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The Yearlings - The Yearlings Sonic Rendezvous 2002

Stick Around cattura immediatamente l'attenzione per via di un concitato sound country-rock, elettrico e pulsante. I riferimenti sono i soliti, magari abusati, ma la compagnia è di quelle giuste: una piccola dose degli Uncle Tupelo meno irruenti, le melodie e la depressione dei Son Volt, l'impasto elettrico dei primi Whiskeytown. Se avete voglia di rispolverare i ricordi un po' sbiaditi dell'era mitologica dell'alternative-country, The Yearlings fanno al caso vostro, soprattutto perchè ripassano gli schemi di gioco con una certa freschezza di fondo, in grado di distinguerli dalla grande massa di imitatori. Insomma, un esordio realmente gradevole, mosso dalla passione per suoni ed ambientazioni lontani anni luce dalla loro terra: difatti i sei componenti sono olandesi, ma hanno respirato aria di roots-rock provinciale fin dalla tenera età e i risultati si sentono. Nessun complesso di inferiorità con i cugini d'oltreoceano ed un pugno di canzoni che rivelano due anime ben distinte: da una parte quella più convulsa ed elettrica, in definitiva la più interessante, che trova nella citata Stick Around, nel cow-punk di Can't Find Main Street (praticamente un bignami degli Whiskeytown) o nei risvolti pop-rock di Some Kind of Love la sua espressione migliore; dall'altra quella rurale di Girl in Armor o della agreste Lost a Lot Of Sleep, a tratti vagamente bluegrass (Marching Band), non sempre convincente, specie in qualche ripetitiva ballata in lagnoso stile no depression. Grande amalgama elettro-acustica e notevole perizia strumentale, ottime voci (Niels Goudswaard e Olaf Koeneman), gli Yearlings attendono solo una produzione più adulta, ma sanno già il fatto loro.
(Davide Albini)

www.theyearlings.com
www.sonic.nl