SABATO 1 DICEMBRE 2001
ore 21.00
con la partecipazione straordinaria degli
Allievi dei "Civici Corsi di Musica di Rosate"
Fulvio Carlini, chitarra
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Programma
R. Schumann Waldszenen
op.82
Cacciatore in agguato
Fiori solitari
Luogo maledetto
Paesaggio gioioso
Rifugio
Uccello profeta
Canzone di caccia
Addio
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Preludio
Choro (Brasil)
Takirari (Bolivia)
Tonada (Cile)
Vals (Perù)
Guarania (Paraguay)
Gato y Malambo (Argentina)
GIOVANNI ROMANATI,chitarra
«Rosatemusica in concert»
Concerto dell’1 Dicembre 2001.
Tra il dicembre del 1848 e il gennaio 1849 Schumann mette mano alle sue Waldszenen op.82
(Scene della foresta), una serie di nove brani ispirati a immagini e soggetti
della natura.
Il compositore tralascia il puro aspetto descrittivo-onomatopeico,
ma con l’animo stupefatto del fanciullo ascolta le misteriose vibrazioni
che la natura stessa emana, restituendone una libera, personale interpretazione. E’ questo il mondo incantato del
romanticismo, in cui la fantasia e l’irrazionalità stanno al
centro e il mondo della foresta è un topos poetico, una fonte per
l’ispirazione.
Ognuno dei brani delle Waldszenen ha un titolo; troviamo tratti
morbidi, sereni, bucolici, istantanee di vita rustica, paesana, ma anche
citazioni di atmosfere un po’ cupe, ossessive, come nel caso del n.4
della serie, Luogo maledetto, che ha per epigrafe l’esplicita citazione di una poesia di
Friedrich Hebbel che parla di “alti fiori pallidi come la morte” e
de “la terra che beveva sangue umano”.
Francisco
Tarrega (1852-1909) fu chitarrista di solida formazione
musicale e si distinse a tal punto dai suoi predecessori per il suono dolce e
suggestivo e per la sensibilità, da influenzare intere generazioni di
chitarristi . Il Capriccio Arabo è uno dei pezzi più conosciuti,
espressione di un mondo sognante e piacevolmente romantico.
La
serie Americana di Hector Ayala (1911)
è formata da un preludio,
quasi una preghiera, e sette danze sudamericane. Si passa da un Chòro
brasiliana, a un Takirari, antica danza rituale incas, una Tonada, alternanza
di ritmo e pause di sospensione, un Vals ormai lontano dal valzer europeo, una
Guarania, più libera e improvvisativa, e infine un Gato y Malambo, in un crescendo di frenesia ritmica.
Antonio
Ruiz Pipò nato a Granata
(1934) completa i suoi studi musicali a Parigi a L’Ecole Normale de
Musique. Fu stimato come concertista e compositore. Scrisse vari brani per
chitarra tra cui quattro Chanson y Dance, nelle quali la melodia della canzone,
così dolce e delicata, si oppone al ritmo fortemente marcato della
Danza.
Saudade,
termine portoghese, il cui significato letterale è nostalgia, è
passato a significare danze strumentali basate su ritmi del folclore
brasiliano. La Saudade del compositore Francese Roland Dyens (1955) si articola in tre movimenti. Il primo Rituel è una sorta di improvvisazione nella quale
sono inseriti frammenti melodici caratteristici che verranno riproposti in tutto
il brano. Il secondo movimento Danse è in tempo di bossa nova con un accompagnamento ostinato su i
tre bassi. L’ultimo movimento Fete e Final è quasi uno sviluppo della danza della
quale tra l’altro mantiene il caratteristico accompagnamento. La Saudade
sembra destinata a finire su un fortissimo, quando improvvisamente, ritorna
l’atmosfera nostalgica e sognante della Danza.
Giovanni
Romanati
Dopo essersi brillantemente diplomato in pianoforte, Vittorio
Zago ha studiato composizione con F. Pigato e con B. Bettinelli, diplomandosi
con il massimo dei voti al Conservatorio "G. Verdi" di Milano sotto
la guida di Azio Corghi; in seguito si è perfezionato al
"Mozarteum" di Salisburgo con Mauricio Kagel. Affermatosi in diversi
concorsi nazionali ed internazionali ("T. Takemitsu Award" 2000 a
Tokyo, "V. Bucchi" 1997 e 2000 a Roma, "E. Hurlimann" 1994
a Ginevra), ha vinto il primo premio al 16° Concorso di Composizione
"Castello di Belveglio" (1994), il primo premio nell'edizione
straordinaria del Concorso di Composizione "G. Petrassi" di Parma
(1994) e il Premio "Città di Pavia" (1999). Sue musiche,
eseguite presso alcune prestigiose società concertistiche
(Società del Quartetto di Milano, Teatro Regio di Parma, Maggio Musicale
Fiorentino, Festival Mozart di Salsomaggiore, Comunale di Modena, Orchestra
Milano Classica, Bachzaal di Amsterdam, Fondation P. Hindemith di Blonay,
Accademia Reale di Belle Arti di Madrid, Festival "Pianissimo 2000"
di Sofia, Tokyo Opera City), sono state trasmesse dalle Radio Nazionali
Olandese, Spagnola, Bulgara, Giapponese e dalla Radio della Suisse Romande,
incise dalla casa discografica svizzera Audio Production e pubblicate dalle
case editrici Ricordi e Rugginenti di Milano e Bèrben di Ancona. E'
autore di un dramma in musica il cui libretto, elaborato dallo stesso
compositore, è tratto dal romanzo “Le maschere” di Luigi
Malerba. Negli ultimi cinque anni, oltre all'attività di compositore, ha
abbinato l'insegnamento di Composizione in diversi conservatori di musica a
quello nei Civici Corsi di Musica di Rosate (MI) gestiti dall'Associazione
Rosatemusica di cui è vice presidente; in questa ultima realtà la
musica classica è proposta (anche con l'ausilio di nuove tecnologie) a
un livello di educazione globale e consapevole delle possibilità non
solo culturali, ma comunicative e sociali che abbracciano progetti che vanno dai
corsi propedeutici per le scuole materne sino alle proprietà
terapeutiche di corsi indirizzati agli ospiti delle case di cura per la terza
età, senza dimenticare le proposte più tradizionali quali
l'insegnamento per apprendere l'arte di uno strumento, ma anche i corsi di
guida all'ascolto per adulti. E' inoltre laureato in giurisprudenza
all'Università Cattolica i Milano.