CAST PRINCIPALE Sarah Michelle Gellar (Buffy Anne Summers) - Nicholas Brendon (Alexander Harris) - Alyson Lee Hannigan (Willow Rosenberg) - James Marsters (Spike) - Emma Caulfield (Anya) - Michelle Trachtenberg (Dawn Summers)

PERVERSI
(Villains)
Data di trasmissione negli USA 14/05/2002
Data di trasmissione italiana 04/06/2003
Sceneggiatura Marti Noxon
Regia David Solomon
Valutazione 8
Mentre Buffy, in stato catatonico, viene portata d'urgenza in ospedale, Willow è in preda alla furia mentre stringe a sè il corpo esanime di Tara: richiama l'entità che l'aveva aiutata a riportare in vita Buffy, ma questa rifiuta il proprio aiuta in quanto la morte non è dovuta ad eventi mistici. L'urlo di rabbia della strega dissolve l'entità, e lei decide di trovare la propria vendetta nel modo peggiore: al Magic Shop, blocca Anya con un incantesimo e risucchia tutta l'energia mistica dai libri di Magia Nera del negozio, divenendo colma di potere. Giunta in ospedale, rimuove la pallottola dal corpo di Buffy e si prepara a scatenare i propri poteri sul Trio...
Recensione Se qualcuno aveva ancora qualche dubbio, ecco la vera villain della stagione: la piccola Willow! Conseguenza inevitabile di una concatenazione di eventi fin dal primo episodio, la furia magica della ragazza è davvero sconcertante, eppure del tutto aderente al personaggio, il che rende la cosa ancora più sinistra (per certi aspetti anche più del dualismo Angel/Angelus). Ed il finale è davvero da brivido.
Note SPOILER (e grossi, anche!) Spike abbandona Sunnydale e va in Africa alla ricerca di un demone in grado di rimuovere il suo chip - La Willow colma di magia ha più di una somiglianza (fisica e nel modo di parlare) con la Willow vampira del presente alternativo visto in "The wish" - Ebbra di potere e in preda alla furia, Willow cattura e tortura Warren nel bosco, fino a scuoiarlo vivo e ridurlo in cenere: la sua ultima frase è "Uno è andato...", che verrà conclusa dal titolo dell'episodio successivo - Il titolo dell'episodio potrebbe essere tradotto come "Cattivi", una traduzione alquanto modesta di un termine comunque entrato nel "gergo" di chi segue telefilms e fumetti.

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