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Django Walker - Down The Road Lazy Kid 2002 1/2

La prima cosa che mi ha avvicinato alla musica di Django Walker è stata la semplicità della copertina del suo album d'esordio: la strada, una chitarra ed un ragazzo dal volto impacciato ed intimidito. Questo è lo stesso approccio di Django alla musica e poco importa se nelle sue vene scorre il sangue del Texas e suo padre sia un certo Jerry Jeff Walker. Accompagnato da un gruppo di amici come Greg Combs (chitarra), Noah Watson (batteria) e Keld Ewart (basso), il diciannovenne texano, fin dalle prime note, si scrolla di dosso il peso di un rigore al novantesimo e, fregandosene delle origini, da vita ad un album vibrante, elettrico e decisamente superiore ad ogni più rosea aspettativa. Down The Road è il country folk che prende forma, è il suono compatto di una band che, orchestrata dal bravissimo Lloyd Maines, disegna melodie easy (la title track, The Road You Choose), ripercorre con successo un sentiero già tracciato (Modern Day Bojangles, scritta con Pat Green), regalandoci un songwriter dalle tematiche mature (All The Miles e Texas Blacktop Highway) e dalla voce profonda e vissuta. Cantautori di culto come Dylan e Townes Van Zandt, oltre alla musa Jerry Jeff, sono i riferimenti che accompagnano Django lungo tutti i cinquantaquattro minuti di Down The Road e che trovano sfogo in composizioni come Lost Songwriter, un folk lento e ben suonato, Love Is A Crazy Thing (diciamolo: "cosa né capisce uno sbarbato d'amore?". Ecco la risposta) e Wild Cowboys, una ballata in stile, ricca di quelle emozioni che solo un cantautore del Texas riesce ad immortalare. Degna la conclusione: Texas On My Mind.
(Carlo Lancini)

www.djangowalker.com