CONCERTI D’AUTUNNO 2000

XI EDIZIONE

 

Rassegna concertistica

 

 

Dal XX al XXI Secolo

Classic Forever

 

Sala-Teatro Oratorio Femminile

Via Allievi, 2. Rosate (MI)

(come si raggiunge Rosate)

per informazioni: E-mail Biblioteca di Rosate tel.02-90.87.07.12

Ingresso: L.12.000 (L.10.000 ridotto)


 

 PASSAGES 18 Novembre 2000, ore 21,00

SULLE ALI DEL CANTO 25 Novembre 2000, ore 21,00

CONCERTO STRAORDINARIO 2 Dicembre 2000, ore 21,00

I Musicisti

Presentazione dei Programmi

 


 

 

"Dal XX al XXI secolo-Classic forever", questo il titolo dei "Concerti d'Autunno" di Rosate, appuntamento per musicofili e semplici appassionati di musica, ricorrente ormai undici anni.

Anche in questa edizione, il cartellone vanta la presenza di artisti di primissimo ordine a livello nazionale e internazionale. 

  • Un appuntamento degno di nota, un modo per inaugurare la Stagione del nuovo Millennio! 
  • "Sulle Ali del Canto",

    è un percorso nel repertorio classico, romantico e virtuosistico del violino con una piccola sosta nel "blues" di Ravel e di Gershwin, affidato al violinista G. Baffero e al pianista C. Balzaretti, attraverso le melodie più celebri per violino e alcune trascizioni che hanno fatto storia. Il Guarneri di Baffero si cimenterà da Gluck-Kreisler a Porgy and Bess di Gershwin, nella stupenda trascizione di J. Heifetz.


     

  • "Concerto Straordinario".Un Trio di celebri concertisti, conosciuti dal pubblico per la loro attività solistica, si è da alcuni mesi unito nel desiderio di suonare insieme: alla 2° tourneé italiana saranno dunque nostri ospiti il flautista M. Carbotta, il violoncellista F. Maggio Ormezowsky, conosciuto anche per la Sua collaborazione in Quartetto con U. Ughi e il pianista C. Balzaretti, impegnati in un gradevole programma che va dal ‘700 al Romanticismo maturo del Trio di Weber, pagina rappresentativa di questa formazione che vede nel flauto (al posto del violino), il ruolo di protagonista del classico Trio strumentale.
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    I Concerti

     

    SABATO 18 NOVEMBRE 2000

    ore 21.00

     

    PASSAGES

     

    Concerto in sette quadri per due pianisti ed elettronica

     

    musiche composte e arrangiate da

     

    Enrico Salvato

    Ferdinando Baroffio

    Corrado Greco

     

    Pianoforti, tastiere, elaborazione del suono

     

     

     

    fotografie voce recitante cantante

     

    Francesco Fumagalli Andrea Minidio Liliana Gregori

     

     

    Programma:

     

    "Hai mutato il mio lamento

    in danza; la mia veste

    di sacco in abito di gioia,

    perché io possa cantare

    senza posa..."

    (Salmo 30/12)

    I QUADRO

    Preludio

    II QUADRO

    Elegia

    III QUADRO

    Scherzo

    IV QUADRO

    Fantasia

    V QUADRO

    Finale primo

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    VI QUADRO

    Idillio

    VII QUADRO

    Finale

    E’ sempre / il tuo amore / che adombra / le cose / usate

    Il tuo / amore / che mi fa / leggera / sopra le cose / usate

    Desiderio / della vita / tua / scorre / sulle ferite / dei miei occhi

    Danza / della tua / passione / della / passione mia / per te / si schiude

    poi si snoda / poi avanza / eternamente.

    Alessandra Barbieri

     

     


     

    SABATO 25 NOVEMBRE 2000

    ore 21.00

     

    SULLE ALI DEL CANTO

     

     

     

    Gabriele Baffero, violino

     

    Carlo Balzaretti, pianoforte

     

     

    Programma

     

    Gluck-Kreisler Melodia da "Orfeo ed Euridice"

    Niccolo Paganini Cantabile

    Ludwig van Beethoven 1° Tempo-Allegro- dalla sonata op. 24 in Fa magg. "Primavera"

    Johannes Brahms due Danze Ungheresi

    Sergheij Rachmaninof Vocalise

    Gershwin-Heifetz Tempo di blues da "Porgy and Bess"

    Maurice Ravel Blues dalla Sonata per violino e pianoforte

    Manuel da Falla Danza spagnola da "La vida Breve"

     

     


    SABATO 2 DICEMBRE 2000

    ore 21.00

     

    CONCERTO STRAORDINARIO

     

    Mario Carbotta, flauto

     

    Franco Maggio Ormezowski, violoncello

     

    Carlo Balzaretti, pianoforte

     

     

    Programma

     

    A. Lotti: Trio Sonata in Sol maggiore

    (1666-1740) Largo-Allegro-Adagio-Vivace

    L. Boccherini: Sonata VI in la maggiore per violoncello e pianoforte

    (1743-1805) Adagio-Allegro

    G. Donizetti: Trio in fa maggiore

    (1797-1848) Larghetto-Allegro

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    R. Schumann: Drei Romanzen op.94 per flauto e pianoforte

    (1810-1856)

    C.M. Von Weber: Trio in sol minore op.63

    Allegro moderato-Scherzo-

    "Schäfers Klage"-Finale

     

    I Musicisti  

     

    ENRICO SALVATO,

    nato a Cittiglio (VA) nel 1968, ha studiato pianoforte e composizione presso il Civico Liceo Musicale di Varese sotto la guida, rispettivamente, del prof. Marco Colombo e del M° Gabriele Manca.

    Diplomatosi in pianoforte al Conservatorio "G. Nicolini" di Piacenza nel 1991, ha seguito i corsi di perfezionamento tenuti dalla prof.sa Lucia Romanini, nonché i Seminari Internazionali di Musica Jazz a Lanciano. Ha inoltre conseguito, nel 1997, il diploma di Composizione presso il Conservatorio "G. Verdi" di Milano.

    Secondo Premio (primo non assegnato) al 9û concorso internazionale di composizione "G. Curci", ha al suo attivo svariate composizioni per piccoli e grandi ensemble vocali e strumentali, alcune delle quali sono state eseguite presso stagioni concertistiche. Ha inoltre scritto musica per il cinema, realizzato arrangiamenti per trasmissioni televisive e produzioni della RAI ed ha partecipato ad incisioni discografiche.

    Insegna pianoforte moderno e armonia Jazz presso l’ "Accademia di musica moderna" di Laveno Mombello, teoria e solfeggio e armonia complementare al Liceo Musicale "V. Bellini" di Tradate.

     

    FERDINANDO BAROFFIO,

    nato a Tradate (Va) nel 1964, si è diplomato, sotto la guida di Lina Bodini Mazza, al Conservatorio "G.Verdi" di Milano.

    In seguito partecipa al corso di perfezionamento triennale dell'Accademia "G.Marziali" di Seveso tenuto da Bruno Canino e collabora alle classi di musica da camera di M. Sirbu, C. Chiarappa e di D. Shafran. Nel 1993 segue la Maisterklasse di pianoforte al Conservatorio di Berna e partecipa ad un corso di perfezionamento tenuto da Pier Narciso Masi.

    Classificato ai primi posti in numerosi concorsi nazionali ed internazionali, svolge attività concertistica in Italia e all'estero suonando, sia come solista che in formazioni cameristiche, per prestigiose Associazioni Musicali .

    Affianca all'impegno concertistico un’attività più che decennale nel campo dell'insegnamento; dal 1994 si occupa di multimedialità al computer ed editing audio ed è stato chiamato come direttore artistico alla registrazione di alcuni CD.

    Frequenta il corso di Diploma in Musicoterapia presso "la Citadella" di Assisi.

     

    CORRADO GRECO,

    si è diplomato diciannovenne nel 1981 con il massimo dei voti e la lode presso l'Istituto Musicale "V. Bellini" di Catania, sotto la guida di Maria Anna Trigila. Si è in seguito perfezionato con Alberto Mozzati, Bruno Canino, Laura De Fusco. Al Conservatorio di Milano si è inoltre diplomato a pieni voti in Composizione e in Musica Elettronica.

    Vincitore di numerosi premi in concorsi pianistici nazionali ed internazionali, è stato chiamato nel 1989 a rappresentare l'Italia al 4° Invitational International Piano Competition di Palm Beach (USA), riservato ai vincitori di primi premi in concorsi internazionali.

    Si è esibito per diverse tra le più importanti istituzioni concertistiche italiane e nel 1991 è stato invitato in Russia, dove ha avuto modo di esibirsi presso il Teatro dell’Ermitage, la Cappella Accademica e la sede UNESCO di S. Pietroburgo.

    Ha collaborato in formazioni cameristiche con il flautista Mario Ancillotti, il violoncellista Giovanni Sollima, e in duo pianistico con Luca Schieppati.

    Si occupa di musica elettronica, didattica e multimedialità: la Warner Bros italiana ha recentemente pubblicato due innovativi testi pianistici realizzati in collaborazione con Carlo Balzaretti.

    E’ docente di pianoforte presso il Conservatorio di musica di Piacenza.

     

    Gabriele Baffero,

    nato a Pavia, ha studiato con Paolo Borciani al Conservatorio "Verdi" di Milano, con Salvatore Accardo all’Accademia Chigiana di Siena e con Corrado Romano al Conservatorio superiore di Ginevra, vincendo il 1° Premio di Virtuositè. Tra il 1986 e il 1993 ha fatto parte dei Solisti Veneti, con i quali ha tenuto concerti per i più importanti festivals musicali in Europa, Corea, Cina, Giappone, Sud America, Australia. Dal 1994 suona con il Quartetto David, studiando col celebre Quartetto Amadeus, dal quale è stato definito uno dei migliori quartetti emergenti. E’ docente di violino al Conservatorio "Verdi" di Milano.

    Suona un violino Andrea Guarneri del 1689.

     

    Carlo Balzaretti,

    pianista e compositore milanese, ha compiuto gli studi musicali ed umanistici presso il Conservatorio della sua città con Alberto Mozzati, Paolo Bordoni, Angelo Corradini, Danilo Lorenzini e Azio Corghi.

    Si é assai presto imposto nel panorama del concertismo internazionale vincendo primi premi assoluti in diversi concorsi nazionali (Osimo e Bologna) ed internazionali, tra i quali il "Maria Canals" di Barcellona in cui è risultato primo vincitore assoluto nel 1982.

    Nel 1986 è stato scelto a rappresentare l'Italia, quale unico concorrente italiano, al Concorso "Eurovision Joung Musicians" di Copenhagen. Ha egualmente rappresentato l'Italia, alle rassegne "Concerti per l'Europa" del 1989 e del 1990 organizzate dalla CEE e trasmesse via satellite dalla RAI.

    Dal 1978 si è esibito in molte città italiane ed estere, partecipando a numerosi Festivals internazionali (Bergamo e Brescia, "Festa Musica Pro" di Assisi e Orvieto, Maggio musicale Fiorentino, "G.O.G. di Genova", stagione dell'Università Bocconi, "the Master Concert Series" in Roma, Acc. Chigiana di Siena, Società del Quartetto-Bergamo, Ente Teatro Comunale di Treviso, Teatro Olimpico di Vicenza, Filarmonica Laudamo-Messina, Ass. "Pro Musiciens" di Ginevra", Festival di Santander (Spagna), Stagione della Sala Greppi di Bergamo, Angelicum, Pomeriggi Musicali, Serate Musicali di Milano, Bruxelles, Rey Concert Hall in Istanbul etc.).

    Nel marzo 1993 ha debuttato al "Kennedy Center" di Washington con la Melos Simphony Orchestra. L'autorevole "Washington Post" ha così riportato:"...Carlo Balzaretti ha dato prova di essere un eccellente solista nel Concerto per pianoforte e orchestra Kv.491 di W.A.Mozart. Ha sedotto il pubblico con una solida tecnica mozartiana ed una intelligente concezione della composizione".

    Rilevante successo di pubblico e critica hanno suscitato i concerti che Balzaretti ha tenuto in Italia suonando il pianoforte di Horowitz, così come tourneé italiana con il celebre clarinettista Gervase de Peyer e Vincenzo Perrone (due clarinetti e pianof.), musicisti con cui il pianista collabora abitualmente.

    Attivo anche nella produzione discografica, sono da segnalare il cd "Album des 6, un pianoforte tra Verlaine e Cocteau", edito dalla DDT di Torino, tre Lp per la CGD, incisioni di sue composizioni per la Bajka Music e diverse registrazioni per la Agorà e l'Esprit Accord.

    Con G. de Peyer e Vincenzo Perrone, clar., ha recentemente realizzato un compact per la Radiant (Inghilterra) e, con il Trio Florestan (C. Parazzoli, violino, J. Ludwig, violoncello) ha registrato il Trio op.99 di F. Schubert.

    E' autore diverse pubblicazioni musicali in ambito didattico, edite da Ricordi e da Warner Bros.

     

    Mario Carbotta,

    flautista, si è diplomato al Conservatorio di Piacenza, con il massimo dei voti; ha studiato inoltre con Mario Ancillotti ai corsi superiori della Scuola di Musica di Fiesole.

    Vincitore di premi nei più importanti concorsi nazionali di esecuzione musicale (tra cui "F.Cilea" di Palmi e Porcìa), svolge dal 1988 un'intensa attività concertistica che lo ha portato ad esibirsi in tutta Italia, gran parte d'Europa, Asia e USA.

    Ospite di prestigiosi festivals internazionali (Santander, Perelada, Ljubljana, Zagreb, Zadar, van Vlaanderen Limburg, Piestany, festival Pucciniano di Torre del Lago, Astiteatro), ha suonato in alcune delle più importanti sedi concertistiche (Gioventù Musicale d'Italia, Auditorium Rai e Società "Stefano Tempia" di Torino, Milanoclassica e Sala "G.Verdi" del Conservatorio a Milano, Teatro Fraschini di Pavia, "Il Coretto" e fondazione "Piccinni" a Bari, Ente concerti di Pesaro, Oldenburgisches Staatstheater, Filarmonica Nazionale di Vilnius, Concerti pubblici della RTSI a Lugano e inoltre Bruxelles, Geneve, Mainz, Heidelberg, Salisburgo, Praga)

    E' apparso come solista con orchestre sinfoniche e da camera: I Musici di Praga, Archi della Scala, Filarmonica di Torino, Orchestra "G.Cantelli" di Milano, Deutsches Kammerorchester di Francoforte, Filarmonica di Oldenburg, Kurpfälzisches Kammerorchester di Mannheim Mainzer Kammerorchester

    Ha effettuato prime esecuzioni di brani, alcuni dei quali a lui dedicati, di Cattaneo, Fellegara, Hoch, Piacentini, Possio, Rettagliati, Talmelli. Al teatro "Dei Rinnovati" di Siena ha partecipato alla prima di "Inoni" di Gianluigi Gelmetti con la voce solista di Ornella Vanoni.

    Ha revisionato e pubblicato brani di G. A. Fioroni e P. Nardini per le case editrici Bèrben di Ancona e Carisch di Milano ed ha effettuato registrazioni per RAI, RTSI (Svizzera Italiana), Radio 3 (Belgio) e per le radio lituana e rumena.

    Incide per Nuova Era e Dynamic: va ricordata in particolare la prima discografica della Sonata per flauto e pianoforte di Mario Pilati e di quattro Sonate di Giuseppe Sammartini. Recentemente per Dynamic ha registrato due Cd: il primo dedicato alla musica da camera per flauto di Nino Rota e il secondo contenente i Lieder per coro maschile, flauto e chitarra di Caspar Fürstenau con il coro della RTSI di Lugano e la direzione di Diego Fasolis. Entrambi i Cd sono stati segnalati, con entusiastici consensi, dalla stampa internazionale specializzata.

    Si dedica anche all'organizzazione musicale come componente del consiglio d'amministrazione dell'Orchestra Regionale Lombarda "I Pomeriggi Musicali"di Milano e dal Gennaio 2000 come direttore artistico dell'orchestra da camera "Milanoclassica".

      

     

    Franco Maggio Ormezowski,

    nato in Italia da madre polacca, ha iniziato giovanissimo lo studio del violoncello diplomandosi all'Istituto Boccherini di Lucca e successivamente seguendo i Corsi di perferzionamento con Gaspar Cassado e André Navarra all'Acc. Musicale di Siena.

    A 14 anni ha vinto all'cc. di Musica di S. Cecilia di Roma, il Primo Premio al Concorso Nazionale per giovanio concertisti.

    Da quel momento ha praticamente iniziato una lunga carriera di successi come solista e con grandi orchestre sinfoniche, d'archi e da camera.

    Ha partecipato ai Festival di Spoleto, Atene, Beirut, Plovdiv, alle celebrazioni spagnole a un secolo e mezzo dalla morte di Boccherini e a quelle tenute a Caracas

    in omaggio a Casals.

    Ha tenuto concerti nelle maggiori città italiane e all'estero da parigi a Londra, Madrid, Vienna, Amburgo, Bruxelles, Mosca, Varsavia, Stati Uniti, Canada e Sud

    America.

    Ha effettuato registrazioni per la Tv Francese, la BBC di Londra, La Rai italiana e in altri Paesi.

    Ha inciso dischi per le case disc. Dynamic, A.D.E.S. e Erato di Parigi.

    Ha suonato con numerosi Direttori d'orchestra tra cui ricordiamo W. Sawallisch, L. Bernstein, F. Caracciolo, F. Scaglia, A. Ceccato. Ha collaborato con i seguenti pianisti: M. Argerich, T. Vasary, J.B. Pommier, D. Levy, A. Rabinovitch, A. Hinceff. Ha suonato con il violinista S. Accardo e attualmente suona in quartetto e come solista con Uto Ughi.

     

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    Presentazione dei Programmi  

     

    "Passages"

    concerto in sette quadri per due pianisti ed elettronica

    Concerto del 18 Novembre 2000.

     

    "...tutte le "realtà" e le "fantasie" possono prendere forma solo attraverso la scrittura, nella quale esteriorità ed interiorità, mondo e io, esperienza e fantasia appaiono composte della stessa materia (...); pagine di segni allineati fitti fitti come granelli di sabbia rappresentano lo spettacolo variopinto del mondo in una superficie sempre uguale e sempre diversa, come le dune spinte dal vento del deserto".

    La scrittura alla quale Italo Calvino rende omaggio nelle sue Lezioni americane è ovviamente quella letteraria. Credo tuttavia che qualunque compositore vorrebbe adottare questa citazione in riferimento alla musica, pensando quindi al proprio personale "spettacolo variopinto del mondo" in termini puramente musicali.

    Non ho saputo resistere alla tentazione e così ho scritto Passages, un concerto per due pianoforti, due tastiere e orchestra elettronica registrata su nastro magnetico e riprodotta in quadrifonia.

    Punto culminante e nucleo della composizione è il pezzo vocale intonato su un testo di Alessandra Barbieri. E’ una poesia che narra di una redenzione, di un passaggio dall’ombra alla luce, di una fede ritrovata, della gioia di vivere. Ma ci sono, volendo, anche altri passaggi. Quelli musicali innanzitutto, vari e spesso contrastanti; quelli del suono che gira per la sala rimbalzando tra i quattro altoparlanti; quelli delle immagini che accompagnano la musica sforzandosi di parlare il suo stesso linguaggio astratto; il passaggio infine (ebbene sì, lo confesso!), imminente e così irrazionalmente carico di emozioni, al terzo millennio.

    Il termine elettronica richiede poi qualche spiegazione. Suoni elettronici puri ed effetti sonori di vario tipo esistono sì, ma solo sporadicamente sono impiegati da soli; per lo più integrano un’orchestra tradizionale realizzata con suoni campionati di archi, fiati e percussioni classiche. Soltanto le voci di Andrea Minidio (che declama il versetto di salmo preposto alla poesia di Alessandra Barbieri) e di Liliana Gregori (che quel testo interpreta nella traduzione inglese dell’autrice) sono "vere".

    Da tutto ciò sgorga una musica contemporanea che di contemporaneo ha forse solo la data di composizione; che esclude volutamente l’avanguardia, ammesso che questa parola abbia oggi ancora un senso; che è nuova solo quanto può esserlo una combinazione originale di elementi tradizionali, senza altre velleità modernistiche. E i modelli si riconoscono (Ravel, Rachmaninoff, Bartók, Gershwin, Williams, Morricone, Metheny...).

     

    Passages rimane dunque musica che, correndo il rischio di essere "scontata", non si dovrà ascoltare "con la testa tra le mani" e che alla fine non significherà altro che se stessa; una fantasia di suoni e di colori, caleidoscopio di immagini (musicali e non) assemblate per gioco da chi sostiene che questo sia il solo, vero motivo per scrivere.

     

    Enrico Salvato

     

    "Sulle ali del canto"

    Concerto del 25 Novembre 2000.

    "Sulle ali del canto" è un percorso nel repertorio classico, romantico e virtuosistico del violino con una piccola sosta nel "blues" di Ravel e di Gershwin, musicista che considero il tramite fra i Grandi Classici della musica colta e la Musica Popolare Leggera, con i suoi ritmi trascinanti e le melodie fascinose.

    E’ un programma dove anche il pianoforte ha un ruolo spesso da protagonista, come nella "Primavera" di Beethoven o in Ravel oppure sostiene il violino solista sostituendosi alla ricchezza timbrica di un’orchestra sinfonica, come in De Falla o Gershwin.

    Gabriele Baffero

     

    "Concerto straordinario"

    Concerto del 2 Dicembre 2000.

    La formazione per flauto, violoncello e pianoforte ha suscitato gli interessi dei compositori soprattutto a partire dai primi anni dell'800, quando si è diffusa la concezione casalinga e salottiera del "far musica" e si è favorita la costituzione degli ensembles strumentali più disparati per coinvolgere il maggior numero di dilettanti (ricordiamo l'uso del termine in senso ben diverso dal moderno) e per creare serate musicali ed intrattenimenti quanto più vari. E in effetti, il programma di questo concerto conferma la situazione: eccezion fatta per Lotti (1666-1740), interessante compositore veneziano, attivo su più fronti - teatrale, sacro, strumentale - didatta insostituibile (tra gli allievi Marcello e Galuppi) e musicista estremamente rigoroso, si deve scorrere ai primi anni all'800 per ritrovare il Trio di Donizetti e quello di Weber. Il primo fu composto dall'autore poco più che ventenne, il secondo, all'incirca nello stesso periodo, tra 1818 e 1819. Se Donizetti si compiace di ripercorrere le linee di tendenza italiane contemporanee, tutte tese ad esaltare il bel canto compiacendosi del gioco melodico tra i tre strumentisti e riservando ad ognuno l'esposizione più o meno invariata del materiale all'interno di due soli movimenti, Weber dà prova di maggior impegno architettonico, giocando con il contrappunto, creando dialoghi, intrecci estremamente interessanti ed efficaci. Nel Trio op.63, dedicato a Philip Jungh, elabora temi liederistici e introduce nello Scherzo spunti di Walzer che si ritroveranno di lì a poco nell'Aufforderung zum Tanze. Il primo tempo (Allegro) è in stretto stile sonatistico mentre l'Andante cede ad un'eleganza molto equilibrata.

    Completano il programma la sonata per violoncello e pianoforte di Boccherini e le Tre Romanze op.94 per flauto e pianoforte di Schumann. Entrambe sono manifesti della loro epoca: la prima rivela un'aderenza agli schemi galanti anche se arricchiti di nuova sostanza musicale, attraverso un discorso fluido e accattivante, un gusto per l'invenzione fine a se stesso, un'attenzione per gli episodi minori; le Romanze sono specchio di una sensibilità romantica ormai consolidata (furono infatti scritte nel 1849) caratterizzata da slancio passionale, gusto per la timbrica e ricerca per sonorità cangianti.

    Mariateresa Dellaborra

     


    Come si raggiunge Rosate

    Da Autostrada Milano-Genova, usc. Binasco, seguire le indicazioni per Rosate.