il piano sempre protagonista e una serie infinita di orpelli mai fuori luogo sono gli aspetti più marcati ed interessanti di Is A Woman. Brani come The Daily Growl e I Can Hardly Spell My Name sono ottimi apripista per composizioni più fluide e movimentate, come D Scott Parsley, e per sperimentazioni che sconfinano in una sorta di jam pianistica e nostalgica, come per Flick (che potrebbe sembrare il rifacimento al piano di un brano dei Phish) e Caterpillar. Is A Woman è da ascoltare con attenzione perché "il suono è piccolo, semplice, ma dentro succedono molte cose", parola di Kurt Wagner. Puro Confidential-country.
(Carlo Lancini)

www.lambchop.net