Miglior modo per festeggiare un compleanno non poteva esserci: il protagonista
è una delle figure cardine dell'evoluzione della country music
durante gli anni sessanta, Buck Owens, esponente di primo piano
di quello che passerà alla storia come il sound di Bakersfield,
California. L'unione di tradizione, melodie cristalline ed una versione
elettrica delle radici honky-tonk, vicina alla nuova sensibilità
rock del momento, sarà il suo marchio di fabbrica, ispirazione
per moltissimi musicisti, non solo di estrazione country (un esempio su
tutti i Beatles). Happy Birthday Buck: a Texas Salute to Buck Owens
nasce in un'occasione un po' speciale: sono infatti dieci anni che Casper
Rawls e Tom Lewis, due apprezzati musicisti dell'area di Austin,
hanno dato vita al Buck Owens Birthday Party. A partire dal 1992
e con regolarità assoluta, ogni 12 agosto (giorno appunto del compleanno
di Buck) al Continental Club della città texana si riuniscono
numerosi artisti locali per omaggiare il maestro, ciascuno interpretando
tre o quattro brani a testa e contando sul supporto di una vera e propria
house-band, ispirata agli stessi mitici Buckaroos. La manifestazione è
cresciuta a vista d'occhio di anno in anno, radunando decine di nomi e
prolungandosi fino a notte fonda. Sembrava dunque giusto sancire questo
successo con un tributo di bella fattura, che mette in fila ben ventidue
interpretazioni di classici del repertorio di Owens, che vanno a coprire
gran parte della sua lunga carriera. Impossibile elencare tutti i partecipanti:
tra le presenze più rilevanti segnaliamo Derailers, Rodney
Crowell, Rosie Flores, Jim Lauderdale, Flaco Jimenez,
Rick Trevino e molti altri volti minori o emergenti, ma non per questo
meno validi. Va detto che la maggior parte sono ovviamente personaggi
della scena country e roots texana, e che quasi tutti hanno partecipato
almeno una volta alle serata in questione. Le registrazioni sono nella
quasi totalità inedite ed effettuate in studio, con la piacevole
eccezione della chiusura di Love's Gonna Live Here, testimonianza
live dello stesso Buck Owens al Continetal Club nel 1995.
(Fabio Cerbone)
www.texasmusicroundup.com
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