Già
blasonato tournista per Richie Havens, Rick Danko e Garth Hudson (The
Band), Bill Perry si cimenta, con Crazy Kind Of Love,
nel quinto album solista in sei anni. Talentuoso blues-writer e chitarrista
d'assalto, Bill confeziona undici brani intensi, ben suonati ed arrangiati.
La struttura del disco vede in regia Jimmy Vivino, qui polistrumentista,
songwriter occasionale e produttore, il quale disegna l'intera struttura
attorno (ovviamente) all'intensità delle chitarre, facendo transitare
il suono dai giri classici ed aggressivi di 500 Miles e Trouble
In The Shotgun al rock and roll di Too Hot, per sfociare poi
nel soul intenso di Honey Pie e nella strumentale Mornig Spiritual.
Gli arrangiamenti vedono la gradevole e costante intrusione di armonica,
piano ed organo, elementi questi che accompagnano la corposità canora
di Bill lungo la tradizione blues di Can't Buy My Love ed il pimpante
sound di Girl's Gone Crazy. Valore aggiunto al già soddisfacente
lavoro è sicuramente la presenza di Richie Havens, vocalist esclusivo
per No Expectations. Il brano, perla unplugged della premiata ditta
Jagger-Richards, non viene particolarmente stravolto, se non per qualche
assolo in più e per l'emotività Woodstockiana (in stile Freedom) che Havens
è in grado di riflettere. Crazy Kind Of Love riporta Bill Perry sulle
strade di Love Scars (ottimo esordio del 1996), facendogli dimenticare
le vicissitudini discografiche con Pointblank e Virgin, etichette ingrate.
(Carlo Lancini)
www.billperry.com
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