Chi ha detto che i sogni non si avverano?

 

Con noi in classe…

 

Gino Strada e Teresa Sarti

Gino e Teresa

 

Il 20 dicembre è stato il giorno più importante della mia vita; non mi ero mai emozionata così tanto. Ascoltatemi : appena entrata in classe, ho visto che la maestra Rosalba indossava un completo blu; noi sapevamo che quel vestito avrebbe dovuto indossarlo il giorno del matrimonio del fratello Paolo e che perciò lo avrebbe indossato nelle occasioni speciali per "dividerle con lui". E’ allora che ho intuito che sarebbe successo qualcosa di speciale…

Alba

 

Quel giorno , per noi, sarebbe dovuta essere una giornata come le altre. E lo è stata fino a quando è venuta la preside che ha portato una buona notizia. E’ la seguente: " Rosalba, c’è qualcuno che ti sta cercando!". In quel preciso momento ho pensato a Gino e Teresa. Mollare i sogni e affidarsi alla realtà non è stato facile!

Antonio M.

 

Il venti dicembre, a mezzogiorno, sono entrati in classe Gino Strada e Teresa Sarti. Che emozione! Gino è davvero alto! La barba bianca lo rende più bello e più importante. Teresa è bellissima! La ricordavo sempre bella ( l’avevo vista alla TV) , ma diversa. Mentre Gino ci scriveva le dediche, ha suonato la campana e tutti noi , in coro, abbiamo urlato: "Nooooo!!!| Le maestre hanno detto : "E’ la peima volta che il suono della campanella giunge in un momento inopportuno!".

Alice

Alice

 

Quando sono entrati in classe ho capito che un desiderio che aspettavo si esaudisse da tempo, si era avverato. Alcuni miei compagni erano così felici che hanno versato lacrime di gioia…

Federico

Federico

 

Bussano alla porta : "C’è qualcuno che ti cerca." - dice la preside alla maestra Rosalba. Poi…la prima ad entrare è Teresa, seguita da Gino. Un po’ l’avevo capito perché l’abito che indossava la maestra Rosalba era bello e noi sapevamo che l’avrebbe indossato solo per particolari incontri e per emozioni importanti. Dopo l’incontro con Gino e Teresa sono…cresciuta. E’ stata un’emozione troppo forte! Mentre Gino mi scriveva la dedica, siccome nel mio libro c’è scritto " W Inter",mi ha chiesto, con un sorriso, se ero interista. Io, con orgoglio, gli ho risposto di si; so che anche lui è un grande tifoso dell’Inter!

Silvia

Silvia

 

Abbiamo letto, recitato e cantato due canzoni, una di Piero Marras e l’altra di Gino Paoli. Teresa ha dato un bacio a ciascuno di noi. Io ero tanto emozionato perché non mi aspettavo il loro arrivo. Gino Strada ha scritto ad ognuno di noi una dedica nel libro ed io , da quel giorno, ho lasciato il libro "Pappagalli verdi" , aperto.

Mirko

Mirko

 

Io sono rimasto immobile, a bocca aperta dalla gioia! Ci siamo salutati e abbiamo incominciato a leggere. Ho iniziato io : mi sembrava di essere inseguito da qualcuno, non riuscivo a tenere ferme le gambe dalla felicità! Quando sono tornato a casa , sono stato venti minuti a pensare : insieme a Gino e Teresa saremo capaci di costruire la pace e di sconfiggere l’ingiustizia? Chissà…

Marco

Marco

 

Che sorpresa! Quando sono entrati ho sentito dentro di me un’emozione strana, come se il mondo si fosse aperto all’improvviso e ho pensato che non avrei avuto la forza di fare niente perché il mio sogno, il sogno delle mie maestre e il sogno dei miei compagni, si era finalmente avverato. Invece ce l’ho fatta! Ho vinto l’emozione e non dimenticherò mai quel giorno…

Miriam

Miriam

 

Si sente bussare. La maestra Rosalba dice, con uno sguardo allegro : "Sarà il fotografo.". Fotografo?mi domando. Cosa deve venire a fare?! C’è infatti un signore con la macchina fotografica. Dopo il fotografo…Gino Strada e Teresa Sarti! io sono rimasto a bocca aperta ,. non me l’aspettavo davvero. Ve lo dico sul serio…

Così si è avverato il mio sogno : che Gino Strada entrasse mentre noi leggevamo le sue storie e i suoi racconti. Quando io dovevo recitare, ero molto emozionato , e mi è venuta in mente una frase che il padre della maestra Rosalba ripeteva spesso : "La prossima volta che mi intervisteranno , mi procurerò una sedia , così non vedranno le gambe tremare.". Meno male che quando ho recitato io , il banco e la sedia c’erano! Abbiamo cantato la canzone di Piero Marras "Babbu mannu". Non chiedetemi perché ma, finita la canzone , mi sono messo a piangere… E’ stata una giornata indimenticabile…Il giorno dopo, a Nuoro, c’è stata una conferenza sulla pace , alla quale ha partecipato molta gente. Gino e Teresa hanno invitato le persone ad aprire un centro Emergency a Nuoro. Hanno parlato della loro esperienza e di quanto sia brutta la guerra.

Spero che le loro parole siano andate dritte al cuore di ognuno…

Daniel

Daniel

 

Con alcuni miei compagni abbiamo pianto di gioia. Anche Teresa piangeva e, per non farsi scoprire , si nascondeva dietro Gino.

Quando sono tornata a casa, ho raccontato tutto a mia madre. Anche lei non riusciva a credere che Gino Teresa fossero venuti in Sardegna soprattutto per noi. Prima di andar via , Gino e Teresa hanno lasciato un biglietto dove ci sono scritte le seguenti parole: "Grazie di averci ospitato nella vostra classe. Capire la guerra è molto facile : questa mattina voi eravate in 23, proprio come i bambini bombardati nella loro scuola a Girobi. Quanta umanità fa perdere la guerra! Grazie di esserci…".

Serena

Serena

 

Mia madre e mia zia inizialmente stentavano a credermi. Di sera ho chiamato mio fratello che si trova in Germania, e gli ho parlato dell’incontro con Gino Strada e Teresa Sarti. Anche lui stentava a credermi, poi mi ha detto che ho vissuto un fatto straordinario. A dire il vero si sono emozionati anche Gino e Teresa. Di sera i miei genitori sono andati a Nuoro perché c’era una conferenza sempre con Gino e Teresa. Mio padre ha comprato "Buskashì" e "Medici di guerra inviati di pace". Gino Strada ha scritto una dedica a mio padre che gli ha regalato una targa nella quale c’è scritto : " A Gino che arriva quando gli altri scappano". Penso che a Gino sia piaciuta molto.

Maria

 

Maria

 

 

Ero tutta un fremito e, quando sono entrati, non mi sembrava possibile che fosse vero! Il giorno seguente siamo andati col pulman a Nuoro, nei locali del cinema "Le Grazie", perché Gino e Teresa dovevano parlare di pace. Abbiamo mostrato, alle tante persone che c’erano, che avevamo tutti uno straccio bianco legato al polso per dire a tutte le persone che credono che sia la guerra la risoluzione dei problemi , che lotteremo sempre per la pace con il dialogo , perché è l’unica e sola soluzione possibile. Continueremo sempre a seguire la strada della pace indicata da Gino e Teresa per costruire un mondo nuovo….senza guerre, senza feriti e senza vittime. Gino Strada quando va nei paesi dove si combatte , per curare le vittime, lascia tracce di pace che noi tutti dovremo seguire per costruire un mondo migliore.

Luana

Luana

 

La maestra Rosalba aveva un viso molto allegro e un sorriso stampato sulle labbra. Dopo qualche minuto è entrato un fotografo e non capivamo il motivo dela sua presenza. Tutto questo movimento ci ha fatto insospettire ed aumentare la nostra ansia.

Gino e Teresa…erano davanti a noi ! Lo stupore è stato grande, ma la nostra emozione ancora più grande! Li abbiamo accalti con un caloroso applauso. Il mio cuore batteva forte forte e ripetevo tra me e me : "Ma sono proprio loro?". Con i compagni ci guardavamo e ridevamo, contenti e ancora increduli. Gino e Teresa erano molto contenti di stare con noi. Passata un po’ l’emozione , abbiamo presentato il nostro lavoro su Emergency : abbiamo letto dei brani tratti da "Pappagalli verdi" , "Afghanistan anno zero", "Buskashi", recitato poesie sulla pace, letto delle belle frasi scritte da noi e cantato due canzoni.

Anche loro si sono commossi tanto quanto noi. Vorrei poterli incontrare un’altra volta , magari con un po’ più di tempo.

Alessia

L’emozione più grande l’ho provata nel momento in cui abbiamo fatto le foto di gruppo; io, in quel preciso momento , mi davo dei pizzicotti per scoprire se stavo sognando oppure no. Quando sono tornata a casa ero eccitatissima e, dopo aver mangiato, sono corsa in camera per prendere il libro dove Gino mi aveva scritto l’autografo; così , poi, con calma, ho iniziato a raccontare ai miei genitori tutto quello che era accaduto quella mattinata . Ancora oggi mi sembra tutto un sogno che, fino al 20 dicembre, pensavo fosse irrealizzabile.

Nicoletta

Tutto è iniziato alle ore 12.00. Prima che arrivassero stavamo recitando, poi, e non ce lo aspettavamo…sono entrati! E sapete chi? Gino Strada, Teresa Sarti , Giusy Nioi e un fotografo. Non ho mai visto così felici i miei compagni. Quelle lacrime sembravano cascate di gioia…Abbiamo letto poco perché quasi tutti si sono emozionati. E’ stata una giornata davvero speciale.Alla fine della mattina, abbiamo preso un libro e chiesto l’autografo a Gino. Tutti siamo andati da lui . Io l’ho guardato negli occhi : si capisce subito che dentro c’è la pace… Mi sono davvero commosso; anch’io stavo per scoppiare, le gambe mi tremavano. Nel libro "Pappagalli verdi" c’è scritto : "A Matteo , Gino Strada".

Matteo

Al termine dell’incontro, ci siamo salutati con la promessa di vederci il giorno dopo, a Nuoro, dove ci sarebbe stato un convegno sulla pace. Il giorno dopo siamo andati , in pulman , a Nuoro, al cinema "Le Grazie". Gino ha parlato molto, insieme a Teresa, di Emergency , della loro esperienza e del fatto che si trovano in Sardegna grazie a noi delle quinte , alle maestre e all’impegno di questi ultimi cinque anni. Ha parlato anche la maestra Rosalba , nonostante fosse molto emozionata . Il dibattito era aperto a tutti. A me ha colpito una ragazza che ha detto che non si deve parlare di pace solo quando piace a noi. Mia madre è stata molto colpita da ciò che ha detto Gino Strada, soprattutto quando ha precisato che quando si parla di guerra non bisogna accusarsi a vicenda anche perché si possono avere ripensamenti, e che per lui è positivo quando alle persone viene qualche dubbio perché questo significa che ci stanno pensando.

Manuele

 

 

Gino e Teresa
prima di salutare i bambini, così hanno scritto...