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Woosley Band - Marveling at The Rings Gone+Shabby 2002
 

Che Columbus (Ohio) sia diventata la fucina di nuovi talenti? Questo, per noi amanti dell'indie e sostenitori delle nuove generazioni, non può che far piacere. Dalla nostalgia californiana anni settanta degli Ekoostik Hookah al contemporary pop-folk di Fred Haring passando per gli attuali Two Cow Garage, il giardino di Columbus sta vivendo anche lo sbocciare della Woosley Band, formazione al secondo lp nata da una costola degli Hensley Sturgis. Guidati dall'istinto compositivo e dalla verve di Sean Woosley, i musicisti, tutti dalle indiscusse doti e dall'articolato curriculum, danno sfoggio d'esperienza e veemenza, componenti queste di tutto il lavoro che sta dietro a Marveling At The Rings. I brani che lo compongono isolano dal contesto delle radici, sono invece robusti spaccati rock (Carpenter, Famous/American, Locust/Milkbreath), con le sei corde in evidenza ed un cantato non sempre dedito a forma e melodia. Con Considering Mars e Timeout il disco parte devastante sul muro di chitarre innalzato da Barry Hensley, P. Anderson Gault e Rob Pilic, costante questa anche per una manciata di altri pezzi, per poi concedere spiragli moderatamente ispirati dall'acustica come Golden Goose, Short Arm e Downsizing Love. Ad ogni passaggio del disco si avverte un certo riferimento (Neil) Young-iano, governato istintivamente da alcuni feedback, dalla schiettezza delle chitarre elettriche e da sottili soluzioni vocali, curate nei cori. Marveling AT The Ring è un album diretto, fluido e senza fronzoli, la Woosley Band è un'altra bella realtà di Columbus, Ohio.
(Carlo Lancini)


www.woosleyband.com

>>Leggi la recensione di Woosley Band - Sometimes Mighty Tranquilized