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Railroad Heart - Bird In a House Sugar Hill 2002 1/2

Sono il fenomeno del momento nel campo del bluegrass revival: qualcuno si è preso la briga di incatenarli al genere, qualcun altro ha preferito inserirli nel calderone delle jam bands, di sicuro resta il fatto che i Railroad Heart sono una delle realtà più eclettiche del momento nell'universo Americana, pieni di idee brillanti. Troppo comodo liquidarli come semplici restauratori del verbo dell'old time music, e basterebbe persino un ascolto un po' distratto di Bird In a House, esordio per la prestigiosa Sugar Hill dopo le scintille scatenate con The Black Bear Sessions, per rendersene conto. Sono in sei, a cui va aggiunta un'intera sezione fiati, suonano divinamente e scalpitano con una perizia strumentale da fare invidia ai musicisti più navigati: nascono da una costola dei From Good Homes, una delle band più popolari in questi anni nel New Jersey, da cui hanno ereditato una mentalità aperta ed un gusto per un'improvvisazione continua, ma restano distanti anni luce dai pretenziosi voli pindarici delle jam bands. Todd Sheaffer, voce, chitarra e leader dei Railroad Heart guida il grupp fuori dal coro, mischiando le radici country degli appalachi con le ballate antiche dei Byrds periodo Sweetheart of The Rodeo (la splendida title track, Give That Boy a Hand, Mighty River) un bluegrass robusto e frizzante (Drag Him Down) con i profumi d'Irlanda (Mountain Time, Walk On By) in un disco gioviale e romantico. Il sound è forzatamente acustico, ma mai ripetitivo, merito di arrangiamenti e musicisti che fanno della versatilità una regola costante (tra mandolini, fiddle, dobro, banjo spuntano anche trombe, clarinetti, ukulele e flauti...) E' proprio grazie a queste caratteristiche che il disco non fa pesare minimamente i quasi settanta minuti della sua durata.
(Fabio Cerbone)

www.railroadheart.com