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BLADE
(Blade)

1998, USA

VALUTAZIONE 6

Sceneggiatura David S. Goyer basata sul personaggio creato da Marv Wolfman e Gene Colan

Regia Stephen Norrington

Interpreti
Wesley Snipes, Stephen Dorff, Kris Kristofferson, Kevin Patrick Walls, N'Bushe Wright, Donal Logue, Arly Jover, Udo Kier, Traci Lords, Eric Edwards, Tim Guinee, Sanaa Lathan, Donna Wong, Carmen Thomas

Produzione New Line con Amen Ra Films e Imaginary Forces

Produttori Wesley Snipes, Peter Frankfurt e Robert Engelman

Produttori esecutivi Stan Lee, Joseph Calamari e Avi Arad

Co-produttori Andrew J. Horne e Jon Divens

Fotografia Theo Van de Sande

Montaggio Paul Rubell

Musiche Mark Isham

Scenografie Kirk M. Petruccelli

Costumi Sanja Milkovic Hays

Sonoro Lee Orloff

Effetti speciali Lou Carlucci

Trucco Fred Blau, Greg Cannom, Stephen Abrums e Deborah LaMia Denaver

TRAMA

In una società contemporanea in cui i vampiri sono una setta che ha stretto patti segreti con i governi per restare nascosta, guidata da un'èlite di vampiri "puri" che si occupano più di politica ed economia che di sangue, il diacono Frost, un umano vampirizzato e per questo ritenuto impuro, decide di cambiare nettamente lo stato delle cose e di rendere la razza vampira l'unica a dominare il pianeta. Egli intende far compiere l'antica profezia della Magra, un'apocalisse vampiresca che tramuterebbe la popolazione umana in succhiasangue, e per fare questo necessita del sangue di un "diurno", un uomo con i poteri di un vampiro ma senza i suoi limiti. Quest'ultimo è Blade, figlio di una donna vampirizzata quando era ancora incinta, che ha votato la propria vita alla guerra contro i vampiri. Nella lotta fra i due sarà fondamentale l'aiuto del suo mentore, Whistler, e di un'ematologa, Karen, che ricerca il siero per privare Blade della sete di sangue...

RECENSIONE

Film d'azione di routine nell'accezione moderna del termine (grand'uso di armi da fuoco, arti marziali e violenza brutale e spettacolare, ma non eccessiva), non offre alcun brivido o particolare emozione allo spettatore, svolgendosi nelle consuete due ore (durata oramai d'obbligo per ogni pellicola del genere) senza annoiare ma nemmeno senza guizzi inventivi, con le solite leggerezze di cui questi film sono infarciti (la facilità con cui Blade, da solo, si infiltra e fa fuori centinaia di vampiri; un filtro che dovrebbe causare nei vampiri uno shock anafilattico e che, l'unica volta in cui viene mostrato in azione, ne fa scoppiare la testa; e, dulcis in fundo, una lotta in un archivio in cui vengono conservate le antiche pagine della Bibbia Vampiresca, ovviamente fatte a pezzi nella collutazione).
Debitore in più di un senso non solo di BUFFY e dei vari giochi di ruolo e di carte vampireschi (da cui ha mutuato l'idea dell'èlite e delle famiglie vampire), ma anche di MATRIX per le roboanti sequenze di arte marziale (sulle quali, come il suo ispiratore, si sofferma fin troppo compiaciuto), BLADE è meno peggio di come si potrebbe pensare: intrattenimento di medio livello e nulla più, che, come sempre, lascia un po' d'amaro per gli elementi solo citati e non approfonditi (la dualità di Blade, il legame fra i vampiri e la società umana).
Dal lato delle recitazioni, niente da segnalare: Snipes è più legnoso del solito, ma funzionale per la figura dell'eroe contemporaneo (con occhiali da sole, trench in pelle nera e gestualità "cool"), Dorff è un cattivo abbastanza decente, Kristofferson scivola sullo sfondo (e se non se ne sentiva la mancanza come cantante, figurarsi come attore...), mentre la Wright è la consueta figura femminile da affiancare all'eroe, innocua e incolore.
Sperare che le cose migliorino nel sequel, magari con gli approfondimenti che qui mancano, francamente è una pia speranza, ma cos'altro può fare un "true believer"?
Excelsior!

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