Se
il precedente Everything
You Thought... (2000) era caratterizzato da un sound tipicamente
alternative-country, forte della presenza di mandolino, armonica e di
un pizzico di fiati, e che lasciava alle sole Placement Blues e Gimme
Back My Dog il compito di spingere sull'acceleratore, il nuovo lavoro
degli Slobberbone stravolge i canoni, mostrandoci la faccia dura della
loro arte. E' inevitabile: l'evoluzione e, perché no, l'involuzione sono
alla base della musica, tutta. Brent Best & Co. hanno compiuto,
nel tempo di un album, entrambi i processi, varcando i confini della roots
music, contaminandola con sonorità arcigne, tornando nel contempo alla
purezza compositiva dei suoni garage, fatti di chitarra, basso e batteria,
solida base per ogni pezzo. Slippage trasuda di scantinati ammuffiti
ed amplificatori vintage, di vene gonfie di rabbia e di country-punk.
La dimensione della band Texana si fa più snella e diretta, affidando
la produzione ad un mostro sacro come Don Smith, già dietro al
mixer per Tom Petty e Bob Dylan. L'apparente banalità compositiva di Slippage,
avvertibile ad un primo e superficiale ascolto, si riempie incredibilmente
di soluzioni fini e taglienti: questo è il lavoro di Smith, questa è la
forza di un produttore che lascia sfogare i ragazzi in brani di schietto
cow-punk come Springfiled, Il e Write Me Off, aiutandoli
poi a modellare, con organo e piano, ballate quali Live On The Dark,
Find The Out e Stupid Words, garantendo anche una sorta
d'integrità traditional (con Back e la già citata Find The Out).
Le raffinate sovrapposizioni di voce ed armonica presenti in Sweetness,
That's Your Cue ed il remake di To Love Somebody (hit dei Bee
Gees) fanno da contorno ai suoni volutamente spartani delle chitarre e
ad un Best che da il meglio di sé, sia nel cantato che nelle liriche,
stracolme di metafore e racconti dark. Concepito e registrato in California,
quindi lontano da Denton (Texas), città natale della band, Slippage non
è un viaggio limitatamente geografico, motivabile con il superamento di
una linea di confine, ma è la freschezza del nuovo nel vecchio, è la capacità
di suonare forte e vintage, alimentando così un nuovo elemento nell'organismo
dell'alt-country. Slippage è dunque la consacrazione di una band compatta
e capace, gli Slobberbone, nonché di un cantautore motivato e di talento,
Brent Best.
(Carlo Lancini)
www.slobberbone.com
|