BATTAGLIA
PER LA TERRA (Battlefield
Earth)
2000,
USA
VALUTAZIONE
5 1/2
Sceneggiatura
Corey Mandell e J.D. Shapiro da un romanzo di Ron Hubbard
Regia
Roger Christian
Interpreti
John Travolta, Barry Pepper, Forest Whitaker, Kelly Preston, Kim Coates,
Richard Tyson, Michael MacRae, Michael Byrne, Sean Hewitt, Michel Perron,
Shaun Austin-Olsen
Il
sito ufficiale del film
Produttori
John Travolta, Jonathan D. Krane e Elie Samaha
Produttori
esecutivi Don
Carmody, Andrew Stevens e Ashok Amritraj
Co-produttori
James Holt e Tracee Stanley
Fotografia
Giles Nuttgens
Montaggio
Robin Russell
Musiche
Elia Cmiral
Scenografia
Patrick Tatopoulos
Costumi
Patrick
Tatopoulos
Effetti
speciali
Erik Henry e Patrick Tatopoulous
TRAMA
Nell'anno
3000 (o giù di lì: nel film non vi è alcun
riferimento cronologico) la Terra è dominata dagli Psychlos,
una razza di alieni alti tre metri (in realtà un po' più
di due, da quel che si vede) che in un non specificato momento
ha conquistato il pianeta in 9 minuti, sterminato la razza umana
ed ora usa i pochi superstiti come manodopera per estrarre minerali.
Ma non tutti gli umani sono stati catturati: sia pur cadute in
uno stato barbarico, alcune comunità sopravvivono al di
fuori del campo di lavoro (una cupola in cui gli alieni respirano
la propria aria, mentre gli umani usano respiratori applicati
alle narici). Uno di questi barbari, Jonnie, decide di andare
a vedere il mondo, viene catturato e sbattuto a lavorare.
Per sua fortuna Terl, il capo della sicurezza Psychlo per la Terra,
ha dei piani per lui: per potersi arricchire alla faccia dei propri
superiori che lo hanno confinato su questo schifoso pianeta, Terl
decide di sfruttare di nascosto una vena d'oro appena trovata,
cui però gli Psychlos non possono accedere perchè
contiene radioattività, letale per loro. Gli umani, invece,
possono: instillata la conoscenza e la cultura della sua razza
in Jimmie, lo costringe col ricatto a guidare una squadra di umani
per estrarre il prezioso metallo in due settimane. Ma il suo piano
gli si ritorcerà contro...
RECENSIONE
Il
film, come il romanzo, appartiene di buon grado alla fantascienza
pulp, quella dove il rigore scientifico lascia spazio all'avventura
a briglia sciolta e dove le psicologie dei personaggi sono tagliate
con l'accetta.
E qui le regole vengono ampiamente rispettate: un eroe buono-buono,
biondo, belloccio e con un'alta moralità, un antagonista
cattivo-cattivo, scuro, brutto e bugiardo, un assistente del cattivo,
scemo e traditore, ed una pletora di personaggi insignificanti
che si agitano e si sacrificano sullo sfondo a seconda delle esigenze.
Onestamente, se di originalità e gran fantasia certo non
si possa parlare, la storia si lascia comunque vedere, e persino
le battute intrise di banalità da fantascienza trita e
ritrita (tipo le icone del nostro tempo riviste "ironicamente"
dai selvaggi del futuro) passano quasi indolori, incastrandosi
perfettamente in un'opera assolutamente priva di pretese e di
ambizioni.
Se l'intreccio è debole ma funzionale, e gli si perdonano
persino alcuni strafalcioni logici (perchè Jonnie, imparando
la cultura Psychlo, impara anche quella terrestre con tanto di
"teorema di euclide"? E perchè esiste una sola
comunità aliena in tutto il pianeta, guarda caso negli
Stati Uniti, quando sono ricche di minerali anche l'Europa o l'Asia?),
nel finale si sfascia completamente: quelli che fino a pochi giorni
prima erano trogloditi ora guidano abilmente dei caccia, e il
pianeta madre Psychlo viene distrutto con una bomba atomica che
fa esplodere l'atmosfera (ed a un punto debole così sfacciato
nessuno aveva mai pensato di rimediare?!), leggerezze che, pur
con tutta la buona volontà, davvero non si riesce a digerire!
Questi sono probabilmente difetti che derivano dal romanzo, e
che solo relativamente si possono quindi imputare agli sceneggiatori
(che però, qualche ritoccatina...), ma certo una regia
incerta e addirittra confusionaria nelle scene d'azione (in cui,
francamente, non si capisce nulla di quanto accade) non aiuta
una storia zoppicante, cui gli attori, loro malgrado, cercano
di ovviare con una recitazione dignitosa.
Gli effetti speciali sono funzionali e non invadenti, anche se
merita una nota il pessimo trucco degli alieni, che costringe
gli attori a muoversi palesemnete su dei trampoli (e non basta
dire che la gravità è per loro disagevole per giustificarne
la camminata!)
In buona sostanza un film d'azione medio non bruttissimo ma nemmeno
discreto, di cui non si sentiva affatto il bisogno, tratto da
un romanzo minore di un autore minore che non ha lasciato traccia
nella storia della fantascienza.
Ed in questo, il suo adattamento cinematografico gli rende un
giusto tributo facendo altrettanto...
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|