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Ted Lukas - Distracted Blue Heart 2002 1/2

Con i Barely Pink prima e con gli Hangtown dopo, Ted Lukas si è sempre dimostrato incline ad un sound di strada fatto di chitarre decise e motivi easy listening, un sound compreso fra i parametri roots e quelli rock, per un'Americana di tutto rispetto. Dopo Eleven Reasons, ultimo episodio con gli Hangtown datato 2001, Lukas approda con entusiasmo a Distracted. Questo suo primo lavoro solista non delude le attese e scorre veloce lungo brani chitarristici dal ritmo incalzante e brucianti nel formato. Steve Connelly, produttore fidato, garantisce continuità e sano rock and roll al lavoro di un musicista che trova nel sole della Florida una sana ispirazione per arrangiamenti agili, conditi da cori, presenti in ogni brano, ed hammond, elemento fondamentale per Sounded Good At The Time, beginning grintoso ed eloquente, Follow The Rain e At The End Of The Line. Confezionato anche con sottili riferimenti californiani (per Pretty Little Mess, pezzo fra i migliori del disco), sprazzi di country music (Temptation Eyes) e riff tutt'altro che articolati, Distracted registra anche la presenza di Mike Anderson (batteria) e Aaron Akers (basso), entrambi ex-Hangtown, per una sessione ritmica altamente rodata e puntuale, a cui comunque non vengono concesse parentesi di rilievo se non un ottimo servizio di routine. Particolare è invece il lavoro di Connelly (protagonista di gran parte degli assoli) alla pedal steel, doveroso per dare un'impronta sudista a What's It Gonna Take, brano altrimenti destinato a melodie in stile Rolling Stones. Il cantato di Ted è sempre dosato e fermamente rock, così come l'impronta data al proprio songwriting, dai riferimenti quotidiani e, perché no, da borderline. La presenza di Harry Walling III per un trittico di chitarre elettriche e le sporadiche apparizioni dell'acustica sono elemento diretto per un suono Americana dall'alto contenuto rock. Distracted è questo
(Carlo Lancini)

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