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Rex Foster - Buffalo Zen Agarita 2001
 

Su di lui si sono espressi con parole lusinghiere nomi altisonanti della musica d'autore americana, sia sul versante country che rock; di lui Steve Earle, che scrive le note interne del Cd in questione, ha detto: " è uno dei miei eroi", uno dei primi musicisti ad aver spinto Steve sulla via di quell'arte errabonda dello scrivere canzoni. Rex Foster calca i palchi del Texas e non solo dai primi anni settanta, viene considerato uno dei pionieri del movimento dei songwriters texani di quegli anni, ha girato mezzo mondo e suonato da spalla a Merle Haggard tra gli altri. Questo ed altro ancora nel suo personale palmares (si è inventato anche una famosa linea di gioielli adottata da qualche rockstar) e riesce difficile credere che il suo nome dica in realtà molto poco, se non nulla, almeno al sottoscritto. Buffalo Zen copre un silenzio discografico di qualche anno, segnando il suo ritorno all'attività musicale attraverso otto canzoni che sono un concentrato di cantautorato country-folk di prima classe. Prodotto con grande professionalità da Peter Rowan (non l'ultimo arrivato), vive di ballate corpose ma dal suono scarno e prettamente acustico, attraverso un songwriting molto personale ed intimista, che non mancherà di colpire soprattutto gli estimatori di Guy Clark e del Townes Van Zandt meno oscuro e tormentato. Tra le canzoni presenti, qualitativamente sempre ben al di sopra della media, un pensiero speciale lo rivolgerei all'iniziale Everytime, che ricorda alcune cose di Kevin Welch, all'epica When the lady dances, alle ambientazioni raccolte ed intimiste della stessa Buffalo Zen e Pitchin' pennies. Ora speriamo Rex si convinca ad una produzione più regolare, vista anche la stima raccolta dai colleghi.



www.rexfoster.com