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THE GIFT (Id.)

19/01/2001, USA

Data di uscita nelle sale italiane 24/08/2001

Sceneggiatura Billy Bob Thornton e Tom Epperson

Regia Sam Raimi

Interpreti Cate Blanchett, Katie Holmes, Keanu Reeves, Giovanni Ribisi, Greg Kinnear, Hilary Swank, Gary Cole, Michael Jeter

VALUTAZIONE 7

Prodotto da Alphaville Productions, Reinassance Pictures e Lakeshore Entertainment

Produttori Tom Rosenberg e James Jacks

Produttori esecutivi Sean Daniel, Gary Lucchesi, Gregory Goodman, Ted Tannebaum e Rob Tapert

Co-produttore Richard Wright

Fotografia Jamie Anderson

Montaggio Arthur Coburn e Bob Murawaski

Musiche Christopher Young

Scenografia Neil Spisak

Suono Ed Novic

Effetti speciali Vern Hyde

TRAMA

In una piccola città di provincia americana Annie, rimasta vedova da un anno e con tre figli a carico, sbarca il lunario facendo le carte ai suoi compaesani sfruttando il proprio potere psichico che le consente di avere visioni del futuro. Quando però dsi intromette, suo malgrado, fra Valerie e il proprio marito violento Donnie, viene minacciata da quest'ultimo e inizia a vivere giornate di terrore. Come se non bastasse, una notte riceve una visione su una ragazza, Jessica, affogata in un lago, da lei conosciuta qualche giorno prima e promessa sposa del preside della scuola di uno dei suoi figli: la ragazza è effettivamente scomparsa, e lo sceriffo, con riluttanza, si rivolge alla donna per ottenere indizi su dove trovarla. Infine la visione acquista maggior concretezza ed il cadavere viene trovato sul fondo di un lago, guarda caso nella proprietà dell'uomo che la minaccia da giorni...

RECENSIONE

Le affinità fra questa pellicola e SOLDI SPORCHI, film realizzato da Raimi qualche anno fa, sono più di una: la presenza di Billy Bob Thornton, lì attore qui sceneggiatore, l'ambientazione nella profonda provincia americana, con relativi "scheletri nell'armadio" e lo squallore di esistenze ai margini, e, più in generale, l'analisi del lato oscuro dell'animo umano anche nelle persone più "quiete".
Viene in mente subito TWIN PEAKS, altro film cui questa pellicola deve molto, ma anche LE VERITA' NASCOSTE, con cui le analogie sono moltissime, e la lista di film sarebbe lunghissima oltre che sterile, giacchè la trama è quanto di più scontato si possa immaginare, ed in effetti lei da sola porta a togliere almeno un paio di punti ad una valutazione che, altrimenti, meriterebbe un sonoro 9. Come dicevo prima, la storia mostra assonanze con un numero interminabile di altre pellicole, non tanto perchè si sia ispirata particolarmente a qualcuna, ma perchè i suoi elementi sono i più classici del genere, al punto da poter prevedere con largo anticipo come si snoderà la vicenda (ed il finale arriva con trenta minuti buoni di ritardo sul pubblico): a partire dai personaggi, poco più che macchiette, non c'è una virgola della sceneggiatura che non stia al suo posto secondo il codice mai scritto del thriller, e il film non si concede nemmeno un momento di "trasgressione" dai binari collaudati del genere. Va detto che, in questo, lo script è quasi ammirevole nella sua coerenza, ma abusa fin troppo degli stereotipi di genere al punto di smorzare la tensione (si guardi il già citato film di Zemeckis per una lezione su come usare con intelligenza le regole del thriller).
Questo, ovviamente, se non ci fosse Raimi alla regia.
Tutta la forza del film, la tensione che riesce a creare nonostante la sua prevedibilità, è interamente merito del regista, che con la sua eleganza ed i perfetti movimenti di macchina (la sperimentazione appartiene ormai al passato) segue personaggi e vicenda con sguardo teso, riuscendo (quasi) a far dimenticare le svolte prevedibili della storia. Anche un cast in stato di grazia contribuisce non poco a salvare il film (ad eccezione di Katie Holmes, un profondo zero recitativo), e riuscire a far recitare Reeves non è impresa da poco...
In complesso un'occasione sprecata, un capolavoro mancato che se solo avesse avuto più coraggio nella sceneggiatura sarebbe entrato di buon grado nella lista dei migliori film dell'anno.
Certo è che Raimi è ormai un regista adulto, e vederlo tornare ad un genere a lui forse più consono sarà davvero molto interessante...
Una curiosità: nel cast c'è Gary Cole, indimenticato protagonista della sfortunata serie AMERICAN GOTHIC il cui produttore era, guarda caso, Sam Raimi.
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