Una leggiadra commistione tra raffinate melodie pop, quasi easy listening
e suggestioni folk si impossessa di queste canzoni: eteree, fluttuanti
e quanto mai personali, ci fanno scoprire una formazione assolutamente
originale del panorama indie americano. Grant
Birkenbeuel e JinJa Davis rappresentano la delicata anima musicale
dietro cui si cela l'affascinante creatura degli Utah Carol, duo
di Chicago formatosi nel 1997, che pubblica il suo secondo ammaliante
episodio, dal titolo Confort For The Traveler. Potremmo
considerarli, in una sorta di azzardato raffronto, la possibile
trasfigurazione pop degli Handsome Family. Le similitudini si fermano
alla presenza di una coppia di autori, uno maschile ed uno femminile,
ed alla naturale inclinazione verso strutture melodiche scarne, quasi
elementari. Difficile però inoltrarsi in altri accostamenti: il
background degli Utah Carol sembra possedere sfaccettature troppo complesse
per essere rinchiuso negli schemi rodati del movimento roots, nonostante
ripetute inflessioni country (When we're apart o Promised land,
per esempio). Innanzi tutto per la qualità degli arrangiamenti,
ricercati e nello stesso tempo sorprendenti nelle loro semplicità,
che dispiegano la classica strumentazione folk su un tappeto di organi,
sintetizzatori, fiati, flauti, clarinetti ed altre trovate orchestrali.
Su questo terreno sbocciano i loro bozzetti folk-pop, donando al disco
la stoffa di un prodotto di classe superiore, per nulla accostabile all'approssimazione
di un lavoro autoprodotto. Per capire fino in fondo i loro fantastici
paesaggi musicali occorrono ascolti intrasigenti e molta pazienza: coinvolgenti
ma per nulla banali, le dolciastre armonie di Airplanes, Silver
space rocket e del delizioso singolo Angel (il cd contiene anche una
traccia video della suddetta canzone) chiedono di essere apprezzate con
moderazione.
www.utahcarol.com
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