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Chris Richards - Jam The Breeze Ten High Ranch/IRD 2002
 

Questioni di tempistica: fosse uscito qualche anno fa, Jam The Breeze sarebbe stato accolto come un piccolo gioiello alternative-country, così ricco di ballate elettro-acustiche e melodie cristalline. Oggi fa la figura di uno dei tanti prodotti che affollano il mercato Americana, dove anche RootsHighway fa fatica a tenere il passo...Detto questo Chris Richards è uno che di talento e gusto per le belle canzoni ne ha parecchio, se non altro perchè si è scelto radici musicali e muse ispiratrici di prima classe: il suo country-rock dai vivaci colori californiani non alza mai la voce, preferisce i toni morbidi della ballata un po' assonnata (molto suggestive Why Arizona e Prarie Smoke), dove tutto ruota intorno ad una vocalità soffice, chitarre pizzicate, una pedal steel e qualche mandolino di contorno. Se poi i musicisti coinvolti in sessione si chiamano Rick Shea (braccio destro di Dave Alvin e qui nella veste anche di produttore) o Don Heffington (una delle batterie più richieste sulla piazza) si può stare certi sulla qualità medio-alta del prodotto. Va detto che nessuno dei dieci brani qui raccolti può far gridare al miracolo: arrangiamenti asciutti e senza una sbavatura, ma accordi e soluzioni sentite mille volte da altre parti, ritmo ciondolante, un po' di Texas nelle vene (l'honky-tonk di Someone Else's Blues e della stessa title track) ed una generale venerazione per l'età dell'oro di Gram Parsons. Difficile resistere alla malinconica melodia di The Night Is Young, country-rock limpidissimo che ti fa venire veramente voglia di non tornare più a casa la sera, ma per staccare il biglietto di prima classe occorrerebbero idee meno abusate. Ingenuo.
(Fabio Cerbone)

www.tenhighranch.com