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The Sadies - Stories Often Told Yep Rock 2002

E pensare che questi quattro ragazzi sono canadesi! Ascoltando la cavalcata spaghetti-western di Lay Down Your Arms mi veniva da pensare ad una band dell'Arizona, abbagliata dal fascino del deserto e dalla magia creata della coppia Leone-Morricone. Niente di più sbagliato: Stories Often Told è stato registrato negli studi di Greg Keelor (ricordate i Blue Rodeo?) nel freddo Canada con il supporto di numerosi ospiti, ma ad essere sinceri i contatti con la terra d'origine finiscono qui. Al quarto tentativo (hanno già inciso tre dischi per la prestigiosa Bloodshot di Chicago, tra cui Tremendous Effort) questa formazione sembra aver raggiunto uno stile ormai definito, pur con tutti gli inevitabili riferimenti. Il marchio di fabbrica rimangono quelle atmosfere country&western che permeano molte delle loro ballate: country-rock da cavalieri solitari (Oak Ridges, The Story's Often Told) qualche scopiazzatura dei cari vecchi Byrds (Such a Little Word), con la voce baritonale di Dallas Good in primo piano ed arrangiamenti scarni che vanno alla ricerca dell'essenza di questo genere. Aiutano molto in questa operazione le chitarre del fratello Travis Good, piene di riverberi e vibrati, davvero un maestro nel riprodurre le ambientazioni di certa surf-western music. Credo tuttavia che la fortuna dei Sadies sia quella di possedere un intelligente gusto per sperimentare col passato: in questo modo riescono ad evitare le facili accuse di un suono troppo monolitico. Fanno al caso strumentali come A#1 e Mile Over Mecca (con trombe e vibrafono), che rimandano direttamente alla musica dei Calexico; oppure Tiger Tiger, un garage-rock'n'roll che non va troppo per il sottile, e le spirali psichedeliche di Of Our Land. I Sadies continuano ad essere una band dedita al revival del country-rock d'epoca, ma lo fanno con qualche idea originale in più rispetto alla media.
(Davide Albini)

www.thesadies.net